A riassumere cosa ha significato e rappresenterà il 25 aprile appena festeggiato è stato il presidente nazionale Anpi, Gianfranco Pagliarulo, perché una giornata così partecipata non si vedeva da tempo. Con cortei, strade e piazze invase dalla gioia della libertà, da riaffermare soprattutto nel tempo della destra al governo, soprattutto dopo le uscite di Meloni e La Russa, la seconda carica dello Stato, a cui ha sembrato replicare il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, scandendo quattro parole dal senso inequivocabile: “Ora e sempre Resistenza”. Quella lotta da cui è nata la Costituzione. Antifascista.

Roma, via Rasella

Noi vi vogliamo raccontare la straordinaria, meravigliosa giornata con le foto scattate durante le iniziative promosse in Italia e all’estero dall’Associazione nazionale partigiani d’Italia. Perché l’Anpi è una grande famiglia antifascista e i suoi valori non possono conoscere confini, così la data della Liberazione italiana è stata festeggiata e onorata da Berlino a Barcellona passando per Londra ed Edimburgo. C’erano i partigiani, a Roma e a Rieti per esempio, accanto a più generazioni.

A Firenze centinaia i giovani che hanno partecipato a una cena sociale a seguire le tante iniziative promosse in città

Tantissimi i giovani che hanno scelto da che parte stare. Li vedrete a Firenze, Palermo, Catania, a Gattatico a Casa Cervi, a Brindisi e Roma, e in tante altre località grandi e piccole. In nome «del più grande esercito di volontari della storia del Paese – come ha ricordato il vicepresidente nazionale vicario Anpi, Carlo Ghezzi, ad Aosta, portando il saluto delle associazioni resistenziali – i 250mila partigiani italiani, donne e uomini di ogni età e tradizione politica, che contò 60mila morti» ma poté combattere e vincere solo «perché aiutato e sostenuto dalle popolazioni civili».

Aosta. Il vicepresidente nazionale vicario Anpi, Carlo Ghezzi

Perché, ha rammentato Albertina Soliani, presidente dell’Istituto Alcide Cervi, «è sempre il popolo che protegge e difende la Repubblica democratica e antifascista». E il 25 aprile lo hanno fatto insieme all’Anpi persone di ogni età, intere famiglie, e vedrete, ribadiamo, una partecipazione potente di giovani antifascisti: tutti a praticare “il dovere di una memoria “attiva”, come l’Anpi ha rimarcato a Bagheria con i costituzionalisti.

25 aprile a Casa Cervi. Alcuni momenti della partecipatissima Festa della Liberazione 2023. La presidente dell’Istituto Cervi e vicepresidente Anpi Albertina Soliani ha inoltre reso omaggio con delle rose a testimoni della Resistenza italiana, in collegamento anche la partigiana Teresa Vergalli, e di resistenze oggi in altri Paesi del mondo

Dedicheremo un altro articolo e una galleria all’iniziativa che quest’anno ha connotato la Festa della Liberazione Anpi 2023: “Sono rose fioriranno”.

Roma, i partigiani Iole Mancini e Mario di Maio e, alle Fosse Ardeatine, Luciana Romoli insieme alle autorità, il presidente provinciale Anpi Fabrizio De Sanctis, il segretario generale Cgil Maurizio Landini. Rieti, il partigiano Renzo Ricci. Bagheria, la staffetta partigiana Flora Buttitta, figlia del poeta Ignazio

Intanto una carrellata di immagini di una Festa della Liberazione che ha già il sapore della storia, perché segna un prima e un dopo di un’Italia e un’Europa che sanno tenere accesa la speranza di vivere in un mondo democratico, più giusto, di pace e accogliente, che sa fare rete, sa unirsi. Che ha i volti delle antifasciste e degli antifascisti di oggi che dicono “vivo, sono partigiano”.

Milano 25 aprile 2023, un momento della cerimonia con l’intervento del presidente nazionale Anpi, Gianfranco Pagliarulo

Vi lasciamo alle parole che il presidente nazionale Anpi ha diffuso sui social per ringraziare tutti i cittadini e gli iscritti Anpi e poi il viaggio nell’Italia antifascista  che ha festeggiato la Liberazione. Buona visione!

«Eccolo, il nostro 25 Aprile: una partecipazione eccezionale, dal nord al sud, da Cagliari a Milano passando per Roma, Bologna, Genova, per i cento e cento campanili della penisola più affascinante del mondo. E ovunque una comunità repubblicana e antifascista, entusiasta e assieme ordinata. Una festa di popolo di dimensioni inusitate, ma anche un monito per chiunque coltivi la sciagurata idea di manomettere la Costituzione. E, ancora, una mobilitazione generale contro chi intenda far rivivere oggi sotto qualsiasi forma le mostruosità del tempo nazifascista.

Eccolo, il popolo della Costituzione, che contrasta la solitudine sociale e lo smarrimento davanti a un mondo – diciamolo – che sembra aver dimenticato i fondamentali della convivenza umana. Questo popolo si è ritrovato unito e combattivo, sorridente e determinato. Il 25 Aprile 2023, il nostro 25 Aprile, è stato una grandiosa sagra della vita, della memoria dei giorni di Liberazione, del desiderio di un presente che ripudia la guerra e invoca la giustizia sociale, dell’impegno per un domani in cui finalmente si adempia all’obbligo di attuare integralmente la Costituzione.

Scatti da Bolzano, Cagliari, Catania, Palermo
Caltanissetta, l’antifascismo e il contributo della lotta di Liberazione dei siciliani e del territorio nisseno. Le testimominianze di Enrico Cortese, figlio del partigiano Gino Cortese, commissario “Ilio”, e di Nicola Boccadutri, figlio di Calogero Boccadutri, capo della cellula clandestina del Partito Comunista a Caltanissetta durante la Resistenza di cui facevano parte Emanuele Macaluso, lo stesso Gino Cortese, Pompeo Colajanni, Gaetano Costa, contadini e minatori

Dire “grazie” significa esprimere un sentimento di affettuosa riconoscenza, vuol dire rappresentare uno scambio che sormonta e esclude le leggi del mercato, intende comunicare con la parola il gesto dell’abbraccio. Grazie, allora.

Grazie allo straordinario numero di cittadine e cittadini che hanno dato vita a una straordinaria giornata. Grazie a voi, compagne e compagni dell’Anpi, che siete stati i tenaci costruttori di questa giornata.

Roma, Porta San Paolo e alcuni dei cortei che hanno attraversato la città

Grazie a voi, che, assieme alle istituzioni, alle autorità e al mondo dell’associazionismo, avete regalato all’Italia la sua più bella fotografia.

Grazie a voi, voi dell’Anpi, volontari dell’antifascismo, militanti della democrazia, che siete stati l’anima di una giornata memorabile. Grazie a voi, portatori della memoria partigiana e del sogno di una società di liberi ed eguali, e perciò antifascista. Questo è e sarà, costituzionalmente. Per una nuova Liberazione».