Il sentimento civile che sprona all’impegno democratico è di casa all’Anpi provinciale Monza e Brianza, guidato da Fulvio Franchini. Le iniziative si moltiplicano, perpetuando la memoria resistente e attiva tra le generazioni, e divenendo sempre più un punto di riferimento per i giovani. Tra i tanti appuntamenti, tutti di grande qualità, in agenda c’è la proiezione del film “Vite parallele” del regista Massimo Smuraglia. Dedicato a Carlo Smuraglia, il presidente emerito Anpi scomparso lo scorso anno, l’appuntamento sarà insieme l’occasione per incontrare l’autore con l’avvocato Ettore Zanoni, uno dei più stretti collaboratori del compianto presidente nazionale dei partigiani, e Albertina Soliani, vicepresidente nazionale Anpi. Un modo all’insegna della cultura per ricordare quel 28 ottobre che 101 anni fa segnò l’inizio di uno dei periodi più bui della storia italiana, quel regime connotato dalla violenza e dal razzismo che porterà il Paese nella Seconda guerra mondiale. Perché il fascismo non è un’opinione ma un crimine e conoscere anche attraverso un’opera cinematografica cosa ha significato la Resistenza, “una guerra per la pace” vinta grazie all’unità delle forze antifasciste, può aiutare a leggere e cambiare in meglio il nostro presente. Augurando buona visione a chi parteciperà, vi lasciamo al racconto di Emanuela Manco degli intensi cinque giorni della Festa promossa dall’Anpi provinciale Monza Brianza, che ha lasciato il segno nel cuore di molti per la ricchezza di proposte, tutte di altissimo profilo. Perchè l’Anpi una visione di un mondo possibile ce l’ha, sa praticarla ed è bellissima.
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Dal 28 giugno al 2 luglio si è svolta a Cesano Maderno la seconda edizione della festa Anpi provinciale Monza Brianza con Emergency.
Anpi Monza Brianza, dopo una decennale esperienza di feste a Besana Brianza, interrotta solo dalla pandemia, l’anno scorso ha iniziato una nuova modalità organizzativa. La decisione di unire le forze con i compagni di Emergency, spostandosi in una nuova area a Cesano Maderno, è stata fortemente voluta da tutti noi. Abbiamo progettato e vissuto insieme le gioie e le criticità che l’organizzazione di un evento di questo genere può portare.
Tantissime le menti che si sono messe all’opera sin da gennaio alla ricerca del tema, il filo conduttore della festa, dei possibili incontri, che tenessero conto della storia e dell’attualità, degli spettacoli, che accontentassero un pubblico locale, ma in grado di attrarre persone anche da lontano.
Ad abbellire l’area non possono mai mancare le mostre tematiche e quest’anno ben tre sono state esposte nel grande spazio del velodromo.
Una mostra, realizzata da Anpi Villasanta con Giuseppe Origgi, dal titolo “Anche in Italia…i campi di concentramento fascisti”, ha affrontato un argomento ancora poco conosciuto e che invece dovrebbe essere studiato per capire che anche nel nostro Paese si sono compiute atrocità verso il genere umano. Una mostra rigorosa, ben 27 pannelli, che non ha la pretesa di essere esaustiva, ma di diventare uno strumento per approfondire un tema emotivamente difficile, superando lo stereotipo degli “italiani brava gente”.
Un’altra mostra dal titolo “Nella notte ci guidano le stelle”, consta di nove pannelli che riprendono frasi di canzoni partigiane e che l’autore Marco Petrucci (in arte “Testi Manifesti”) ha elaborato graficamente. Progetto nato in collaborazione con CHEAP nell’aprile 2021, per celebrare il giorno della Liberazione affiggendo per le strade di Bologna e dintorni questo progetto di “poster art”. Ringraziamo gli artisti per la gentile concessione.
La mostra a cura di Emergency dal titolo “Emergency, cure e sorrisi” è composta da 30 pannelli che raccontano i progetti dell’associazione in Afghanistan, Iraq, Italia, Uganda e nel Mediterraneo.
Erano naturalmente presenti anche i banchetti di Anpi, Aned ed Emergency, essenziali per documentare le attività delle associazioni e anche uno spazio dedicato al sostegno alle terre colpite dall’alluvione in Romagna nel maggio di quest’anno.
Come ogni festa che si rispetti, il momento conviviale è un po’ il fulcro.
Nella nostra festa, nel grande tendone che comprende circa 350 posti a sedere, vi erano il ristorante e il bar.
Pensate alle feste di una volta, quelle in cui intere famiglie (di sangue e non), dalla mattina a notte fonda si danno da fare a lavare verdure, preparare la carne, i sughi, tagliare il pane e tutto quello che serve per esser pronti a servirli agli ospiti che arriveranno. E quest’anno di ospiti ne sono arrivati tanti, tantissimi. Anche quando c’era la pioggia. Anche quando c’erano mille gradi percepiti.
Ogni sera prima dei concerti, ci sono stati gli incontri di approfondimento su tematiche importantissime.
Nella serata inaugurale abbiamo ricordato quella straordinaria prova di antifascismo negli scioperi del marzo 1943, attraverso le parole di Carlo Ghezzi, vicepresidente nazionale vicario dell’Anpi, collegandoci all’antifascismo di oggi, con la presenza di Lara Ghiglione della segreteria Cgil nazionale.
Abbiamo proseguito giovedì con l’approfondimento sul tema dell’autonomia differenziata, grazie alla professoressa Maria Agostina Cabiddu, docente, avvocato, costituzionalista. Nella terza serata abbiamo affrontato il tema della pace, con Domenico Quirico (giornalista inviato esteri), Rossella Miccio (presidente Emergency) e Marco Magistrati (comitato Anpi nazionale). Sabato sera appuntamento dedicato alla libertà delle donne nel mondo, iniziando con i video realizzati dal coordinamento nazionale donne Anpi (“Libere sempre” e “Grido muto”) continuando con Cristina Rossi (Cisda), Vittoria Sangiorgio (Emergency) e Mehry Sefidvash (attivista iraniana). Come sempre la domenica sera è stata dedicata alla presentazione delle mostre, con la presenza degli autori.
Domenica mattina, come da tradizione, il presidente nazionale Anpi è stato nostro ospite. Gianfranco Pagliarulo, dopo la due giorni del convegno a Marzabotto sulle radici dell’antifascismo, ha con noi affrontato diversi temi legati all’antifascismo, alla pace, all’essere Anpi oggi: “Essere antifascisti oggi significa fare una scelta modernissima, perché mai come oggi dobbiamo seguire i valori della Resistenza e dell’antifascismo incarnati giuridicamente nella Costituzione”.
E sempre da tradizione la domenica il ristorante ha aperto per il pranzo sociale con circa 100 ospiti.
Concludiamo la rassegna sulla festa raccontando quell’aspetto gioviale a cui teniamo molto: la musica!
Nella serata inaugurale abbiamo voluto dare spazio allo spettacolo che il coro “CantaStoria” ha realizzato: un percorso narrativo, scandito da una significativa scelta di canti, che ripercorre gli avvenimenti salienti del 1943. Il giovedì abbiamo ballato sulla musica folk, reggae, rumba e rock and roll, dei Malaleche, band nata tra Monza e Bergamo. Il venerdì abbiamo ascoltato Lorenzo Monguzzi (da sempre voce e anima dei Mercanti di Liquore), che si è esibito insieme all’artista Alex De Simoni con lo spettacolo “Zyngher”. Sabato sera è stata la volta degli Yo Yo Mundi, dei Gang e Daniela Tusa in uno spettacolo dal titolo “La primavera che sta per arrivare”, dove ai temi legati alla storia del 900, si dà voce alle “resistenze” dei nostri giorni (sociali, ambientali, artistiche).
Il gran finale della festa ha visto come protagonista Cisco con il “Baci e abbracci tour”: la musica di Cisco racconta di viaggi e di esperienze, di lotte quotidiane e di lotte che hanno cambiato la Storia. La musica di Cisco vuole ricordare, per non dimenticare. Ho visto bambini e non più bambini ballare e cantare. Ho visto sorrisi nel pubblico, ma anche in chi fuggiva per qualche minuto dalla cucina per poter godere un po’ di quella musica.
La domenica sera è sempre la serata della stanchezza e, per fortuna, anche della gioia.
Non era scontato un successo così imponente.
Un ringraziamento sincero va ai volontari che durante i cinque giorni di festa, ma anche i due giorni precedenti e quelli successivi hanno fatto in modo che tutto funzionasse.
Il popolo antifascista è più vivo che mai, ha bisogno di ritrovarsi, di parlare, di stare insieme, di condividere valori, di pensare e, anche, di divertirsi.
Perché ricordiamo che anche in quei difficili mesi tra l’Armistizio e la Liberazione, c’erano momenti di lotta, di approfondimento e di socializzazione.
Un pensiero finale lo dedichiamo ad Antonio Chiodo, coordinatore di Emergency Brianza, presidente Anpi Verano, che, dopo una lunga malattia, ci ha lasciato proprio nei giorni della festa. Una festa che anche lui aveva voluto fortemente si realizzasse. Abbiamo continuato come fosse stato lì con noi.
Emanuela Manco, presidente sezione Anpi Monza
Pubblicato lunedì 23 Ottobre 2023
Stampato il 21/11/2024 da Patria indipendente alla url https://www.patriaindipendente.it/cittadinanza-attiva/pace-e-diritti-evviva-i-partigiani-e-con-lanpi-monza-brianza-ed-emergency-e-grande-festa/