Non era ancora l’alba a Roma, quando blindati e agenti in assetto antisommossa hanno avviato le due operazioni.
La prima in via dei Sanniti, nel quartiere San Lorenzo, dove la polizia ha cominciato a tagliare le porte di ingresso del Nuovo Cinema Palazzo, uno spazio che nell’aprile 2011, artisti e cittadini trasformarono, da luogo chiuso destinato a un casinò, a riferimento culturale molto attivo tra le realtà del territorio e della città.
In contemporanea, altri agenti sgomberavano un covo di Forza Nuova, locali di cui aveva preso possesso la formazione neofascista occupando, nel 2016, una proprietà dell’Ater, l’istituto regionale delle case popolari, in via Taranto, vicino piazza San Giovanni. Per di più all’interno della sede del partito guidato da Roberto Fiore e Giuliano Castellino era stato creato lo Skull pub, una birreria aperta senza autorizzazione alcuna e attiva di sera, secondo le segnalazioni dei residenti, nonostante le norme anti pandemia.
«Esprimiamo grande soddisfazione per lo sgombero del covo neofascista di via Taranto – ha dichiarato il presidente dell’Anpi provinciale di Roma, Fabrizio De Sanctis –. Un provvedimento atteso da molto tempo. La nostra associazione con il coordinamento di zona raccolse per questo oltre 1.500 firme».
C’è invece preoccupazione per il contemporaneo sgombero del Nuovo Cinema Palazzo a San Lorenzo.
Continua De Sanctis: «La scelta di intervenire nello stesso giorno allude a provvedimenti contro una sorta di “opposti estremismi”. Ma la questione neofascista è ben altro, riguarda piuttosto organizzazioni che ricorrono alla violenza, eversive dell’ordinamento costituzionale».
Al contrario, l’esperienza ormai quasi decennale del Nuovo Cinema Palazzo, prosegue il presidente dei partigiani capitolini «racconta di arte, cultura, aggregazione giovanile ed è un percorso anche mutualistico da portare avanti con l’aiuto delle istituzioni, perché rappresenta un patrimonio che non può essere disperso».
Soprattutto, insiste il presidente dell’Anpi Roma, De Sanctis «non può essere ridotto a problema di ordine pubblico, quale è viceversa la questione neofascista. Quindi si vada avanti negli sgomberi dei locali occupati dall’estrema destra, come, tra i più noti, il palazzo di via Napoleone III all’Esquilino e di via delle Baleniere ad Ostia e si aiuti il Cinema Palazzo a salvaguardare e a continuare una preziosa esperienza».
Dunque niente equivalenza tra le due vicende e la loro storia.
E a conferma dei timori ecco come hanno commentato lo sgombero della sede neofascista personaggi che nelle scorse settimane avevano messo a ferro e fuoco molte città del Paese, in rivolta contro le norme anti codiv: “Roma sarà liberata. Dalla dittatura criminale e terrorista del Covid e anche dalla Raggi, peggior sindaco della storia della Capitale, che gioca la solita, e ormai superata dalla storia, carta dell’antifascismo per racimolare qualche voto. La repressione non ci ferma. La rivoluzione è come il vento”. Un’ulteriore minaccia nera, tanto per cambiare, e per smentire ogni intento di equiparazione.
Pubblicato mercoledì 25 Novembre 2020
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