L’11 ottobre scorso 200 persone hanno percorso una strada di campagna al buio, a Nicotera Marina (Vibo Valentia) illuminandola con le fiaccole, per arrivare davanti al luogo dove, l’11 giugno 1980, è stato ucciso Peppe Valarioti, dirigente del Pci di Rosarno, il primo omicidio politico mafioso in Calabria. In realtà non si è trattato di una “semplice” fiaccolata, ma di una scena del film-documentario “Medma non si piega”, sulla storia di Peppe Valarioti, scritto e diretto da Gianluca Palma, Giulia Zanfino, Mauro Nigro direttore della fotografia, della Ugly Films s.r.l.s. di Rende (Cs). Infatti, questi tre film-makers hanno creato da un anno la loro casa di produzione cinematografica per raccontare storie “dimenticate”, ma centrali nella storia di tutta Italia, a partire dalla Calabria.

Lo striscione Anpi alla fiaccolata in ricordo di Valarioti

E lo stanno facendo in maniera indipendente, a stretto contatto con i territori dove operano, con azioni di cinema partecipato, come è stata appunto la fiaccolata “filmica” fino ai cancelli dell’ex ristorante “La Pergola”. Una iniziativa organizzata in collaborazione attiva con molte sezioni Anpi della provincia di Reggio Calabria, con la Casa del Popolo “Valarioti” di Rosarno, i Comuni del territorio, le parrocchie, Libera e tante altre associazioni.

Un altro momento della fiaccolata

Tutti insieme hanno portato lì, per la prima volta dopo 44 anni, i familiari di Valarioti, che sul luogo del delitto non erano mai più tornati, alcuni ex compagni di partito di Peppe, tra cui Peppino Lavorato, storico leader della sinistra calabrese, nella Piana, che convinse Valarioti a iscriversi al Partito Comunista Italiano, per condurre insieme le lotte al fianco dei disoccupati e dei contadini minacciati dalla ’ndrangheta. Ma anche la fidanzata di Valarioti, la professoressa Carmela Ferro, ormai in pensione, che sogna di comprare quel vecchio casolare abbandonato, e trasformarlo da luogo di morte a luogo di cultura e partecipazione sociale, nel nome di quel ragazzo di cui era così innamorata.

Giuseppe Valarioti

La storia di Valarioti è quella di una Calabria inedita, mai raccontata, rappresentata dal volto di un giovane di 30 anni, alto, capelli scuri mossi e due grandi lenti quadrate e spesse sugli occhi. Le stesse, grazie alle quali, probabilmente, riusciva ad avere uno sguardo lungimirante sulla sua terra e sul mondo, in generale. Proprio per questo Peppe Valarioti, insegnante, e consigliere comunale comunista, ma di famiglia fortemente cattolica, è stato ucciso dalla ‘ndrangheta l’11 giugno 1980.

La ‘ndrangheta in Italia

Il primo omicidio politico-mafioso in Calabria, dicevamo – perché i clan uccisero un dirigente e non un “semplice” militante – rimasto senza giustizia, ma anche senza la dovuta memoria. Perché le vittime innocenti di ‘ndrangheta non hanno mai avuto, per i media, per lo Stato e l’opinione pubblica, la rilevanza dovuta, come invece successo, per fortuna, alle vittime della mafia siciliana. Negli ultimi anni sono stati scritti alcuni libri sui delitti politici di ‘ndrangheta negli anni ’70 in Calabria. Ma queste vicende di coraggio e dedizione, di chi ha dato la vita per difendere i propri ideali e combattere al fianco dei più deboli contro la brutalità della ‘ndrangheta – secondo Ugly Films – “devono essere raccontate con determinazione e raggiungere il grande pubblico”.

Panorama della Piana di Gioia Tauro

Per questo Palma, Zanfino e Nigro hanno unito le forze per fare luce e restituire un po’ di dignità a storie come questa. Hanno girato finora un patrimonio prezioso di interviste e documenti inediti, forniti dalla famiglia Valarioti e da Carmela Ferro, sulle lotte sociali, per il lavoro, culturali e archeologiche di Peppe Valarioti, contro i clan della Piana di Gioia Tauro. La Ugly Films sta lavorando in partenariato con l’Anpi della provincia di Reggio Calabria, con cui è stata attivata negli ultimi mesi una raccolta fondi, tramite la sezione intercomunale di Polistena e nelle ultime ore è stato lanciato anche un crowdfunding, attraverso la piattaforma GoFundMe, per poter consentire a chiunque di donare il proprio contributo, con un paio di click.

Dato che a giugno 2025 saranno passati 45 anni dall’omicidio Valarioti, l’obiettivo è presentare il film-documentario prima di quella data, per fare rumore e smuovere l’interesse dell’opinione pubblica, solitamente poco interessata alle vicende politiche che avvengono in Calabria.

Le risorse raccolte, sia dalla raccolta fondi tramite Iban sia con il crowdfunding, verranno utilizzate per la copertura finanziaria delle riprese effettuate e delle ultime da effettuare, per il montaggio, la post-produzone audio e video. Inoltre, una parte della cifra verrà spesa per sostenere i costi di promozione e distribuzione. L’obiettivo è quello di diffondere il racconto audiovisivo il più possibile tra festival e proiezioni. È importante quindi contribuire a questo progetto di cinema indipendente, per Valarioti e la sua bella storia di amore per la sua terra e riscatto sociale per tutto il Sud Italia. Come diceva lui stesso “Se non lo facciamo noi, chi lo farà?”.

Amalia Giordano, Anpi Reggio Calabria

 

Le coordinate bancarie

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CAUSALE “DONAZIONE PER DOCUFILM SU PEPPE VALARIOTI”

Schede informative

Ugly Films, chi siamo
Abbiamo deciso di fare cortometraggi, docufilm e cinema d’azione nella regione più povera d’Europa. Certamente una sfida folle, ma avvincente. Siamo partiti dalle storie, poco conosciute, dei primi delitti illustri di ‘ndrangheta, e stiamo per entrare in distribuzione con un docufilm analogo sull’omicidio di Giannino Losardo, scritto e diretto da Giulia Zanfino e Mauro Nigro.

Schede biografiche

Giulia Zanfino è una giornalista e regista. Ha realizzato inchieste per Rai 3, ha scritto docufilm distribuiti su reti internazionali che esplorano il mondo sommerso delle infiltrazioni mafiose nelle istituzioni.

Mauro Nigro è un regista, direttore della fotografia e montatore. Come regista ha all’attivo quattro cortometraggi, alcuni vincitori di premi e proiettati all’estero, alcuni documentari e oltre quaranta videoclip musicali. È spesso autore e sceneggiatore dei lavori che dirige.

Gianluca Palma è giornalista e video-reporter. Ha realizzato reportage e inchieste internazionali per Euronews, BBC World, il Fatto Quotidiano, Repubblica e il Manifesto, tra gli altri. Ha collaborato a documentari per Arte Tv ed è co-autore e regista del docufilm “Medma non si piega”.