Foto di gruppo dell’incontro in presenza del coordinamento provinciale donne Anpi Roma. Il presidente provinciale Fabrizio De Sanctis, e in prima fila a destra mentre tiene il fazzoletto dell’associazione, la coordinatrice delle donne romane e componente della presidenza locale dei partigiani, Marina Pierlorenzi

Le donne dell’Anpi romana, coordinate da anni da Marina Pierlorenzi, oltre che componente della presidenza provinciale, hanno pensato di festeggiare l’arrivo dell’estate e la ritrovata possibilità di stare insieme in presenza, senza ovviamente dimenticare le accortezze necessarie in questi tempi di pandemia e varianti. Così lo scorso 6 luglio, in un caldo pomeriggio capitolino, una rappresentanza del coordinamento donne Anpi di Roma e provincia si è incontrata nel bellissimo scenario del parco della Caffarella per trascorrere finalmente qualche ora in presenza e al contempo fare un bilancio delle attività realizzate e ideare progetti per il futuro.

Un modo informale e conviviale, un po’ di chiacchiere e una merenda. C’era la voglia di fare il punto del lavoro svolto in questi lunghi mesi di distanziamento forzato, di progettare il futuro, ma soprattutto di vedersi e in alcuni casi conoscerci di persona.

La partigiana Tina Costa, scomparsa nel 2019

Il lavoro portato avanti ci ha dato molte soddisfazioni, in particolare per il ciclo di incontri e approfondimenti a carattere seminariale che abbiamo intitolato “La primavera delle antifasciste”. Un lavoro partito a fine febbraio e concluso alla fine di giugno che, con il coinvolgimento di tantissime sezioni romane e della provincia, ha fatto conoscere e approfondire le biografie politiche e private di Teresa Mattei, Adele Bei, Maria Maddalena Rossi, Nadia Gallico Spano, Maria Federici, Lina Merlin, Laura Bianchini, Angela Maria Guidi Cingolani, Teresa Noce, Maria De Unterrichter Jervolino; quelle di Marisa Cinciari Rodano, Lidia De Angelis, Tina Costa, Marisa Ombra, e delle quattro gappiste romane Lucia Ottobrini, Carla Capponi, Marisa Musu e Teresa Regard. Non sono mancate però le storie di nuove resistenze.

L’approfondimento è stato possibile grazie all’impegno delle sezioni, arricchito dagli interventi di storiche, scrittrici, giornaliste (ma hanno contribuito anche colleghi uomini), dalle testimonianze di chi ha avuto il privilegio di conoscere quelle donne straordinarie e dal contributo prezioso di figlie, figli e nipoti, o come nel caso di Lucia Ottobrini, dalle memorie del marito, lo straordinario ultracentenario Mario Fiorentini.

Uno degli incontri “La primavera delle antifasciste”

Essendo stato realizzato soprattutto da remoto, il ciclo di seminari ha dato in aggiunta la possibilità di costruire una sorta di archivio ideale da cui poter attingere in seguito, mediante l’opportunità di rivedere gli incontri sul canale YouTube dell’Anpi di Roma.

Così il bel pomeriggio passato insieme è stato anche un modo per riflettere sia sul lavoro svolto sia sia sulle modalità che dal marzo 2020 abbiamo trovato per riuscire stare insieme e fare rete.

Già perché sono state numerose le riunioni in videoconferenza promosse dal coordinamento provinciale per costruire uno spazio di confronto, supportato da un’animatissima chat di Whatsapp che, soprattutto durante i mesi del lockdown, ci ha consentito di sperimentare una nuova forma di sorellanza ed è diventato un importante mezzo, agile e veloce, di condivisione e sostegno.

(Imagoeconomica)

I dati del tesseramento 2020 sembrano confermare la validità del lavoro: le donne nella nostra provincia rappresentano oltre il 46 % degli iscritti, le presidenti di sezione sono oltre un terzo, di cui molte giovani, elette negli ultimi mesi.

Non sono mancati i programmi per il prossimo autunno, con un’attenzione particolare a quelli che coinvolgeranno le scuole, dove, nonostante la pandemia, anche nell’anno scolastico appena terminato si è proseguito con un progetto sulle Madri Costituenti avviato già anni fa. In altre parole l’entusiasmo è tanto e la passione si è implementata attraverso un dialogo continuo tra sezioni cittadine, quelle della provincia e lo stesso comitato provinciale.

Il momento più bello dell’incontro in presenza, con la partecipazione del presidente provinciale Fabrizio De Sanctis, che apprezza e incoraggia il nostro lavoro, è stato con la proposta avanzata e accolta di intitolare il coordinamento romano alla amatissima e compianta Tina Costa. Una grande partigiana che tanto impegno aveva profuso negli ultimi anni proprio nel lavoro sulle donne e per le donne. Tina ci ha insegnato a pensare a un “noi”, a farlo entrare nell’agire quotidiano, e la sua lezione di vita è un viatico importante capace di aiutarci nel superare ogni difficoltà, spronandoci a dare sempre il meglio.

Progetti anche di un nuovo striscione per il coordinamento donne dell’Anpi Roma e provincia

E così con mille idee per il nostro futuro nuovo striscione e con Tina Costa nel cuore ci siamo salutate dandoci appuntamento a settembre, senza tuttavia perderci “di vista” durante le vacanze. Sì, ne siamo sempre più convinte, insieme si fanno cose belle.

Amalia Perfetti, presidente sezione Anpi Colleferro “La Staffetta Partigiana”