Orticanoodles – Combattenti per la Libertà

 

Muri Resistenti tempo fa vi aveva proposto il bellissimo murale di Orticanoodles dedicato a Irma Bandiera nella città di Bologna. Del duo artistico ora esploriamo una nuova grandiosa opera: “Combattenti per la Libertà”.

Sette volti: dall’ex Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, al presidente dell’Assemblea costituente, Umberto Terracini. La comunista e partigiana Teresa Noce, la senatrice a vita Camilla Ravera, il sindacalista e deputato Pci Giuseppe Di Vittorio, la più giovane rappresentante nell’Assemblea costituente Teresa Mattei e uno dei padri fondatori dell’Unione europea, Altiero Spinelli.

Frutto della collaborazione tra l’Anppia (Associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti) e l’associazione Or.Me (Ortica memoria), il duo Orticanoodles ha svelato al pubblico il 29 Ottobre 2022 nell’ambito del palinsesto di “Milano è Memoria” un murale di 520 metri quadri di superficie, dedicato ai perseguitati politici antifascisti e ricordare i cento anni dall’anniversario della marcia su Roma, colpo di stato fascista che segnò il drammatico avvio della dittatura al potere.

L’opera è stata dipinta sulla facciata del palazzo della sede di Poste Italiane, in Via Plezzo a Milano, e fa parte del più ampio progetto dell’associazione OrMe, l’ormai celebre galleria a cielo aperto milanese che si aggiunge alle decine di murales che compongono un vero e proprio museo in strada dove la storia è scritta sui muri.

“Siamo orgogliosi di avere contribuito alla realizzazione di quest’opera che andrà ad arricchire il patrimonio artistico della città di Milano – ha detto Spartaco Geppetti, presidente di Anppia – Il nostro intento è quello di esaltare i valori della Repubblica democratica nata dalla lotta antifascista, incarnati dalle figure monumentali che sono state ritratte in questo murale. Quest’opera è una traccia che lasciamo a memoria futura, affinché si realizzi definitivamente la libertà e la democrazia, nel contesto di un’Europa unita e pacifica, proprio come l’aveva immaginata Altiero Spinelli”.