Il Non Contento. L’onorevole Tajani, presidente del parlamento europeo (mica l’amministratore del condominio!), non contento di aver recentemente esclamato “Viva l’Istria italiana! Viva la Dalmazia italiana!” a Basovizza, determinando così un pesante incidente diplomatico con le autorità di Slovenia e Croazia, torna alla carica davanti ai microfoni della Zanzara a Radio 24.
Mussolini? “Fino a quando non ha dichiarato guerra al mondo intero seguendo Hitler, fino a quando non s’è fatto promotore delle leggi razziali, a parte la vicenda drammatica di Matteotti, ha fatto delle cose positive per realizzare infrastrutture nel nostro Paese, poi le bonifiche. Da un punto di vista di fatti concreti realizzati, non si può dire che non abbia realizzato nulla”. “Non condivido il suo pensiero politico – insiste temerario – però se bisogna essere onesti, ha fatto strade, ponti, edifici, impianti sportivi, ha bonificato tante parti della nostra Italia, l’istituto per la ricostruzione industriale”. Per dirla tutta, la solita litania filofascista che circola dal dopoguerra. È vero, le leggi razziali, Matteotti, la guerra mondiale, però… Insomma mancano soltanto i treni che arrivavano in orario. D’altra parte non fu proprio Silvio Berlusconi, anni fa, a parlare del fascismo come “dittatura benevola” e di Mussolini come di uno che in fondo “non aveva mai ammazzato nessuno”? L’epigono Tajani, dimentico del ruolo istituzionale continentale, su butta a capofitto nella sua campagna elettorale aggrappandosi al ventennio.
Non ci sta proprio la presidente nazionale dell’Anpi Carla Nespolo: “Dopo aver fatto infuriare i governi di Slovenia e Croazia, l’on. Tajani torna a far parlare il suo cuore fascista, del tutto dimentico del suo ruolo europeo. Il fascismo ha fatto cose buone? Lo vada a dire in Etiopia dove intere popolazioni (bambini, donne, uomini), del tutto innocenti, sono state sterminate dall’uso, voluto da Mussolini, dei gas. L’aggressione all’Albania, alla Grecia e alla Jugoslavia? L’onorevole Tajani, lo ignora. Derubricare poi il delitto Matteotti come un semplice incidente di percorso in un cammino tutto sommato pacifico, è quanto di più disgustoso si potesse sentire. Gli argomenti dell’on. Tajani sono triti, superficiali e tipici di chi vuole giustificare un regime, il fascismo, che ha precipitato il nostro Paese nella seconda guerra mondiale, causa di milioni di morti. Soprattutto operai e contadini. Che ha non solo aderito, ma condiviso le leggi razziali, che ha infangato l’onore del nostro Paese nel mondo. C’è voluta la Resistenza, assieme all’intervento alleato, per sconfiggere il mostro del nazismo e del suo complice fascista. L’espressione: “non sono fascista ma”… è tipica dei fascisti in doppio petto. Come l’on. Tajani, a cui non si sa se manca di più la conoscenza della storia o il rispetto per il proprio ruolo di dirigente di un continente, l’Europa, che ha recentemente e definitivamente ribadito le proprie radici antifasciste”.
Pubblicato giovedì 14 Marzo 2019
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