La grande eredità civile e morale della Resistenza attraversa decenni e generazioni: lo dimostra la piccola realtà di San Cataldo, un Comune in provincia di Caltanissetta, dove la staffetta dell’antifascismo viene passata letteralmente di padre in figlia: Giuseppe e Claudia Cammarata sono rispettivamente presidente della locale sezione Anpi intitolata a Sandro Pertini e presidente del circolo Arci “AttivArci Insieme”, nonché attivista dell’associazione dei partigiani. Quest’anno, in occasione del 25 aprile, per la prima volta la locale associazione dei partigiani è stata contattata dall’amministrazione comunale nissena per la realizzazione di iniziative sul territorio.
“La bandiera dell’Anpi – illustra Giuseppe Cammarata – sarà esposta nel Municipio di Caltanissetta, insieme a tutte le altre istituzionali. Per noi è motivo di grande orgoglio. E parteciperò in rappresentanza dell’Associazione – prosegue Cammarata – alla cerimonia ristretta per la consegna delle Medaglie d’Onore a due deportati. Si tratta di onorificenze che sarebbero dovute essere consegnate lo scorso 27 gennaio, ma per questioni legate alla pandemia non è stato possibile”. Oltre all’Anpi hanno collaborato con l’amministrazione pentastellata nissena altre associazioni e sindacati per la realizzazione di una installazione luminosa che, già accesa, fino a domenica proietterà il tricolore sul castello di Pietrarossa.
Nel corso dell’iniziativa 25 aprile – Una storia fatta di storie, tra gli interventi previsti c’è quello di Claudia Cammarata che leggerà delle lettere di condannati a morte della Resistenza e, per non dimenticare il grande apporto delle donne alla guerra di Liberazione, il suo ricordo si aprirà con la testimonianza di Paola Garelli, “Mirka”, partigiana savonese della brigata Sap “Colombo”, divisione “Gramsci”. “L’evento – racconta Claudia Cammarata – si pone l’obiettivo di raccontare la storia della Lotta contro l’occupazione nazifascista soprattutto dal punto di vista delle donne: vogliamo incentrarlo sulla partecipazione femminile troppo spesso considerata marginale”. E sulla valenza dell’antifascismo generazionale aggiunge: “Parlare di partigiane, partigiani e Costituzione tocca le mie corde più profonde. Complice soprattutto la mia famiglia, che mi ha instradato verso la via dall’antifascismo e dell’attivismo”.
Un impegno quotidiano, quello dell’Anpi, nel valorizzare e far conoscere importanti figure storiche a cui questo territorio ha dato i natali: Colajanni, Petralia e Macaluso, ad esempio, ma ci sono storie ancora poco conosciute. “Abbiamo in corso la procedura – aggiunge Giuseppe Cammarata – per intitolare una via a Luigi Cortese, il comandante Ilio, uno dei liberatori di Parma e successivamente deputato regionale con il Pci: il nostro obiettivo è anche di valorizzare l’impegno spesso misconosciuto dei partigiani meridionali al Nord”.
E a Caltanissetta verrà omaggiata, nell’ambito dell’iniziativa Strade di Liberazione dell’Anpi nazionale, la figura di Gaetano Costa, partigiano e magistrato ucciso dalla mafia nel 1980 alla cui memoria saranno deposti, da Anpi e Cisl, dei fiori nell’omonima via nissena. Un’altra figura di rilevanza storica e di cui solo di recente si sono avute notizie, è Giuseppina Panzica, che salvò con la sua famiglia centinaia di ebrei e alla cui memoria il Comune di Caltanissetta intitolerà una via nella data emblematica del 25 aprile.
La voglia di festeggiare il 25 aprile e i suoi valori attraversa l’Italia da nord a sud. Firenze, ad esempio, ha un nutrito calendario di eventi che vede protagonisti i 6 circoli e le 44 sezioni dislocati nel capoluogo e nei paesi della provincia. Le iniziative hanno preso il via ieri, con la presentazione del volume Spoon River 1944. Partigiani e soldati alleati verso la Liberazione di Firenze, realizzato da liceali e contenente un percorso di analisi e recupero della storia delle forze alleate, ed è proseguito oggi, con la deposizione di una corona in onore dei caduti della Resistenza nell’azienda Nuovo Pignone, all’interno della quale è presente anche un circolo Anpi.
La fitta agenda di Firenze e provincia proseguirà fino al 27, passando dalla fabbrica all’università, per giungere ai luoghi emblematici per le commemorazioni dei resistenti, come proposto dall’Anpi nazionale con Strade di Liberazione. “Abbiamo voluto aderire all’iniziativa – spiega Vania Bagni, presidente del Comitato provinciale – ricordando le partigiane e i partigiani, ma anche le deportate e i deportati e recandoci, nella mattina di domenica, nei tanti luoghi della memoria dei cinque quartieri fiorentini”. Una Festa di Liberazione che deve rinunciare, per ragioni di sicurezza della salute pubblica, alla dimensione della piazza, ma che vedrà ugualmente grande coinvolgimento ed entusiasmo: “Sarà un 25 aprile carico di tensione positiva – prosegue Bagni – con una grande voglia di celebrare una giornata fondamentale. In piccoli gruppi e opportunamente distanziati, saremo presenti in tutti i luoghi della memoria con le istituzioni e le associazioni. Con Aned parteciperemo a Strade di Liberazione, grazie al contributo delle volontarie e dei volontari che da settimane realizzano i fiori di carta da deporre agli angoli delle vie, mentre con Arci realizzeremo una diretta Facebook attraverso Novaradio Città Futura per dialogare con il mondo della cultura, della fabbrica e della musica”. Alle 17.15 è in programma l’intervista a Piero Pelù, che ha appena pubblicato il libro Spacca l’infinito, “un percorso – aggiunge la presidente – nella sua storia personale, ma anche attraverso le vicende del nostro Paese e della città di Firenze: un libro che ha dentro tutti i valori che si rifanno alla nostra Carta Costituzionale, i diritti, l’ambiente, la militanza, schierandosi contro la violenza di genere”.
Un 25 aprile che si riconferma nei suoi valori antifascisti, diventando anche una tappa importante della neonata Rete Democratica Fiorentina: “una bella esperienza – prosegue Vania Bagni – avviata il 17 di questo mese, dando corso anche nella Città del giglio all’alleanza proposta dall’Anpi per un futuro che abbia al centro la persona, il lavoro, la socialità. All’interno Vi convivono e si organizzano molteplici realtà, con la consapevolezza che nessuno è solo. E questo è anche il concetto alla base e il valore aggiunto delle celebrazioni per la Festa di Liberazione: dare voce anche agli altri”. Una grande voglia di fare e collaborare che ha investito le sezioni e i circoli fiorentini: “Siamo veramente soddisfatti – conclude la presidente – perché le nostre sedi si stanno dimostrando all’altezza di gestire una situazione così complessa. Questa giornata si carica di grande interesse e partecipazione a tutti i livelli, e questo ci conforta del lavoro e della fatica, restituendo a città e paesi grande partecipazione e attaccamento ai valori della Resistenza”. Parole che evidenziano le difficoltà oggettive di un periodo come quello che stiamo vivendo ma che, allo stesso tempo, evidenziano la grande voglia di continuare a essere comunità.
La memoria è al centro delle iniziative dell’Anpi Borgo San Dalmazzo e Valli, in provincia di Cuneo. Grazie alla restaurazione di due cippi commemorativi, si preserva il ricordo della lotta partigiana e delle vittime: donne e uomini che, come ricorda la presidente Maddalena Forneris “Tutti insieme, nell’unità, sono riusciti a regalarci la libertà”. I cippi, restaurati grazie alla donazione di un concittadino che ha sostenuto i lavori di manutenzione e riscrittura delle lapidi, sono situati in due punti strategici: all’inizio e alla fine del borgo e diventano, oggi, i luoghi storici della memoria resistente, testimonianze vive per conoscere e far conoscere ai più giovani una pagina così importante della storia del nostro Paese.
Preservare la memoria significa anche guardare al futuro e alla coesione: per questo motivo la locale sezione Anpi, di cui è presidente una figlia di partigiani, in vista di questo 25 aprile ha rinunciato alla tradizionale fiaccolata per ideare iniziative che siano conformi alle regole di distanziamento sociale imposte dal periodo. Perciò sarà possibile per gli abitanti del luogo deporre un fiore in questo luogo emblematico della Resistenza piemontese e nazionale.
Un territorio che ha pagato un tributo altissimo in termini di vittime e che con “un gesto semplice ma altamente significativo – aggiunge la presidente – vuole trasmettere attivamente la memoria, perché chi non ha memoria, non ha futuro”. L’attenzione sarà rivolta soprattutto a Luigi Biagioni, partigiano della banda di Roccavione che “rappresenta – dichiara Forneris – un invito a continuare a sperare, soprattutto in un momento così delicato”. Ma la figura del partigiano è anche uno sprone “per far sì che la memoria non resti indietro”, conclude la presidente, che propone ai suoi concittadini di omaggiare la memoria di Biagioni con dei fiori nell’ambito dell’iniziativa Anpi Strade di Liberazione.
Il comitato provinciale Anpi Roma è impegnato con le sezioni territoriali e aziendali nelle celebrazioni del 25 aprile, per ricordare il grande contributo della capitale, Medaglia d’Oro al Valore Militare, e delle zone limitrofe alla Liberazione del Paese. La crescente ondata di razzismo e violenza ha reso necessaria, anche se con le forti limitazioni dovute alla pandemia, la commemorazione di una data fondativa del nostro calendario civile, che ha visto affratellati nella lotta contro il nemico occupante e il suo alleato fascista combattenti di ogni credo politico e religioso. In altre parole: distanziati, ma uniti, senza rinunciare all’anima popolare che caratterizza il 25 aprile e chiama a partecipare anche le Istituzioni.
Le celebrazioni romane partiranno idealmente da Porta San Paolo, dove “nacque” la Resistenza chiamando alla lotta l’intero Paese: qui, sarà ammessa solo una presenza ristretta di partigiani e partigiane, insieme alle delegazioni di Anpi e delle altre associazioni della Resistenza, delle Istituzioni cittadine e regionali e dei rappresentanti di partiti, movimenti, sindacati e associazioni. Si proseguirà con le iniziative dei Municipi capitolini e della provincia, dove la partecipazione sarà soprattutto social, con circa 100 iniziative dislocate sul territorio.
Il I Municipio, nella giornata di domani, omaggerà la memoria di don Pietro Pappagallo, martire delle Fosse Ardeatine e Medaglia d’Oro al Merito Civile. Il quartiere di San Lorenzo, fino al 26 aprile, ricorderà, tra le altre, la figura di Tina Costa (al centro delle commemorazioni anche del VI Municipio nella giornata di sabato), con il murales a lei dedicato e i protagonisti della Resistenza romana in diversi punti di uno dei quartieri simbolo della lotta al nazifascismo nella capitale. Tutte le sezioni aderiranno all’iniziativa dell’Anpi nazionale, deponendo un omaggio floreale alla memoria degli antifascisti i cui nomi sono diventati parte integrante del tessuto urbano. Nel quartiere di Torpignattara, oltre alla commemorazione dei partigiani, verrà reso omaggio ai deportati ricordati dalle pietre d’inciampo della zona; mentre il Quadraro, il “nido di vespe” della lotta al nazifascismo, ricorderà i resistenti nel pomeriggio di domenica.
La ricca toponomastica romana renderà possibile la deposizione di un fiore e l’omaggio alla memoria di deportati e protagonisti della lotta di Liberazione, come Ines Bedeschi, Giorgio Marincola, Giovanni Palatucci e una visita nei luoghi emblematici della Resistenza capitolina. In modo analogo, i paesi della provincia, celebreranno la Festa della Liberazione con le più varie iniziative.
La sezione “Antonio Quintiliani” di Bracciano organizza l’iniziativa Frammenti partigiani seguita dall’incontro in piazza IV novembre sul tema dell’antifascismo che potrà essere seguito in streaming, per poi omaggiare la memoria di Giulio Volpi, deputato braccianese condannato al confino, nell’ambito di Strade della Liberazione.
La sezione di Colleferro, “La Staffetta Partigiana”, prevede la deposizione di corone ai caduti e l’inaugurazione dell’installazione collettiva Un papavero per il 25 aprile, alla presenza degli illustratori Mauro Biani e Anarkikka. Genzano di Roma darà voce, attraverso i suoi iscritti, alle “parole resistenti”, testi delle partigiane e dai partigiani, mentre Ladispoli omaggerà la figura di Domenico Santi, figura storica della Resistenza cittadina. Guidonia-Montecelio inaugurerà la mostra open air in ricordo di Filiberto Sbardella, poliedrico artista e partigiano comandante della formazione “Bandiera Rossa”, invece a Pomezia, dopo le celebrazioni istituzionali, l’Anpi presenterà il trailer del cortometraggio Donne che resistono di Chiara Benazzi ed Emanuele Santi e il progetto Opposti – Vignette Resistenti, realizzato dal collettivo indipendente Ronin con il patrocinio di Anpi provinciale di Roma.
Pubblicato venerdì 23 Aprile 2021
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