«Saremo in piazza sabato prossimo per richiamare i valori dell’antifascismo e continuare a vigilare per tutelare il patrimonio democratico della nostra città». Traspare nelle parole del presidente dell’Anpi eporediese, Mario Bielletti, la soddisfazione per il provvedimento di diffida firmato dal questore di Torino che ha negato a un gruppo neofascista con simpatie neonazi di dimostrare pubblicamente con un presidio sabato 1 giugno, vigilia della Festa della Repubblica, in piazza Balla. Un luogo intitolato ad Aldo Balla, Martire della Resistenza.
L’iniziativa ora vietata preludeva all’inaugurazione della nuova sede di Rebel-firm. «È la stessa associazione che due anni fa – prosegue Beiletti – aveva vandalizzato un ricordo dell’impresa del ponte dei partigiani giellini Alimiro e D’Artagnan che, facendo saltare il ponte ferroviario di Ivrea, salvarono la città dai bombardamenti”. Un atto vandalico realizzato inneggiando alla X mas, la famigerata flottiglia della Rsi che a Ivrea aveva orrendamente torturato e poi impiccato il partigiano Ferruccio Nazionale».
L’Anpi, cittadini , sindacati e partiti avevano chiesto di vietare la manifestazione neofascista con una lettera inviata a questura, prefettura e al sindaco. Dopo una riunione in prefettura lunedì, oggi è arrivata la decisione: la manifestazione non si farà. Motivazione: “mancanza del requisito di pacificità”.
«Vogliamo credere – dice il presidente dell’Anpi Ivrea – che tale saggia decisione sia stata ispirata, oltre a motivi di ordine pubblico, anche dalla convinta applicazione delle norme transitorie della Costituzione e dalle successive leggi Scelba e Mancino – che vietano la ricostituzione del partito fascista e perseguono i responsabili di manifestazioni che costituiscono reato per tali leggi».
Inoltre lo scorso anno una mozione del 13 febbraio 2018 impegnava sindaco e giunta “a non concedere spazi o suolo pubblico a manifestazioni che non garantiscano di rispettare i valori sanciti dalla Costituzione, professando e/o praticando comportamenti fascisti, razzisti, omofobi, transfobici e sessisti”. «Un’iniziativa che rispecchia un sentire corale di una città da sempre antifascista, come dimostrano le numerose vie e piazze dedicate a Martiri della libertà», aggiunge Beiletti.
Intanto l’Ivrea antifascista e democratica festeggia. «Senza illudersi che nuovi e vecchi fascisti non provino a violare l’ordine. Abbiamo sempre sostenuto di non dare loro visibilità, ma riteniamo che sia giunto il momento di dire “Basta!”, dando un segnale forte come sta avvenendo in tutta Italia”. Sarà dunque “manifestazione vigilante”. «Non avrà il carattere né di presidio né di protesta e avrà ovviamente carattere tranquillo, fermo e responsabile, come è nostra abitudine, avendo cura di non ostacolare in alcun modo la normale vita urbana», sottolinea il presidente Beiletti.
Ed ecco il programma e l’invito a una grande partecipazione: dalle ore 14 alle 14,30 ritrovo nella piazza Freguglia (dove c’è la giostrina) poi, attraverso il marciapiedi del Lungo Dora, si raggiungerà la Stele della Resistenza ai margini dei Giardini Giusiana per confluire in Piazza Ferruccio Nazionale (la piazza del Municipio) per un saluto finale e sciogliersi non oltre le ore 16-17.
«Attendiamo cittadini, associazioni e partiti, rappresentanti delle sezioni Anpi della Zone Canavesane, Biellesi e Valdostane con l’adesione dell’Anpi Regionale Piemonte e del Provinciale di Torino».
Sarà dunque un sabato di impegno festoso, promette Beiletti. «Vogliamo viverlo e ricordarlo come il giorno in cui Ivrea si è ritrovata e confermata antifascista. E affinché ciascuno dei partecipanti possa dire “sono orgoglioso di esserci stato”».
Pubblicato giovedì 30 Maggio 2019
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