In provincia di Bergamo, a Scanzorosciate, la memoria attiva diventa parola e immagine. E succede grazie al premio “Luigi Algeri” per lo studio e la divulgazione della storia del Novecento con il quale da cinque anni la locale sezione Anpi coinvolge studentesse e studenti di terza media del paese e, da quest’anno, anche quelli della vicinissima Pedrengo. Erika Algeri, è presidente della sezione Anpi “Giovanni Brasi” di Scanzorosciate, nonché componente della segreteria Anpi provinciale di Bergamo, e la Resistenza ce l’ha (letteralmente) nel sangue: il Luigi a cui è intitolato il concorso, infatti, era suo zio. “Aveva appena tredici anni – racconta la presidente Algeri – ed era già partigiano nella 170a bis S.A.P. Garibaldi. Venne gravemente ferito con un’arma da fuoco da un altro zio, fascista, durante un rastrellamento”.
L’adesione delle alunne e degli alunni della scuola secondaria di primo grado è stata spontanea e sorprendente, e il loro approccio all’argomento svela grande entusiasmo, avanzando proposte che descrivono il territorio e sottolineano, tra le righe, l’importanza di tramandare i valori democratici ai più giovani. L’obiettivo è quello di farli focalizzare sulla storia del Novecento, con particolare attenzione ai temi di storia contemporanea, di respiro nazionale o afferenti alla provincia bergamasca, e relativi ai temi dell’antifascismo e della Resistenza, naturalmente, così come le guerre mondiali, le deportazioni, il terrorismo, i fenomeni migratori e la Carta Costituzionale, al centro di un percorso di acquisizione di consapevolezza storica e civica.
In palio, un riconoscimento economico di 500 € da ripartire tra i vincitori sul podio (ed eventuali ex aequo) che abbiano presentato lavori inediti sia scritti, che video o pittorici. Il premio è annuale e si deve al grande impegno dei volontari iscritti all’Anpi di Scanzorosciate che prestano accoglienza al museo-rifugio della Resistenza bergamasca “Malga Lunga”. Nella commissione esaminatrice di questa edizione, la sezione Anpi, nella persona della presidente, il dirigente scolastico Luigi Airoldi, e l’assessora alla cultura Angela Vitali, hanno valutato le opere inviate, in cui la fantasia si sposa con i più profondi valori dei partigiani.
Lo scorso 4 giugno si è tenuta la cerimonia di consegna dei premi, che sono stati ben 9, oltre a due menzioni speciali, a dimostrazione della grande sensibilità – storica e, insieme, artistica – nonché dell’apprezzabile impegno delle ragazze e dei ragazzi coinvolti. Tra i temi scelti quest’anno spiccano figure partigiane del territorio: per esempio il 1° premio della scuola di Pedrengo è stato assegnato a una alunna che ha ricordato la presenza, sconosciuta ai più, di un giovane di Tripoli tra i partigiani della “Malga Lunga”. Altri elaborati hanno messo in evidenza l’importanza per le nuove generazioni della trasmissione della memoria nel rapporto con la Costituzione. Ecco, di seguito le opere del gruppo che ha presentato il bel progetto dal titolo “Un logo per l’Anpi”, in cui si condensano in pochi, essenziali, elementi grafici, scenari e simboli particolarmente significativi per i giovanissimi eredi dei partigiani.
Pubblicato martedì 21 Giugno 2022
Stampato il 21/11/2024 da Patria indipendente alla url https://www.patriaindipendente.it/cittadinanza-attiva/la-resistenza-con-gli-occhi-dei-ragazzi/