Parlare di diritti ai migranti traducendo in italiano, inglese e francese la Costituzione italiana. È il progetto dell’Anpi provinciale di Catanzaro, arrivato alla vigilia del 25 aprile 2022, alla terza edizione. Perché i principi democratici non conoscono barriere linguistiche e la Costituzione antifascista tradotta è l’emblema di un percorso ampio, che abbraccia tanto il ricco programma per la Festa della Liberazione, con iniziative culturali e attività di inclusione della cittadinanza, quanto quel “ciclo lungo”, come lo definisce Mario Vallone, che dei resistenti calabresi è coordinatore, intrapreso con i migranti minorenni per “accompagnarli in un processo di scolarizzazione di cui la Costituzione è proprio una materia di studio, con un approfondimento degli articoli 2 e 3”.
Il significato del 25 aprile è sempre presente in questo ciclo di lezioni che rivive e si riattualizza anche attraverso i racconti dei ragazzi “che – prosegue Vallone – vedono nella fine del colonialismo dei loro Paesi di provenienza la propria Liberazione, nonostante si tratti spesso di processi democratici non pienamente o per nulla compiuti, in cui i diritti continuano a essere calpestati. Un argomento che ha visto immediatamente grande coinvolgimento e interesse da parte dei ragazzi”.
Con la guerra in corso in Ucraina e la conseguente crisi umanitaria, l’iniziativa assume una valenza particolare, sottolineando ancor di più come un diritto non debba trasformarsi in privilegio e – aggiunge il coordinatore dell’Anpi Calabria – “quanto sia determinante il bisogno di non sentirsi eternamente ospiti, quello di andare oltre la declamazione dei doveri di solidarietà e far capire davvero il ruolo di istituzioni e politica”.
Quello che la situazione attuale dovrebbe insegnarci, aggiunge Vallone, “è che non è possibile fare dei distinguo in base al colore della pelle dei profughi. È un argomento delicatissimo ma, nonostante il momento terribile, ci viene offerto lo spunto per riflettere sulla questione epocale dell’immigrazione. Molti si accorgono solo ora dell’immane dramma dei migranti perché ce l’abbiamo a un’ora di volo da Milano. Finché il fenomeno rimane lontano dai nostri occhi si usano definizioni come taxi del mare o reato di solidarietà e, più in generale, si tende a considerare le vicende dei migranti qualcosa in cui non sentirci direttamente coinvolti”. E, con la lucidità e la sensibilità di chi si dedica all’accoglienza da anni, conclude: “Questa situazione, purtroppo sottolineo, può essere l’occasione per comprendere a fondo il fenomeno, riconsiderare discorsi che sono stati molto sottovalutati e sensibilizzare un numero maggiore di persone che probabilmente sarebbero rimaste indifferenti, se la guerra non avesse riguardato una zona geografica così vicina a noi”.
(Foto di Anpi Comitato Provinciale Catanzaro su Facebook)
Pubblicato mercoledì 27 Aprile 2022
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