“Fratelli d’Italia non ha partecipato al voto, ma neppure si è espressa contro”, riflette soddisfatto il presidente provinciale Anpi Pisa, Bruno Possenti.
La città della torre con voto unanime del Consiglio comunale ha approvato una “mozione urgente” che ha dato voce istituzionale alle centinaia di piazze del Paese che chiedono pace.
E lo ha fatto con l’approvazione in Consiglio comunale di una mozione urgente che ha assunto come proprio l’appello lanciato lo scorso giugno da Arci, Anpi, Movimento europeo e Rete per la pace e il disarmo, e del direttore di “Avvenire”, Marco Tarquinio. A Pisa, amministrazione a guida Lega (sindaco eletto nel 2018 con Salvini premier, e un passato An), in maggioranza con il partito di Meloni e Forza Italia.
“Fin da subito l’Anpi nazionale con il presidente Gianfranco Pagliarulo si è mobilitata contro la guerra, il nostro Congresso si era espresso nettamente”, racconta Possenti. Dopo la presentazione dell’appello “Per un proposta di Pace all’Unione Europea” ha scritto a tutti i rappresentanti locali delle istituzioni della Repubblica: i 37 sindaci della provincia, i presidenti del consiglio dei Comuni con più di 10mila abitanti e i rispettivi gruppi consiliari, il presidente della Provincia, il presidente e la giunta della Regione Toscana e il Consiglio della Regione. “Abbiamo chiesto e ottenuto incontri e la macchina si è messa in moto. Abbiamo avuto fiducia e abbiamo fatto bene”.
Possenti, che ricopre anche il ruolo di coordinatore regionale, ha continuato a seminare pace informando della proposta alle istituzioni locali tutti vescovi del territorio toscano. Il documento è già stato approvato in tre piccoli Comuni del Pisano e dalla scorsa settimana vige anche nel capoluogo, che conta circa 100mila abitanti.
È il 25 ottobre scorso, il nuovo governo nazionale ha già giurato e il presidente del Consiglio, Signor Giorgia Meloni, ha illustrato il programma a Montecitorio. Il parlamentino pisano si riunisce nel pomeriggio ed è sera quando affronta il dibattito sulla mozione presentata dalla minoranza attraverso il capogruppo Pd, Matteo Trapani.
L’interpellanza fa riferimento all’art. 11 della Costituzione e alla “preoccupazione per la drammatica accelerazione del conflitto in Ucraina, che può portare a un tragico scontro bellico mondiale e sta già innescando una crisi alimentare pagata da tanti e soprattutto in alcune delle nazioni più povere del pianeta”.
Possenti si sofferma sulla discussione: “Un confronto di alto profilo, senza i toni accesi e rissosi a cui spesso si assiste in quei consessi, tutti hanno ascoltato le ragioni degli altri, nessuno si è permesso di criminalizzare opinioni differenti, piuttosto si è cercato di dar voce a un’istanza che proviene dal territorio, dimostrata dalle tante mobilitazioni, con compattezza e quindi autorevolezza”.
A esprimersi a favore maggioranza, con Lega e Forza Italia, e per la minoranza Pd, M5Stelle, la lista Patto civico. Ad astenersi la lista Diritti in comune (perché contraria all’invio delle armi) e Italexit. E in Aula non si è neppure sottaciuto che il nostro Paese è tra i pochi a non aver ancora sottoscritto il trattato Onu del 2017 per la proibizione delle armi nucleari.
Ed ecco quanto riporta il verbale della seduta: “all’unanimità dei votanti con voti resi nelle forme di legge debitamente controllati dagli scrutatori, essendosi verificato il seguente risultato: presenti 19, votanti 17, favorevoli 17, astenuti 2”.
La mozione ora impegna il presidente del Consiglio della città di Pisa “a trasmettere tale atto al governo italiano nella persona del Presidente del Consiglio dei ministri affinché agisca in collaborazione con l’Unione Europea per garantire il rispetto del cessate il fuoco in Ucraina”.
Un buon risultato per un grande impegno, dunque, in vista della manifestazione nazionale a Roma promossa da Europe for peace, la rete di cui fa parte anche Anpi. Possenti intanto va avanti: “Tanta società civile della città ha partecipato alle iniziative e continuerà a esserci. A breve la mozione sarà proposta in Aula che nei Comuni di media grandezza e pure il Consiglio della Regione Toscana la porterà in Aula, sono fiducioso sull’approvazione”.
Un ottimo viatico per il 5 novembre.
Pubblicato mercoledì 2 Novembre 2022
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