Mantova, veduta aerea

Come cerchi concentrici che si espandono nell’acqua dei fiumi, dei canali e dei laghi di tutta la provincia di Mantova, così le pastasciutte antifasciste si sono diffuse nelle nostre terre d’acqua. La fine delle ideologie rende più evanescente ciò che prima era manifesto, ma noi crediamo che essere antifascisti, ieri come oggi, voglia dire opporsi all’oppressione e all’oscuramento di valori fondamentali, per volere una società libera e giusta.

A una delle pastasciutte antifasciste nel Mantovano

In questo tempo c’è chi ha scelto di impegnarsi e/o di partecipare agli eventi proposti in tutta la provincia da Anpi e da altre importanti realtà territoriali. Le pastasciutte antifasciste hanno unito nel nome dell’antifascismo, in una unitarietà dialettica; come l’antifascismo storico era composito, perché formato da anarchici e monarchici, da repubblicani e comunisti, così l’antifascismo attuale presenta diversi volti, che si sono mostrati nei giorni prima e dopo il 25 luglio 2024, durante le pastasciutte antifasciste. Eppure, tutte hanno un elemento comune: il dono. A chi stenta a crederlo, la pastasciutta antifascista è gratuita, è offerta a tutti i presenti, così come quella dei Cervi.

Casa Cervi, oggi museo

Ancor più Comuni mantovani sono stati testimoni quest’anno di pastasciutte antifasciste, in questa rovente estate, un fenomeno che coinvolge tutta la penisola e che ha il suo epicentro in Casa Cervi. La pastasciutta antifascista dei Cervi fu realizzata dopo la caduta di Mussolini, che avvenne il 25 luglio 1943. Nata come dono, come momento liberatorio, dopo un ventennio di dittatura, ha trovato più di 300 spazi in ogni parte d’Italia, del mondo e il Mantovano non ha fatto eccezione.

Tutte molto partecipate le nove pastasciutte antifasciste promosse nei Comuni mantovani

Abbiamo aderito alla Rete delle pastasciutte antifasciste e ricevuto da Casa Cervi un augurio con le parole “ovunque si svolgano l’importante è festeggiare tutti insieme, così da stare più vicini”.

L’ultimo invito, in ordine di tempo, è venuto da Anpi “Ugo Roncada” e da altre realtà nel territorio, per la Pastasciutta antifascista del 7 agosto. Durante le manifestazioni è stato possibile firmare per l’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata delle regioni, la legge 86 del 2024, la legge SpaccaItalia.

L’Anpi provinciale di Mantova ringrazia tutti coloro che si sono impegnati e hanno partecipato, contribuendo al successo delle pastasciutte antifasciste nel territorio mantovano.

Paola Longari, presidente provinciale Anpi Mantova