In un rapporto presentato nei giorni scorsi dai Salesiani nel corso di un convegno che si è svolto a Roma, in Campidoglio, emerge un quadro di vera e propria fuga dei ragazzi romani dall’impegno politico e sociale. Viceversa, l’interesse delle giovani generazioni è rivolto all’amicizia, l’amore, il tempo libero, il lavoro.
“Amicizia, amore, tempo libero, lavoro – si legge sull’agenzia Servizio Informazione Religiosa (http://www.agensir.it/pls/sir/v4_s2doc_b.stampa_quotidiani_cons?id_oggetto=323745) – sono i valori vincenti per gli adolescenti romani di oggi, seguiti dalla salute e dall’autorealizzazione. È fuga invece dall‘impegno sociale (solo il 5,24% fa volontariato) e dalla politica (l’1,27% se ne interessa), mentre appena il 3,12% segue gli scout e l’8,6% frequenta assiduamente l’oratorio. I dati emergono dall’indagine sugli adolescenti a Roma “Capitale adolescenti. La sfida del passaggio all’età adulta in una società complessa”, realizzata dai Salesiani di Roma in collaborazione con l’Istituto Toniolo (nell’ambito del “Rapporto Giovani” sostenuto da Fondazione Cariplo e Intesa Sanpaolo), l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e l’Università Pontificia Salesiana. L’indagine ha coinvolto 700 adolescenti iscritti ai primi tre anni di licei, istituti tecnici e istituti professionali della capitale, italiani (84%) e stranieri. “La famiglia – riporta l’indagine – è un vero punto di riferimento. I ragazzi dichiarano di avere un ottimo livello di comunicazione con il padre (soprattutto i maschi) e con la madre (soprattutto le femmine)”. A scuola “ci vanno abbastanza volentieri (2,33 su 4) e le relazioni con i compagni sono buone, ma più rare e più blande quando si tratta di stranieri”.
Il 6,54% dei maschi – si aggiunge nella nota della SIR – beve superalcolici quotidianamente; il 14,2% ammette di fare uso di marijuana o hashish almeno una volta al giorno e il 5,91% di usare altrettanto frequentemente altre sostanze per provare sensazioni forti. Sempre più diffusi gioco d‘azzardo e scommesse: solo il 48,13% dei maschi non “gioca” mai. “Gli adolescenti di oggi – sintetizza la ricerca – hanno abbandonato, o comunque sentono distante, il ‘padre’ metaforico, cioè la società istituzionale, la politica e chi si mobilita per i problemi sociali, che pure, in una realtà complessa come quella di Roma, sono ben visibili, tanto che è teoricamente difficile ignorarli. Invece sopportano la ‘madre’, cioè – fuor di metafora – l’adempimento sociale: accettano senza troppi problemi di fare quello che viene richiesto loro, sapendo che così otterranno sicurezza affettiva, benessere e, domani, un lavoro”. Il web, la casa e la strada sono i luoghi amici: sicurezza a Km zero, come le relazioni su cui contano. “Sì dunque agli amici – conclude l’indagine – ma basta che siano stranieri perché si ponga qualche problema. Preferiscono non allargare i confini del proprio mondo, perché si potrebbero rompere gli equilibri. Perciò questa è una generazione che elude l’impegno sociale e ancora di più quello politico, ma anche l’oratorio e l’associazionismo, a meno che non si tratti di associazioni sportive e per il tempo libero”.
Pubblicato venerdì 16 Ottobre 2015
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