A Scicli, la prima pastasciutta antifascista. Tanti i giovani

Centinaia, mai così tanti, e tutti con decine e decine, più spesso centinaia, di persone. Il successo della pastasciutta antifascista 2024 ha dello straordinario, e l’Anpi una volta di più stupisce per la capacità di promuovere momenti di incontro e di felicità nello stare insieme all’insegna della Costituzione. Dunque momenti di impegno le pastasciutte antifasciste, perché chi ha a cuore la democrazia ha voglia di partecipazione, solidarietà, unità. Vuole esserci, scegliere, contare. Questo hanno innervato le pastasciutte antifasciste realizzate in tutta Italia, Nord-Sud-Isole, in memoria dei Fratelli Cervi.

Il presidente nazionale Anpi, Gianfranco Pagliarulo, a Roma, alla pastasciutta 2024 della sezione Trullo, firma per il referendum abrogativo

In molti territori è stata la prima volta di una iniziativa divenuta una meravigliosa tradizione che sa fare rete con altre associazioni, dalla Cgil all’Arci, dagli scout ai movimenti giovanili e studenteschi. Con un record di presenze che ha superato ogni aspettativa, in migliaia e migliaia alla “pasteggiata” condivisa per assaporare la bellezza dell’idea di Paese conquistata con il sacrificio di tanti e uomini e donne durante la lunga e dura stagione della Resistenza. Dal 25 luglio, anniversario della caduta di Mussolini e della pasta della famiglia di Campegine, e per tutto il fine settimana, hanno riempito piazze, spiagge, locali di ritrovo per ascoltare assieme “il bollore della democrazia”.

Quest’anno le tavolate oltre a essere state occasione per far conoscere pagine determinanti della storia del nostro Paese (sì, perché c’è ancora molto bisogno di farla scoprire e di diffonderla) e seminare cultura democratica, hanno offerto l’opportunità di far firmare in presenza, ai banchetti, la richiesta di referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata.

Prima pastasciutta per le Anpi di Rosolini, Noto e Ispica. Con la partecipazione di Michela Cella, presidente provinciale Anpi Novara e componente della segreteria nazionale dell’associazione (ringraziamo il Corriere Elorino per tutte le foto da Rosolini)

Per affermare con un’azione concreta che è scandaloso, meglio sarebbe dire vergognoso, il danno per tutti di una norma egoista e miope, che se non cassata peggiorerà la vita di tutti, in un sol colpo impoverirà ulteriormente il lavoro, smantellerà una sanità già oggi insufficiente e non solo al Meridione, comprometterà la scuola e l’ambiente. Un sistema in cui il rischio concreto è anche un ciaociao ai contratti collettivi e che complicherà pure la vita alle imprese.

La partigiana romana Luciana Romoli era a Vicenza. contrada Burci (ringraziamo la Cgil Vicenza per la foto)

A dare una sorta di vialiberatutti alle pastasciutte 2024 è stato il presidente dell’associazione dei partigiani, Gianfranco Pagliarulo, firmando il 25 a Roma, alla sezione del quartiere Trullo. Ad alcune iniziative hanno presenziato partigiani o famigliari diretti discendenti di combattenti per la libertà. Per esempio a Vicenza, in contrada Burci, “in trasferta” c’era la romana Luciana Romoli, negli anni dell’occupazione giovanissima staffetta, mentre alla “prima” di Rosolini, provincia di Siracusa, alla pastasciutta organizzata di concerto dalle sezioni Anpi della cittadina e quelle di Noto e Ispica, ha partecipato Michela Cella, presidente provinciale Anpi di Novara e componente della segreteria nazionale dell’associazione. Pienone di giovani, residenti o turisti, studenti di rientro per le vacanze insieme per condividere un bel momento antifascista. Gremitissima piazza Sette Fratelli Cervi a Scicli, nel Ragusano, come Casa Cervi a Gattatico.

A Casa Cervi, in tantissimi alla pastasciutta 2024 (foto Casa Cervi di Michele Alinovi e Paolo Degan)

Incredibile anche la bontà, materialisticamente gastronomica, dei piatti, a documento di una capacità organizzativa corale formidabile. La pastasciutta è stata dappertutto festa e presa (o ri-presa) di consapevolezza. D’altra parte la memoria per Anpi non è una scatola di ricordi, per quanto bella e commuovente. È tanto di più. È un sentimento vivo e attivo, capace di unire le generazioni e cambiare insieme ciò che non va oggi.

Altrettanto straordinari si stanno rivelando i numeri della raccolta firme per dire presto sì a un’Italia unita, libera e giusta. Le firme raccolte in presenza, dopo aver passato il vaglio delle autorità competenti (l’iter non è dei più facili, guarda caso) si aggiungeranno a quelle della piattaforma digitale che intanto aumentano di ora in ora. Mentre scriviamo il contatore continua a girare e salendo verso quota 250mila. Si tratta non solo di raggiungere il quorum necessario, 500mila firme, ma di avviare fin da subito una campagna informativa per poter poi vincere la sfida nelle urne referendarie.

Banchetti a Caserta per firmare la richiesta di referendum abrogativo dell’autonomia differenzìata

L’Anpi promuoverà altri banchetti, lo farà in città, nelle spiagge e in montagna e soprattutto in occasione dei tanti Ottantesimi che ricorreranno quest’anno, a partire dagli anniversari delle stragi nazifasciste e delle Repubbliche partigiane.

A Bolzano

Intanto ecco una galleria di foto, con giovani e meno giovani, con ragazze e ragazzi che mostrano il bel viso dell’Italia migliore e forte, capace di immaginare un futuro a colori, luminoso, di pace tra i popoli e fratellanza all’interno di ogni territorio del Paese, e sa lottare con determinazione anche con il sorriso per conquistarlo. Buona visione!