VOLKSWRITERZ
NIGUARDA ANTIFASCISTA
Primo gruppo di writers apertamente militante e antagonista a sostegno di lotte e iniziative politiche e sociali, nasce a ridosso delle giornate del G8 genovese nel 2001. Già in precedenza, da militanti delle realtà autogestite milanesi, dipingono facciate di spazi e murales politici in giro per la città ma in seguito a quelle drammatiche giornate, decidono di realizzare un nuovo progetto, in sintesi una sorta di crew aperta con un nucleo di alcune persone a cui poter fare riferimento in termini organizzativi.
Il loro simbolo raffigura due rulli incrociati sopra a una stella rossa, a rappresentare l’idea che sostiene la pratica: se impugni un pennello, un rullo, una bomboletta o quant’altro per esprimere un dissenso collettivo sei un VolksWriter. Negli anni la presenza del collettivo si è diffusa sui muri di tutta la Penisola, ma anche delle città europee in Francia, Germania, Norvegia fino a giungere in Palestina e ancora in Africa e in Mongolia.
Il murale “Niguarda Antifascista” è stato dipinto nella zona nord di Milano nel quartiere Niguarda su commissione di ANPI “Martiri Niguardesi” e con il patrocinio del Consiglio di Zona9 dopo un iter progettuale lungo circa un anno tra riunioni e permessi. Fin dai primi giorni della sua realizzazione, lo svolgimento è stato ostacolato dalle continue richieste di intervento delle forze di polizia da parte del consiglio di zona contrario alla rappresentazione della pittura a tema antifascista, ma grazie al sostegno di ANPI e dei residenti di Niguarda, alcuni dei quali figli di partigiani, l’opera è stata completata a fine ottobre 2014.
Il dipinto, oltre al titolo espresso a chiari caratteri, ritrae le due figure femminili di Gina Galeotti Bianchi “Lia”, e Stella Vecchio, le partigiane che il 24 aprile 1944, mentre portavano in bicicletta l’ordine di insurrezione agli operai delle vicine fabbriche, furono colpite dai proiettili dei nazisti in fuga. Lia fu uccisa da un colpo all’età di 31 anni, incinta di 5 mesi, mentre Stella riuscì a portare il comunicato alle officine e dare inizio così alle prime giornate di Liberazione nazifascista del nord Italia. Dietro le figure delle due staffette partigiane sono rappresentate le sagome degli edifici industriali della fabbrica Falck, originariamente costruita per la realizzazione di macchine e utensili per la falegnameria, e in seguito per ordine del governo fascista, riconvertita per la produzione di armi con l’entrata in guerra dell’Italia. Molti operai dell’azienda furono deportati perché protagonisti dei primi scioperi contro la guerra e l’occupazione nazista, inoltre le officine vennero utilizzate per risistemare armi danneggiate e fornire successivamente supporto alle azioni di liberazione.
Come in una foto di gruppo, accanto alla scritta, sono raffigurati i partigiani che in seguito a quell’omicidio diedero inizio all’insurrezione di Milano erigendo barricate nelle principali vie di accesso. Forse proprio questo ulteriore elemento di orgoglio ha permesso il mantenimento del murale anche in seguito a ripetuti danneggiamenti da parte di gruppi neofascisti locali.
La popolazione si è schierata a difesa del dipinto e ogni volta ha recuperato il murale in breve tempo, autofinanziando e iniziando i lavori di sistemazione la mattina seguente ogni sfregio.
I VolksWriterz ci raccontano un aneddoto che ben rappresenta lo spirito resistente di Niguarda: “andammo a valutare lo stato di degrado del colore di quel dipinto. Mentre stavamo valutando il muro, toccandolo e prelevando dei campioni di mattone, ci si avvicina un abitante del condominio dove è presente il murale, chiedendoci chi fossimo, cosa stessimo facendo e di non provarci a rovinare il muro! ehehehe ci presentammo e ci facemmo una risata tutti assieme concludendo la giornata con un sorriso in più”.
Instagram: @volkswriterz
Pubblicato mercoledì 23 Ottobre 2024
Stampato il 21/11/2024 da Patria indipendente alla url https://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/muri-resistenti-antifart/volkswriterz-niguarda-antifascista/