Quindicinale

N° 63

Copertine

IL 25 APRILE IN UN PENSIERO

Redazione

Una frase, una riflessione, una dichiarazione d’amore per il 25 Aprile:
lo abbiamo chiesto a Fabrizio Gifuni, Giorgio Benvenuto, Sabrina Ferilli, Maurizio Landini, Luciano Canfora, Sebastiano Secci, Dacia Maraini

mercoledì 8 Maggio 2019

Neofascismi, mai più aggressioni nere in Puglia

Su impulso dell’Anpi istituito un Osservatorio. Chiuse le indagini per il raid a Bari contro manifestanti anti Salvini: ventotto militanti di CasaPound dovranno rispondere di riorganizzazione del disciolto partito fascista e di manifestazione fascista, e dieci di loro di lesioni aggravate. La Cassazione conferma il sequestro della sede delle tartarughe frecciate

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

Numero 63 Anno IV

del 23 Aprile 2019

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Patria Indipendente, il periodico antifascista con aggiornamenti quotidiani.

Leggi anche

Giuseppe Verginella, partigiano europeo

Il nome di battaglia era “Alberto”, fu comandante della 122ª Brigata Garibaldi. La sua lotta contro il nazifascismo non conobbe confini: Spagna, Francia, Urss, Italia. Venne catturato, torturato e fucilato a Brescia. Non è stato solo un combattente guerrigliero, ma l’avanguardia di una visione d’Europa antifascista, portatrice di pace, fratellanza, uguaglianza e libertà

venerdì 16 Agosto 2024

Giacomo Matteotti, un “riformista rivoluzionario”

Il 16 agosto 1924 viene ritrovato nelle campagne vicino Roma il cadavere del deputato socialista assassinato per ordine di Mussolini. Antifascista intransigente non ebbe il sostegno dei suoi compagni di partito. Pagò con la vita la battaglia per la democrazia. Aveva denunciato le violenze e i brogli che avevano pesantemente condizionato le elezioni e recenti studi hanno rivelato anche l’intenzione di rendere pubblico l’accordo tra il governo fascista e la compagnia petrolifera statunitense Sinclair Oil, con il quale si concedeva – in cambio di laute tangenti – il monopolio della ricerca dell’oro nero nel sottosuolo italiano

Maria Ciofalo, la prima partigiana paracadutista della Resistenza italiana

Nata in provincia di Messina, è studentessa di ingegneria a Napoli quando partecipa alle Quattro Giornate, poi reclutata dai servizi segreti inglesi per missioni speciali è addestrata alle azioni di lancio oltre le linee tedesche. In Veneto svolgerà anche un ruolo politico, operando per l’unità di tutte le formazioni, ed elaborerà un piano militare per la cacciata dell’occupante. Dopo la Liberazione sposerà un combattente conosciuto durante la lotta e tornerà in Sicilia, a Cammarata (la tela del paracadute diverrà una elegante camicetta). È scomparsa nel 2009 a 96 anni. Nuovi documenti sulla sua eccezionale esperienza sono emersi al National Archives di Londra

Ilde e il murale Dwar

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