Michele e Giulia, 35 anni lui e 28 lei, si sono sposati nel pomeriggio di ieri, domenica 19 maggio, davanti alla sede Anpi di Montignoso (Massa Carrara), in piazza Paolini, alla presenza di amici, parenti, rappresentanti delle istituzioni locali, del mondo politico, dell’associazionismo.
Giulia Giannetti insegnante di musica, nata a Montignoso, e Michele Ravenna di Carrara, da tre anni gestiscono insieme il rifugio “Nello Conti”. «Siamo entrambi nipoti di partigiani – racconta Michele –, crediamo di essere antifascisti ancor prima che cittadini, e la decisione di sposarci in una sede Anpi l’abbiamo presa ancor prima di organizzare tutto il matrimonio. Non ci aspettavamo così tanta partecipazione, questo gesto è un ringraziamento verso tutti i partigiani che hanno combattuto e hanno permesso a tutti noi di vivere in libertà. Speriamo possa essere un messaggio anche per altri».
«Un gesto che dona speranza – ha commentato il sindaco Gianni Lorenzetti presente all’iniziativa – la scelta di questi ragazzi così giovani è da ammirare e vedere tanta gente riunirsi spontaneamente è davvero meraviglioso. Tutto questo dimostra che in un periodo in cui la nostra storia, la nostra memoria e la nostra identità vengono continuamente attaccate e volutamente dimenticate e in cui vengono colpiti i simboli della lotta di Resistenza, rappresentati come qualcosa di anacronistico, da ritrovare ormai solo sui libri di storia, vuol dire che c’è ancora il coraggio di portare avanti quei valori di libertà e di democrazia che sono nati proprio dall’antifascismo. A Michele e Giulia il migliore augurio da parte dell’Amministrazione e di tutta la nostra Comunità, perché possano trascorrere una vita felice insieme e che il loro gesto possa essere di esempio per altri giovani coppie e le generazioni future».
La cerimonia officiata da Piercarlo Albertosi, presidente della locale sezione Anpi, è proseguita nei locali del Centro di documentazione sulla Linea Gotica all’interno di Villa Schiff e poi in piazza Paolini tra i giochi, gli scherzi e il divertimento delle oltre duecento persone presenti.
«Una cosa straordinaria, originale ma allo stesso tempo significativa – ha detto Albertosi, accanto a Enzo Carrara, vicepresidente dell’Anpi di Sestri Levante, Comune della città metropolitana di Genova – è un segnale, testimonia una reattività importante dei cittadini nei confronti della degenerazione che stiamo vivendo come Paese. È un gesto che genera fiducia sulla possibilità di resistere agli attacchi aie ci siano condizioni almeno di fermare la deriva politica cui stiamo assistendo».
Pubblicato lunedì 20 Maggio 2019
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