Il 15 ottobre il direttore di Patria Indipendente Gianfranco Pagliarulo ha presentato e condotto alla Villetta (Garbatella, Roma) il ricordo di Primo De Lazzari, organizzato da sua moglie, la poetessa Serena D’Arbela, e dal figlio Sergio.
I partigiani che hanno combattuto il nazifascismo hanno lasciato alle generazioni seguenti il compito di non dimenticare. Ciascuno di loro ha fatto una scelta importante, vista con gli occhi di noi contemporanei, poiché con le loro azioni e il loro sacrificio hanno consentito a noi di vivere in una democrazia, di poter esprimere le nostre opinioni e consentirlo anche ai nostri avversari, come sancito dall’art 21 della Costituzione.
Primo De Lazzari è stato uno di questi partigiani; all’età di 16 anni col nome di battaglia “il Bocia” è stato giovanissimo partigiano combattente nella Brigata Garibaldi “Erminio Ferretto”. Questa è la nostra memoria collettiva, non dimenticare e far saper ai giovani che in epoche diverse alcuni loro coetanei hanno fatto una scelta di vita importante che li ha segnati per il resto della loro esistenza. Ricordare: nessuno oggi deve fare questa scelta, estrema, poiché circa 70 anni fa altre persone hanno fatto una generosa azione per noi contemporanei. Raccontare le scelte di questi nostri partigiani ci porta alla mente quello che sta accadendo nelle terre non molto lontano da noi nel Medio Oriente dove in condizioni diverse, non avendo le possibilità di combattere per la loro libertà, molte persone scappano dalla guerra e dalla distruzione per poter vivere.
La serata in ricordo di Primo De Lazzari, scomparso il 16 febbraio di quest’anno, è stata molto piacevole e diversa dalle commemorazioni convenzionali. C’era una vera e propria “colonna sonora”: musiche e cantanti di vario genere, da Beniamino Gigli ad Alberto Rabagliati; sono state recitate varie poesie e lette diverse testimonianze su Primo. Ha iniziato Serena, poi Carmen Minieri, poi è intervenuto Gastone Malaguti, partigiano bolognese dei Gap, poi ancora poesie, di Patrizia Pierro, poi Cristina Manzone sull’esperienza di Primo nella scuola, poi ancora Carmen con una poesia e uno scritto di Primo sui giovani. Infine una performance di Gianfranco Pagliarulo dedicata a Primo, culminata in uno striscione col suo nome. Poi una prima conclusione del figlio Sergio.
Nella parte finale della serata è stato proiettato un breve documentario tratto da un video in cui Primo in una festa per il compleanno di Serena e suo (80 lei e 84 lui) si esibisce in una parafrasi scherzosa e maccheronica dell’Infinito di Leopardi. Poi sono state lette delle poesie di Claudia Massaro, Rossella Romano, Lorenzo segretario della nuova FGCI, Dante Ferrante, Renato Durante.
A conclusione la proiezione del video di Marina Ferrante Vita resistente con alcune tappe essenziali dell’esistenza di Primo in chiave poetica.
Abbiamo trascorso una bella serata, molte persone hanno partecipato e mi scuso di non poter nominare tutti gli amici presenti che ringrazio anche a nome degli organizzatori con l’impegno collettivo: per non dimenticare.
“Il futuro ha un cuore antico”, ci ricorda Carlo Levi, e questa iniziativa ha proprio questo significato.
Elio Matarazzo, Docente a contratto presso il Dams di Roma Tre, già dirigente di RAIUNO
Pubblicato lunedì 31 Ottobre 2016
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