Quindicinale

N° 12

Copertine

TE LA DIAMO NOI LA MEDAGLIA. AL DISONORE

Natalia Marino

Ritirato l’incredibile riconoscimento tedesco al boia di Marzabotto Kusterer: una vittoria della mobilitazione civile. Valter Cardi: “In Germania a piede libero responsabili di crimini inenarrabili”. E ora la battaglia per la giustizia prosegue

mercoledì 6 Aprile 2016

“La Warszawianka”, da quasi due secoli, dalla Polonia alla Spagna al mondo

Una canzone nella storia. L’opposizione alla Russia zarista, la sommossa polacca del 1930, l’insurrezione del 1863, la manifestazione operaia del 2 marzo 1885 a Varsavia, la rivoluzione russa del 1905 e del 1917. E poi, col nome di “A las Barricadas”, la guerra civile spagnola. Fino alla manifestazione di Praga del settembre 2000

mercoledì 6 Aprile 2016

Rondolino, Crozza e il Grande Fratello

Pensavo a un pesce d’aprile quando, nel corso della mattinata del primo del mese, una compagna dell’ANPI mi ha segnalato che sulle colonne dell’Unità appariva un corsivetto in cui si attaccava in modo insultante il Presidente nazionale dell’ANPI, partigiano, noto giurista, già membro del CSM e senatore, uomo di rara rettitudine, rigorosissima coerenza, straordinaria cultura. […]

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

Numero 12 Anno I

del 21 Marzo 2016

Tutti i numeri

Patria Indipendente, il periodico antifascista con aggiornamenti quotidiani.

Leggi anche

Giuseppe Verginella, partigiano europeo

Il nome di battaglia era “Alberto”, fu comandante della 122ª Brigata Garibaldi. La sua lotta contro il nazifascismo non conobbe confini: Spagna, Francia, Urss, Italia. Venne catturato, torturato e fucilato a Brescia. Non è stato solo un combattente guerrigliero, ma l’avanguardia di una visione d’Europa antifascista, portatrice di pace, fratellanza, uguaglianza e libertà

venerdì 16 Agosto 2024

Giacomo Matteotti, un “riformista rivoluzionario”

Il 16 agosto 1924 viene ritrovato nelle campagne vicino Roma il cadavere del deputato socialista assassinato per ordine di Mussolini. Antifascista intransigente non ebbe il sostegno dei suoi compagni di partito. Pagò con la vita la battaglia per la democrazia. Aveva denunciato le violenze e i brogli che avevano pesantemente condizionato le elezioni e recenti studi hanno rivelato anche l’intenzione di rendere pubblico l’accordo tra il governo fascista e la compagnia petrolifera statunitense Sinclair Oil, con il quale si concedeva – in cambio di laute tangenti – il monopolio della ricerca dell’oro nero nel sottosuolo italiano

Maria Ciofalo, la prima partigiana paracadutista della Resistenza italiana

Nata in provincia di Messina, è studentessa di ingegneria a Napoli quando partecipa alle Quattro Giornate, poi reclutata dai servizi segreti inglesi per missioni speciali è addestrata alle azioni di lancio oltre le linee tedesche. In Veneto svolgerà anche un ruolo politico, operando per l’unità di tutte le formazioni, ed elaborerà un piano militare per la cacciata dell’occupante. Dopo la Liberazione sposerà un combattente conosciuto durante la lotta e tornerà in Sicilia, a Cammarata (la tela del paracadute diverrà una elegante camicetta). È scomparsa nel 2009 a 96 anni. Nuovi documenti sulla sua eccezionale esperienza sono emersi al National Archives di Londra

Ilde e il murale Dwar

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