E se l’Europa fosse nata in una piccola isola? E se riuscì a sopravvivere grazie a dei “Fenicotteri”? E come può un’isola essere la culla di un continente? Sono questi i grandi quesiti del libro L’Europa spiegata alle bambine e ai bambini, scritto dall’avvocata e ricercatrice di Diritto costituzionale Francesca Parmigiani corredato dalle splendide illustrazioni di Shu Garbuglia per la collana Critical Kids della casa editrice BeccoGiallo.
Pagina dopo pagina, il testo diventa un viaggio che da Ventotene, nell’arcipelago ponziano, arriva a Bruxelles, passando per Strasburgo, e condurrà alla scoperta dell’Europa e della sua nascita, delle sue istituzioni, delle figure che ne favorirono l’affermazione, dei valori, dei luoghi e dei simboli che la caratterizzano, come quella bandiera con “dodici stelle su campo blu” che sventola accanto a quella dell’Italia anche davanti alle loro scuole. E che narra, con grazia e agilità, le vicende della piccola Nilde in vacanza sull’isola dove vivono i nonni e dove nel 1941 Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi scrissero il Manifesto di Ventotene, ancora oggi considerato uno dei testi fondamentali per la nascita dell’Unione Europea.
Sull’Isola dei Padri, Nilde vivrà un vero e proprio percorso di formazione durante il quale imparerà l’importanza della pace, dei sogni e dell’unione al di là dei confini.
E lo farà condividendo le sue scoperte con i compagni di scuola, metafora d’Europa, dove bambini e bambine provenienti da famiglie e contesti diversi si incontrano, fanno amicizia, imparano, giocano e anche a volte litigano, ma si impegnano per andare d’accordo, perché condividono gli stessi ideali, convinti che la vita insieme è meglio della vita in solitudine, perché crescere vuol dire anche confrontarsi.
Seguendo le tracce del passato, in “un viaggio nel tempo” che è anche “un ritorno al futuro”, Nilde capirà dunque che la pace si può costruire anche in tempo di guerra, che i confini possono unire anziché dividere e che nessuno può confinare le idee. “Cosa avevano fatto queste persone per essere considerate così pericolose?” chiede al nonno. “Cose che oggi sono nostri diritti” le risponde.
Scoprirà che i “Fenicotteri di Ventotene” furono le Madri d’Europa, “così soprannominate perché di nascosto si spostavano da una parte all’altra dell’Italia per far conoscere le idee del Manifesto”: Ursula Hirschmann — fondatrice del Movimento federalista europeo e moglie di Eugenio Colorni —, Gigliola e Fiorella Spinelli, sorelle di Altiero e Ada Rossi, nelle cui vene scorreva il sangue di mezza Europa — bisnonno paterno polacco, bisnonna paterna svizzera-tedesca e bisnonna materna francese — e moglie di Ernesto.
Donne che partendo da storie, Paesi e sensibilità differenti, hanno creduto in un’Europa accogliente, plurilingue e multiculturale, non timorosa delle diversità, capace invece di integrarle con la naturale conseguenza dell’arricchimento non solo culturale. Donne che non erano confinate e quindi libere di viaggiare, che si preoccuparono di mantenere i contatti tra i confinati di Ventotene e i canali della Resistenza in continente.
Come riuscirono lo lasciamo scoprire alle piccole lettrici e ai piccoli lettori degli otto capitoli del libro. Che promuove un’identità collettiva su valori condivisi, quali l’uguaglianza e la protezione delle minoranze, insegnando a spingersi oltre le difficoltà, oltre i confini, oltre la diversità, diventando uno strumento indispensabile per la formazione delle cittadine e dei cittadini di domani.
Mariangela Di Marco, giornalista
Pubblicato sabato 8 Giugno 2024
Stampato il 21/11/2024 da Patria indipendente alla url https://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/librarsi/quel-sogno-a-colori-che-dal-buio-del-confino-immagino-un-futuro-a-misura-di-bimbi/