Consultabile in rete il patrimonio storico più importante sul movimento di Liberazione in FVG. Gli scatti raccolti per oltre 60 anni dal compianto Presidente Federico Vincenti sono ora a disposizione di tutti. E il Comitato Provinciale è già al lavoro per il riordino e l’informatizzazione di una colossale mole di documenti.
È un risultato che arriva da lontano, raggiunto dall’ANPI di Udine con l’impegno di più generazioni, l’archivio di 1900 fotografie sulla storia dell’antifascismo e del movimento partigiano in Friuli Venezia-Giulia. E oggi le immagini d’epoca restaurate e digitalizzate sono online a disposizione di studiosi e cittadini. Insieme a una mastodontica raccolta di documenti cartacei rappresentano il fondo più imponente per conoscere l’esperienza resistenziale in FVG. “Un’operazione culturale avviata tre anni fa – spiega Dino Spanghero, Presidente del Comitato Provinciale ANPI Udine – quando a guidare la nostra Associazione era Federico Vincenti. Per sessant’anni aveva conservato documenti, libri e fotografie grazie alla sua sensibilità di bibliotecario oltre che di combattente partigiano pluridecorato. Era però necessario un recupero delle immagini, spesso compromesse dal passare del tempo e una sistemazione analitica».
Il corpo principale delle fotografie è datato 1943-45, ed era sparso tra fascicoli e faldoni disparati, altre immagini provengono da fonti diverse, anche della RSI e della zona d’operazioni Litorale Adriatico, altre ancora risalgono al dopoguerra. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con l’Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione, un work in progress per arrivare infine alla digitalizzazione e pubblicazione dei documenti cartacei al quale sta lavorando il direttore dell’IFSML, Monica Emmanuelli.
Intanto con un click dal sito www.anpiudine.org è possibile accedere alle foto, corredate di didascalie dettagliate, curate dall’archivista Stefano Perulli. Alcune delle pose sono professionali, scattate cioè da studi fotografici, altre sono state riprese da persone comuni e quindi con datazioni e riscontri a volte molto complessi da trovare.
Si può cercare nella teca web scegliendo fra tre modalità: semplice (presenti anche percorsi guidati), per area – compilando un nome, un fatto, un luogo o una data – oppure strutturata, selezionando il tipo di immagine e il formato. L’archivio offre ritratti di gruppo e individuali, sfilate vittoriose e folle in festa (Udine si liberò il 1 maggio ’45) e anche immagini dure da vedere, come quelle dei cadaveri dei trucidati dalla furia nazifascista. Alcuni non sono mai stati identificati e forse a tanti anni di distanza potranno finalmente avere un nome.
«Ora con Monica Emmanuelli siamo concentrati sul prezioso materiale cartaceo – anticipa il Presidente Spanghero –. Richiederà ulteriore tempo, almeno due anni, ma quando completato diverrà un punto di riferimento imprescindibile per studiare la storia democratica del Friuli Venezia-Giulia».
L’archivio documentale sarà composto da una parte “amministrativa” con i certificati e le attestazioni dell’ANPI a partire dal 1945; una sezione storica con i diari delle brigate garibaldine e osovane, i bandi e le ordinanze della RSI, i documenti sui rastrellamenti; infine verrà elaborato un elenco dei fascicoli personali dei combattenti. In questo caso, i materiali dovranno essere poi consultati nella sede dell’ANPI Udine, nella ex palazzina comando della Caserma Osoppo.
Tra quanti hanno concorso al progetto fotografico e cartaceo, l’Amministrazione Comunale di Udine, la Regione Autonoma Friuli Venezia-Giulia, la lega Coop FVG, la Coop Nordest e la Fondazione Crup.
Pubblicato lunedì 7 Marzo 2016
Stampato il 22/11/2024 da Patria indipendente alla url https://www.patriaindipendente.it/cronache-antifasciste/online-le-foto-della-resistenza-in-friuli-venezia-giulia/