“Tagliare i costi della politica. Per cambiare basta un Sì. Voti No? Non cambia niente. Se passa la riforma, cambia tutto. E basta con gli sprechi della politica! Soldi buttati. E poi, col magna magna che c’è… Voltiamo pagina con l’Italia che dice Sì. Perché, domani, è un altro giorno.
Posizione attuale: fra l’orbita di Marte e Giove a Ore 9 dalla Fascia degli asteroidi. Dalla nave stellare Enterprise, calendario terrestre, ottobre 2016, missione in codice piratamorgan.
Il comandante in seconda, Dottor Spock”.
Ritorno sulla terra. La Stampa: “Dal Pd 2,8 milioni di euro per la campagna del Sì, 400mila al guru Messina”. Al cambio euro-vecchia lira trattatasi di 5 miliardi, 421 milioni e 556mila lire per l’intera campagna, di cui 774 milioni e 508mila lire al succitato guru. Ma tutti soldi di partito spesi – va da sé – per tagliare i costi della politica. A ciò si aggiungono i costi del “viaggio istituzionale” della ministra Boschi in America Latina dove, comunque e istituzionalmente, ha fatto propaganda per il Sì al referendum. Vedi l’incontro con la comunità italiana al teatro Coliseo di Buenos Ayres. Costi contenuti, dice lei. Ma sempre istituzionali. È il kolossal di fantascienza della campagna referendaria per il Sì, un film che dura da mesi e che andrà avanti (a reti tv e ad edicole unificate) fino all’inizio di dicembre. Altro che Star Trek!
Pubblicato giovedì 13 Ottobre 2016
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