La settimana dal 28 settembre al 5 ottobre è stata molto intensa per Tortolì, già capoluogo dell’Ogliastra. Tutto ha avuto inizio nella sala dell’ex mercato con l’inaugurazione della mostra “Donne Partigiane, Madri della Costituzione. Percorsi di Democrazia”: 15 pannelli ideati e curati da Luisa Sassu dell’Anpi di Cagliari, che li ha illustrati in modo eccellente a un folto pubblico. All’inaugurazione erano presenti i sindaci di Tortolì, Massimo Cannas, e di Baunei, Salvatore Corrias, che hanno ribadito la centralità della Costituzione sulla quale hanno giurato fedeltà allo Stato e alle istituzioni da loro rappresentate. Gli altri interventi programmati all’inizio della serata, coordinati dalla giornalista della Nuova Sardegna Giusy Ferreli, sono stati quelli di Luigi Vacca e Francescangelo Cabiddu, organizzatori dell’evento e punti di riferimento dell’Anpi ogliastrina. Le conclusioni, dopo il dibattito con il pubblico, sono state a me affidate, in qualità di presidente provinciale dell’Anpi di Nuoro.
Sono stati giorni importanti sia sotto il profilo storico-culturale sia perchè hanno fatto da sprone verso un impegno civile per la democrazia e la libertà. Giorni in cui è lievitata la premura di arginare il brodo culturale del radicalismo di destra che alimenta il rancore, le tensioni e il desiderio dell’uomo forte. Su questo fronte le responsabilità del governo giallo-verde sono state talmente evidenti da far traballare tutto il sistema democratico del nostro Paese. La pesantezza che grava sulla politica italiana ha contribuito al successo della mostra dedicata alle donne partigiane e madri della Costituzione. Grande la partecipazione di tante cittadine e cittadini ai quali l’esposizione ha ricordato che la conquista della democrazia non è stata un invito a “un pranzo di gala” e ha fatto capire come le uova del fascismo siano sempre pronte a schiudersi, in qualsiasi stagione.
Il 5 ottobre, nella stessa sala che ha ospitato la mostra delle donne resistenti, è nato un nuovo presidio dell’Anpi: la sezione Ogliastra di Tortoli, forte di circa trenta nuove tessere, sottoscritte da donne e uomini che si oppongono alla subcultura leghista e all’innata violenza che caratterizza l’operato dei nazifascisti. Un nuovo presidio per chiudere le porte all’odio, alla xenofobia, al razzismo e dare nuova energia alla società multirazziale, solidale e dei diritti umani sancita nella nostra Carta costituzionale. In nome delle donne ricordate nella mostra, è stato rilevato l’auspicio che il nuovo governo spazzi via il famigerato disegno di legge Pillon e i decreti sulla sicurezza e che al più presto si adotti una nuova legge elettorale, per restituire al cittadino la forza del suo voto, libero dai condizionamenti da parte di chi intende la politica come potere personale o delle ben definite lobby.
La giornata è stata arricchita dalla presenza del giornalista e scrittore Giacomo Mameli, che ha parlato di antifascismo, di antifascisti e partigiani sardi e ha voluto iscriversi all’Anpi di Tortolì – Ogliastra. Tra i tanti presenti c’era anche Salvatore Muravera, “Bore” per tutti noi, fondatore dell’Anpi in Barbagia e figura storica della sinistra: «Grazie all’Anpi – ha detto “Bore” – finalmente in questi giorni ho potuto respirare nuovamente l’aria pulita della politica, quella che protegge i deboli, la democrazia, la libertà, ho sentito fragrante e balsamico il profumo della nostra Costituzione».
Graziano Pintori, presidente Comitato provinciale Anpi Nuoro
Pubblicato giovedì 31 Ottobre 2019
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