Sabato 30 marzo un arcobaleno ha accolto la primavera dei partigiani di oggi in due luoghi lontani ma idealmente uniti: Sežana in Slovenia e Verona in Italia.
A Sežana, insieme alle associazioni partigiane nazionali della Croazia, della Slovenia e della Carinzia abbiamo presieduto l’iniziativa pubblica “Fratelli senza confini – italiani, sloveni e croati uniti contro nazionalismi, neofascismi e razzismi”, che si inserisce nel quadro del progetto avviato con il forum “Essere antifascisti oggi in Europa” del 14 e 15 dicembre scorso. Un incontro da cui è scaturito un documento politico di impegno congiunto sui temi dell’antifascismo europeo.
A Verona si è tenuta la manifestazione promossa da “Non Una di meno” dove, insieme ad altre associazioni, alla Cgil, ai centri antiviolenza, a tante donne e uomini siamo stati protagonisti di una mobilitazione, nel segno della libertà di scelta e di autodeterminazione per le donne.
Sežana e Verona, due luoghi simbolo delle nostre battaglie: da una parte la costruzione di un’unità antifascista allargata all’ambito europeo ad incisivo contrasto di un rigurgito fascista e xenofobo che ha una dimensione europea; dall’altra il rilancio dei diritti civili estesi che le donne hanno conquistato, prima da partigiane poi con l’impegno politico, e che oggi sono messe a rischio da una destra oscurantista.
Verona invasa da suoni, colori e felicità come metafora di un popolo che non riconosce la classe dirigente che lo rappresenta; dove ideali e voglia di futuro hanno prevalso sugli spettri di un passato nemmeno troppo lontano. In tanti, avvicinandosi allo striscione del Coordinamento donne Anpi, hanno voluto esprimere forte vicinanza alle partigiane e ai partigiani di oggi: una sorta di nuova legittimazione dal basso, quasi un appello a resistere, ancora e a lungo.
Sono giornate dove la complicità degli sguardi e le dolci parole che abbracciano non lasciano spazio alle domande; dove vibra forte l’importanza delle radici, il potere suggestivo dei valori racchiusi nel fazzoletto tricolore che mantiene viva e intatta, nel cuore e nel pensiero, la stessa idea di società a cui aspiravano quelle giovani ragazze e quei giovani ragazzi quando scelsero la strada della Resistenza, della lotta partigiana.
Sežana e Verona sono le cartine di tornasole dell’unità di tutte le forze antifasciste e del rilancio della battaglia in difesa dei diritti estesi a tutte e tutti; luoghi di riferimento, spazi di partecipazione; nuovi progetti collettivi capaci di intercettare il naturale bisogno di identità e di appartenenza a un progetto comune che conferma valori universali, e in Italia indica l’attuazione della Carta costituzionale quale unica via maestra.
Vania Bagni, vice presidente Anpi nazionale, coordinatrice della Toscana e presidente Comitato provinciale Anpi di Firenze
Pubblicato martedì 23 Aprile 2019
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