Una cinquantina di delegati provenienti da sedici Paesi, in rappresentanza di trentuno associazioni hanno animato, venerdì 29 e sabato 30 novembre, a Reggio Emilia, il 18° Congresso della Fir, la Federazione Internazionale dei Resistenti, che tornava in Italia dopo quarant’anni.
Venerdì pomeriggio il benvenuto del sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, nella prestigiosa Sala Tricolore, che dopo i ringraziamenti del presidente della Fir, Vilmos Hanti, ha donato alla Federazione una copia del Tricolore della Repubblica Cisalpina. Scoccate le 18, con puntualità nordica, l’apertura del Congresso con l’intervento del sindaco di Reggio, del rappresentante della Regione e del vicepresidente dell’Anpi Nazionale Gianfranco Pagliarulo.
Al toccante omaggio a chi ci ha lasciato – letto da Hanti e dai due vicepresidenti Fir con un pensiero dedicato a Luciano Guerzoni – ha fatto seguito il discorso d’apertura del presidente uscente Hanti, che ha tratteggiato l’impegno degli anni precedenti introducendo gli impegni di quelli a venire.
Trentotto gli interventi che si sono succeduti sabato 30, giornata clou del Congresso interrotta alle 12 per un omaggio al monumento della Resistenza e ai “Morti di Reggio Emilia”, che ha visto i delegati raggiungere il Comune e ripartire in corteo, aperto dalla banda cittadina e dai labari e gonfaloni delle autorità.
Nel corso dei lavori i delegati hanno espresso la loro solidarietà con il “Global Climate strike” che si teneva in contemporanea al Congresso ed all’Anpi, a seguito delle notizie trapelate dalle indagini della magistratura italiana su un gruppo di neofascisti che preparavano un attentato ad una sede dell’associazione nazionale partigiani d’Italia. Un pensiero è stato anche dedicato all’Albania colpita dal sisma.
Il documento politico del Congresso vede “con grande preoccupazione la crescente influenza politica delle forze di estrema destra in diversi Paesi europei, dai neofascisti violenti ai gruppi populisti di destra”. Preoccupazione ribadita in molti interventi, anche attraverso esempi pratici dei risultati della presenza al governo locale e nazionale di forze di destra. “La FIR e le sue federazioni aderenti”, si legge nelle conclusioni del documento politico del Congresso, “si oppongono al razzismo, alla xenofobia, al neofascismo, al nazionalismo e al populismo di estrema destra, sostenendo tutti i gruppi e le reti che ad essi si oppongono”.
Il compito della Fir è quindi preservare la memoria contro il revisionismo storico, “Lavorando con le generazioni di oggi, per conservare l’eredità dei combattenti e perseguitati e battersi in difesa della democrazia, della giustizia sociale e per un nuovo mondo di pace e libertà”.
Fondata a Vienna nel giugno 1951, derivando a sua volta dalla Federazione Internazionale degli ex Prigionieri Politici (Fiapp, acronimo di Fédération Internationale des Anciens Prisonniers Politiques), un’organizzazione nata nel 1947 a Parigi, la Fir ha approvato a Reggio Emilia una serie di dichiarazioni in sostegno ad alcune associazioni nazionali e ha lanciato un ambizioso progetto, dando mandato al Comitato esecutivo di immaginare e porre in essere gli strumenti necessari non solo a modernizzare la sua azione, ma anche ad allargare il campo progressista ed antifascista coinvolgendo quelle entità della società civile e dei corpi intermedi, quali i sindacati, le associazioni pacifiste, gli istituti storici – per citarne alcuni – che nel loro impegno quotidiano operano per realizzare scopi simili e contigui alla Federazione.
Proprio il Comitato esecutivo vede importanti conferme e novità rilevanti. Confermati Carlo Smuraglia, presidente emerito dell’Anpi, alla Presidenza onoraria, Alessandro Pollio Salimbeni nel Comitato esecutivo e Filippo Giuffrida alla Vicepresidenza, il Congresso ha anche votato per l’ingresso nell’organo esecutivo della Fir di Mari Franceschini, membro del Comitato nazionale Anpi e presidente del Comitato provinciale di Perugia e di Guido Lorenzetti, rappresentante dell’Aned (Associazione ex deportati). Entrano nel Comitato esecutivo anche Jacques Varin, segretario generale dell’Anacr, l’associazione dei resistenti francesi, Regina Girod, dell’associazione tedesca Vvn-BdA ed il bulgaro Simeon Ignatov, che affiancano Mitsea Panagiota dalla Grecia, Nikolay Royanov dell’associazione dei veterani russi ed il belga Jean Cardoen. Eletti alla Vicepresidenza anche Vladimir Romanenko dalla Russia e Gregori Touglidis dell’associazione greca Peea, confermato l’ungherese Hanti alla Presidenza ed i tedeschi Ulrich Schneider e Heinz Siefritz rispettivamente segretario generale e tesoriere.
Prima di concludere i lavori con una visita a Casa Cervi, i delegati hanno voluto ribadire l’impegno europeo della Fir, mettendo nero su bianco l’intenzione di operare affinché le politiche UE e dei governi degli Stati europei garantiscano d’essere contro qualsiasi forma di discriminazione basata su origine, razza, orientamento sessuale, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali e – nel contempo – forniscano un rifugio sicuro ai rifugiati e rispettino i diritti di tutti ed in particolare delle donne e dei fanciulli.
L’Europa nel suo complesso, hanno sottolineato i delegati, non deve essere al servizio delle grandi entità finanziarie e delle lobby, ma deve garantire politiche sociali atte a fornire a tutti posti di lavoro, istruzione, benessere e alloggi adeguati, come base per una vera democrazia. Occorre, secondo la Fir, promuovere condizioni di vita comparabili in tutti i Paesi, al fine di evitare l’obbligo di migrare in cerca di lavoro ed essere contrari a ogni forma di negazione e revisionismo della Shoah, alla falsificazione della lotta della Resistenza, alla distruzione dei siti commemorativi, alla riabilitazione dei nazifascisti e collaborazionisti in qualsiasi forma esse si presentino.
Splendidamente organizzato dalle compagne e dai compagni di Reggio Emilia, a cui è andato il plauso dei tutti i partecipanti ed un particolare riconoscimento della delegazione russa, che ha voluto decorare il presidente dell’Anpi provinciale, Ermete Fiaccadori, con la medaglia in ricordo dei combattenti della grande guerra patriottica e l’Anpi di Reggio Emilia con la medaglia commemorativa dell’assedio di Mosca, il XVIII Congresso della Fir ha saputo tracciare il cammino dei prossimi anni d’impegno antifascista. Molti gli eventi vicini, in un 2020 che vede il susseguirsi di importanti anniversari legati al 75° della fine della guerra, della liberazione dei campi, della vittoria sul nazifascismo. A partire dal Treno dei 1000, che porterà un migliaio di ragazzi di tutta Europa ad Auschwitz dal 5 al 9 maggio, per ricordare assieme al presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, la fine della guerra e dalle celebrazioni del 25 aprile in Italia e del 9 maggio a Mosca, che segneranno non solo l’anniversario della vittoria contro il nazifascismo ma anche il rinnovato impegno perché esso non torni. Come ricordato dal presidente Hanti in chiusura del lavori, No Pasaran!
Filippo Giuffrida, presidente Anpi Belgio e vicepresidente Fir
Pubblicato venerdì 20 Dicembre 2019
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