Tutte le foto di Pordenone sono di Sigfrido Cescut

Pordenone-Catania. La Lotta partigiana di Liberazione dal nazifascismo, la Resistenza, ha visto protagonisti partigiani e partigiane provenienti da ogni parte d’Italia e, capita spesso, che proprio in città e paesi settentrionali, strade, piazze, monumenti siano dedicati a comandanti della Resistenza e partigiani di origine meridionale. Ciò testimonia quanto sia oggi preziosa l’unità italiana, che si è cementata anche grazie al valore di comandanti come Franco Martelli “Ferrini”, originario di Catania, responsabile militare a Pordenone della Brigata partigiana unificata (Garibaldi-Osoppo) “Ippolito Nievo di pianura”, insignito di Medaglia d’Oro al V.M. alla memoria.

Il presidente provinciale Anpi Pordenone, Loris Parpinel, durante la partecipata cerimonia. I Caduti vennero fucilati tutti nella caserma che ora porta il nome di Martelli, lui sul muro di levante, i garibaldini su quello di ponente

Franco Martelli “Ferrini”, catturato su delazione, è stato fucilato dai nazifascisti la mattina del 27 novembre 1944 (nell’articolo a cui rimanda il link, le due lettere che scrisse alla moglie e ai figli da condannato a morte della Resistenza). La sua eccezionale figura di comandante partigiano è stata ricordata durante una recente cerimonia dell’Anpi per commemorare, sullo stesso luogo della fucilazione di Martelli, la strage perpetrata dai fascisti della brigata nera di nove partigiani garibaldini, fucilati il 14 gennaio 1945. Alla presenza delle autorità civili del capoluogo, Pordenone, e dei Comuni di provenienza dei nove Martiri partigiani, di tanti giovani assieme agli studenti del Liceo Leopardi-Majorana, durante la cerimonia è stata effettuata una videochiamata fra i presidenti Anpi Loris Parpinel di Pordenone e Pina Palella di Catania (città natale del comandante partigiano Franco Martelli “Ferrini”), per porre le basi del gemellaggio fra le Anpi di Pordenone e Catania, gemellaggio promosso da Antonio Di Bisceglie, ex parlamentare del Pordenonese.

Pina Palella, presidente provinciale Anpi Catania

Entrambi i presidenti (Loris Parpinel e Pina Palella) si sono detti entusiasti di gemellare le due Anpi, con il proposito di scambiarsi reciprocamente le visite a Pordenone e Catania. Tutto ciò per affermare in entrambe le città e in Italia con i valori della Lotta di Liberazione dal nazifascismo, quelli dello spirito e della lettera della nostra Costituzione Repubblicana. Un baluardo, quello costituzionale, indispensabile per respingere, in ogni forma, i tentativi reazionari dell’attuale governo.

La professoressa Rita Orecchio nell’allocuzione finale della cerimonia dei nove Martiri garibaldini

La cerimonia commemorativa dei nove martiri partigiani ha visto nella sua allocuzione finale, la professoressa Rita Orecchio affermare: “Il nostro ruolo di antifascisti è di praticare una ‘memoria attiva’, ribadendo, con forza i valori della nostra Costituzione nata dalla Resistenza, valori per i quali hanno combattuto fino a sacrificare la loro vita i partigiani”. E ancora: “La memoria attiva, di cui noi antifascisti siamo portatori, deve fungere da deterrente contro la diffusione di movimenti e di una propaganda reazionaria, antidemocratica e, soprattutto, deve promuovere un futuro diverso, migliore dell’esistente. Vogliamo, come sostiene Italo Calvino, nella canzone ‘Oltre il ponte’ un mondo più umano e più giusto, più libero e lieto”.

Monumento ai dieci martiri partigiani (Martelli e i nove Garibaldini), realizzato dall’Anpi e inaugurato dal generale Ilio Muraca il 30 aprile 2011; sotto il Muro dei Partigiani fucilati il 14 gennaio 1945, dove sono ancora visibili i buchi delle raffiche sparate nell’esecuzione, salvato grazie all’Anpi

Tanti i giovani, assieme alla classe Quinta A del liceo Leopardi-Majorana, intervenuti all’80° anniversario della fucilazione dei nove partigiani garibaldini. Il posto in via Montereale della loro esecuzione del 14 gennaio 1945 e della fucilazione del comandante partigiano Franco Martelli ‘Ferrini’ il 27 novembre 1944, è diventato da 15 anni luogo della memoria, con la costruzione del monumento da parte dell’Anpi.

La cerimonia si è svolta alla presenza di sindaci e amministratori di Pordenone, Zoppola, Azzano X, Sacile e San Vito al Tagliamento. Esposto anche il gonfalone della Provincia, Medaglia d’Oro al Valor Militare per la Resistenza. A qualificare l’appuntamento, gli interventi della presidente dell’Aned, Patrizia Del Col, delle studentesse universitarie Stella Baldassar, Carole Palei e del coro Anpi.

Da sinistra in senso orario: la presidente dell’Aned, Patrizia Del Col; il coro Anpi; le studentesse universitarie Carole Palei e Stella Baldassar

Tutti gli oratori, ricordando l’ottantesimo anniversario della fucilazione dei nove partigiani garibaldini, hanno richiamato insegnamento e valori della Lotta di liberazione dal nazifascismo, della Resistenza, della Carta Costituzionale che hanno anche consentito di trasformare il posto di morte delle fucilazioni, in luogo della memoria partigiana. I nove martiri partigiani, come il comandante Franco Martelli ‘Ferrini’, sono stati fucilati nel cortile della caserma Umberto I che dopo la Liberazione dal nazifascismo è diventata “Caserma Franco Martelli-Ferrini”, oggi trasformata in una struttura sanitaria come la ‘Cittadella della Salute’.

Fucilati all’alba del 14 gennaio 1945, coperti di paglia, sono stati recuperati dai familiari, nelle ore successive, i corpi di Rinaldo Azzano “Dante”, 23 anni di Azzano X, contadino – studente universitario della Brigata “Anthos”, Davide D’Agnolo “Attila”, 21 anni di San Martino al Tagliamento, operaio della Brigata “Dante di Nanni”, Olivo Chiarot “Leo”, 23 anni di Azzano X, contadino della Brigata “Anthos”, Ferruccio Gava “Tigre”, 23 anni di Prata di Pordenone, operaio della Brigata “Veneziano”, Agostino Mestre “Pedro”, 22 anni di Azzano X, gelataio della Brigata “N. Bixio”, Giacobbe Perosa “Sgnappa”, 32 anni di Azzano X, muratore della Brigata “Anthos”, Pietro Pigat “Tom”, 29 anni di Azzano X, contadino della Brigata “Anthos”, Edoardo Ruffo “Edo”, 18 anni di Zoppola, commerciante della Brigata “Dante di Nanni”, Elli Vello “Fulmine”, 20 anni di Azzano X, contadino della Brigata “Anthos”.

Sigfrido Cescut, vicepresidente Anpi provinciale Pordenone


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