Il 2 giugno promosso dall’Anpi è stato molto più di un doveroso omaggio alle 21 Madri costituenti. Nella Festa della Repubblica, nell’anno della pandemia, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia ha voluto fornire – ispirandosi a quelle meravigliose donne che con infinita passione e forza delle idee democratiche contribuirono alla ideazione e alla scrittura della nostra Costituzione – decisivi stimoli di rinascita.
“Il 2 giugno saremo impegnati non solo a celebrare una data storica – aveva dichiarato la presidente nazionale dell’Anpi, Carla Nespolo – ma lanceremo un messaggio forte e chiaro: per risolvere la crisi attuale è fondamentale e imprescindibile attuare pienamente la Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza”.
E così è stato, così sono brillate donne e memoria attiva: non è stato sempre facile trovare i luoghi di sepoltura, e dunque l’occasione in alcuni casi ha permesso, grazie a realtà civili o religiose locali, anche di restaurare quelle tombe simbolo. Nei cimiteri delle località che custodiscono le spoglie delle costituenti si sono riuniti i rappresentanti dell’Anpi, che hanno organizzato e mobilitato con grande generosità e senso di appartenenza, dei sodalizi combattentistici e di quelli della deportazione accanto ai sindaci, ai rappresentanti degli altri enti locali e a quelli del governo nazionale. A partecipare, quando è stato possibile, anche i discendenti delle 21. Insieme, per deporre rose rosse.
Le commemorazioni, va detto, seppur limitate per il doveroso rispetto delle norme anti Covid, si sono in realtà tenute in tutta Italia, nelle piazze intitolate a quelle straordinarie donne, ai sacrari oppure davanti alle targhe e alle lapidi a loro dedicate.
Nella galleria fotografica vi proponiamo alcune delle immagini giunte in redazione, documento di una bellissima giornata che avuto una rilevante risonanza mediatica. La Costituzione, le sue rose, la sua marca liberatrice hanno, evidentemente, sempre ragione.
Pubblicato lunedì 22 Giugno 2020
Stampato il 25/11/2024 da Patria indipendente alla url https://www.patriaindipendente.it/cittadinanza-attiva/le-rose-alle-rose/
Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
Pubblichiamo il testo del documento per la Conferenza nazionale d’organizzazione dell’ANPI del giugno 2009, scritto dal Vice Presidente Vicario dell’ANPI nazionale Luciano Guerzoni, a conferma della sua profondità di vedute e dell’ampiezza del suo orizzonte
L’Italia che non aspettò ordini o proclami, maturò subito l’esigenza di avviare il riscatto e di reagire al crollo delle istituzioni ed alla violenza dei tedeschi. Una lezione attuale: anche quando tutto sembra crollare, non bisogna mai arrendersi
Se genera indignazione la vicenda scoperta dalla procura di Trapani di presunte torture a detenuti commesse da agenti penitenziari, è il linguaggio di alcuni politici con insulti, attacchi, uso sconsiderato di termini offensivi in particolare verso i più fragili e i migranti, e non ultime le parole del sottosegretario alla Giustizia Delmastro (FdI), a mostrare un degrado progressivo che rischia di mettere in crisi i valori fondanti della Costituzione e dell’etica pubblica. Un professore di matematica e scienze che insegna nella Casa di reclusione Ranza (San Gimignano) si rivolge direttamente al vicepresidente del Consiglio e leader della Lega
Si può affermare che chi è in grado di improvvisare non è un improvvisato? In campo musicale certamente sì, ma che fare se una delle arti umane più significative, cioè la politica, non sta dando di sé una dimostrazione alta e nobile come rivela l’allontanamento degli elettori dalle urne? Primo non generalizzare, secondo non dare credito ai tanti improvvisati, terzo prendersi da cittadini le nostre responsabilità. È la lezione che arriva dalle ultime regionali, che hanno visto vincere il centrosinistra. Pensando al futuro, le frasi e i comportamenti per riconoscere chi non opera, o non vuole farlo, al meglio
Un ricco investitore vuole finanziare una rete suprematista internazionale che ha base negli USA. Ma se il munifico magnate è un giornalista d’inchiesta sotto copertura, la rete che incita all’odio è ben reale, ha radici in uno dei periodi più bui della storia contemporanea, è forte di donazioni da vertigine, e ha allungato i tentacoli in Europa (occupandosi anche dell’Italia per sostenere l’inferiorità genetica dei cittadini meridionali). Una teoria a uso di una precisa strategia politica e comunicativa, che può contare su un terreno tornato a essere molto fertile
Il 15 ottobre 1944, ottant’anni fa, nel paesino in provincia di Rovigo, Comune del Polesine di cui era stato sindaco Giacomo Matteotti, i militi della Repubblica sociale fucilarono 41 ostaggi rastrellati nel territorio circostante, di cui 25 minorenni, la maggior parte dei quali partigiani o antifascisti. Un’altra vittima venne uccisa nei giorni successivi. I carnefici saccheggiarono le loro case, mangiando e bevendo allegramente. Una strage che nella memoria pubblica si è voluta in parte scordare, od oscurare, forse perché a commetterla non furono i tedeschi ma italianissimi fascisti. L’elenco dei Martiri
Come raccontare la solitudine di un popolo che sprofonda nella morte sotto gli occhi del mondo? Anpi con la sua iniziativa di sostenere l’ospedale di Emergency a Gaza intende costituire un luogo dove il racconto sia testimonianza e alla testimonianza siano restituite umanità e la dignità di noi tutti. Un grande segno di speranza è anche la continua mobilitazione di sempre più vasti settori dell’opinione pubblica in ogni angolo del pianeta contro ogni guerra e per salvare il diritto internazionale dalle potenze che lo hanno sequestrato. Molti giovani ebrei sono in prima fila. Sono miei fratelli, dal mare al fiume unico destino
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Palestina, Cisgiordania, e ora Libano. Quasi 50mila vittime
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