DESX

“Allor ringrazieremo quelli che un giorno si chiamavano ribelli”, il murale di DesX per Silvano Sarti “Pillo”

DesX, nome d’arte di Luca Ximenes, pittore aquilano classe 1976, si esprime attraverso il muralismo e le tele ad olio. Sin dai primi Anni 90 la sua attività si svolge all’interno dell’ambito culturale underground e dal 2011 prosegue la ricerca producendo ed esponendo le opere negli spazi pubblici.
Spaziando tra i murales e le performance di pittura in pubblico ha partecipato a numerose rassegne di street art organizzate dalle amministrazioni comunali, enti e associazioni pubbliche e private, portando in giro temi legati ai migranti, ai diritti civili, l’antimafia, la violenza sulle donne e l’antifascismo. Dal 2014 ha organizzato per due edizioni consecutive il festival di street art e cultura urbana Re_Acto fest nella sua città di origine in Abruzzo.
Le partecipazioni a eventi artistici personali e collettivi lo hanno portato fino a oggi a dipingere in live painting da nord a sud dell’Italia e nelle città estere (Barcellona, Londra, Bristol, Berlino); lavora e vive a Roma esplorando stili e tecniche pittoriche attraverso la frammentazione e la sovrapposizione di diversi linguaggi.

“Allor ringrazieremo quelli che un giorno si chiamavano ribelli”, murale per Silvano Sarti “Pillo”

Il murale dedicato a Silvano Sarti, detto “Pillo”, è stato realizzato nel 2019 a Firenze sul muro dell’impianto sportivo in via Antonio Del Pollaiolo, ed inaugurato il 25 Aprile, nell’ambito delle attività della manifestazione “Aprile Resistente”. L’opera è stata fortemente voluta dall’amministrazione fiorentina Quartiere 4 e dalla sezione ANPI Isolotto, in collaborazione con ZAP (Zona Aromatica Protetta), per ricordare il partigiano e attivista scomparso lo stesso anno. Il dipinto è situato a pochi metri dall’abitazione di Pillo e fissa il ricordo del partigiano attraverso un ritratto, che ne mantiene la presenza sul luogo, uno sfondo istoriato e la dicitura “Allor ringrazieremo solo quelli che un giorno si chiamavano ribelli”, titolo stesso dell’opera, e frase ripresa dai canti partigiani fiorentini.

DesX ci descrive il suo lavoro: il volto di Silvano Sarti è reso nella sua espressione bonaria, ma sempre decisa, con un fazzoletto rosso al collo, lo sfondo vuole simbolicamente rappresentare il periodo della sollevazione partigiana contro il nazi-fascismo attraverso una figura femminile che, reggendo una bandiera rossa, solleva da terra un uomo all’interno di un bosco per portarlo alla lotta. Quest’opera celebra quindi la storia di un uomo, molto amato dalla sua comunità, che ha dedicato la sua vita ai valori civili della Resistenza e dell’Antifascismo, prima come combattente e in seguito come presente e attivo divulgatore di una memoria storica che è importante mantenere viva.