Tante le iniziative di solidarietà a cui hanno partecipato le sezioni e i comitati provinciali dell’ANPI nell’Italia dei mille campanili. Ecco qui di seguito un elenco degli eventi di cui è venuta a conoscenza la redazione di Patria.
Si era laureata a Trento Valeria Solesin, la giovane universitaria morta al Bataclan. Il fidanzato, sopravvissuto, è di Dro. E in Trentino Alto Adige i partigiani e gli antifascisti hanno invitato la cittadinanza a riunirsi per testimoniare la risposta democratica a chi coltiva paura e odio. A Trento oltre un migliaio le persone hanno risposto all’appello, tra loro esponenti politici locali, parlamentari e sindacalisti, si sono date appuntamento in Piazza Duomo.
La fontana del Nettuno è stata illuminata con i colori della bandiera francese e sulla folla campeggiava lo stendardo dell’ANPI, decorato con 8 medaglie d’oro e 4 d’argento: «Ci ricorda chi ha dato la vita per guadagnare la libertà e la democrazia. Che non si conquistano mai una volta per sempre – ha detto nel suo intervento il Presidente del Comitato provinciale ANPI di Trento, Sandro Schmid – Le nuove generazioni sono chiamate a battersi per un mondo unito e plurale».
Il richiamo all’impegno in difesa della pace, dei diritti umani e della convivenza fra differenti culture e religioni è stato raccolto anche a Bolzano, dal sit-in promosso in Piazza Adriano vicino al monumento dedicato ai Caduti della Liberazione. «I valori democratici e non i muri sono la risposta al terrore» ha detto il presidente dell’ANPI di Bolzano, Orfeo Donatini.
Per il Piemonte segnaliamo l’iniziativa dell’ANPI Asti che, dopo aver partecipato il 16 novembre ad una fiaccolata, ha scelto di riflettere su ogni fondamentalismo. Sabato 21 novembre nella Sala Azzurra della Provincia si è promosso un incontro aperto non solo agli iscritti ma a tutti i cittadini.
In Lombardia le ANPI hanno dato vita a decine di iniziative partecipate.
A Milano, erano oltre un migliaio al presidio di solidarietà in Piazza Fontana convocato da partigiani, sindacati, forze politiche e diversi esponenti islamici, come l’associazione delle Donne musulmane d’Italia. Il Presidente dell’ANPI meneghina, Roberto Cenati, e Cecilia Strada di Emergency hanno spiegato che «La guerra non funziona. Contro la violenza, la strada giusta è quella delle porte aperte, della libertà e dell’uguaglianza”. La mobilitazione si è conclusa con la Marsigliese intonata da un gruppo di cittadini francesi.
In Brianza si è caricata di ulteriori e ancor più profondi significati la Marcia per la pace e contro il razzismo organizzata in precedenza dalle sezioni ANPI di Cesano Maderno, Bovisio, Limbiate e Solaro con il patrocinio delle amministrazioni comunali. A sfilare in silenzio associazioni, comitati della zona e cittadini di tutte le età, italiani e stranieri. Ad Arco si è tenuta una manifestazione spontanea in Piazza 3 novembre con la partecipazione di un centinaio di persone, tra le quali molti musulmani residenti nell’Alto Garda.
A Brescia l’ANPI provinciale ha invitato cittadinanza, istituzioni, partiti e associazioni a partecipare alla tradizionale commemorazione dei Caduti di Piazza Rovetta, unendo nell’omaggio ai morti per la democrazia italiana la solidarietà e la fratellanza per la popolazione e la Repubblica francesi.
In Veneto fiaccolate, manifestazioni silenziose e fiori in tutti i capoluoghi. Venezia si è subito stretta intorno alla Famiglia di Valeria Solesin, la studentessa di 28 anni morta al Bataclan. In migliaia hanno visitato la Camera Ardente, si sono uniti alla veglia e hanno partecipato ai funerali di Stato in Piazza San Marco.
In Emilia Romagna l’ANPI ha dovuto reagire anche a provocazioni e atti vandalici di militanti di Forza Nuova (in sette sono stati identificati dalla polizia) che a Rimini hanno chiuso con dei nastri segnaletici due centri culturali musulmani e affisso cartelli indicanti una “War Zone – Islamic Occupied Area” e altri con la scritta “Se vuoi la pace, prepara la guerra”. Dall’ANPI provinciale è giunta la solidarietà alla comunità musulmana per «un gesto che alimenta le ideologie basate sulla violenza e sull’odio, rappresentando un danno per tutta la comunità riminese».
L’ANPI ha ricordato che «la Costituzione italiana considera uguali tutte le persone senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali e concede a tutte le confessioni la libertà di essere professate».
A Firenze, sabato 28 novembre la sezione ANPI di Borgo San Lorenzo ha aderito a una marcia silenziosa e senza bandiere, in molti però hanno indossato il tradizionale fazzoletto dell’Associazione. In centinaia hanno sfilato dal centro cittadino al Centro Culturale Islamico: dopo la preghiera della Comunità musulmana per le vittime si sono alternati gli interventi delle Autorità locali. Molto significative e toccanti per i partecipanti sono state le parole dell’Imam di Firenze.
Roma. Nonostante la pioggia battente, nella Capitale italiana – gemellata dal 1954 con la capitale francese – si è tenuta una fiaccolata in Piazza del Popolo, sia in ricordo delle vittime degli attentati della Ville Lumière sia per dire no al terrorismo. A lanciare la manifestazione “Con i cittadini di Parigi” sono stati i Presidenti dei 15 Municipi e l’ANPI Provinciale.
Tra le tante adesioni, anche quelle della Comunità Ebraica di Roma. Tra i convenuti c’erano, fra gli altri, esponenti del Governo e della Regione, il ministro Madia e il Presidente Zingaretti, ed esponenti di partiti democratici e di sinistra, e dei sindacati. In segno di lutto, oltre alle bandiere a mezz’asta dei palazzi istituzionali, il Colosseo e la Fontana di Trevi sono rimasti spenti per 5 minuti alle 20,15, ora dell’inizio del massacro al X e XI arrondissement. Intanto in una blindata Piazza Farnese, sede dell’Ambasciata di Francia, centinaia di cittadini hanno deposto fiori e lumini.
L’Italia meridionale con le sue ANPI non si è tirata indietro nel manifestare solidarietà alle vittime francesi e nell’affermare i valori della convivenza democratica.
In Calabria, a Vibo Valentia, l’ANPI e la Cgil hanno deposto al monumento ai Caduti la bandiera della Pace, lumini e fiori accompagnati da uno striscione con la scritta “Nessun luogo è lontano. Parigi siamo noi!”.
A Catania, sotto il palazzo della Prefettura, l’ANPI e la Cgil insieme hanno promosso un sit-in per ribadire il no al terrorismo e costruire un ponte di iniziative solidali tra l’Etna e la Torre Eiffel. Una folta delegazione dell’Anpi provinciale di Palermo ha partecipato alla manifestazione organizzata dalla Consulta delle culture (l’organismo formato da tutte le diverse etnie presenti a Palermo, in maggioranza di fede musulmana) e dalle associazioni e sindacati, e sostenuta dal Comune di Palermo. Al termine il coro del Massimo ha intonato la Marsigliese sulla scalinata del teatro illuminato con i colori della bandiera francese. “La partecipazione dell’ANPI – ci ha detto Ottavio Terranova, Presidente dell’ANPI di Palermo – era doverosa: abbiamo in comune con i francesi una durissima lotta contro i nazifascisti, responsabili dell’orrore del terrorismo durante l’occupazione. Ed è comune anche la lotta per la difesa della democrazia, mai come oggi attuale. La questione non ha nulla a che vedere con la religione; è una battaglia per la democrazia”.
Pubblicato mercoledì 2 Dicembre 2015
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