Marianna Lamonica, a te l’onore di essere la prima presidente della neonata sezione Anpi Isola d’Ischia: come si è arrivati a questo importante esito?
Sono molto attiva nel sociale, tengo dei corsi di educazione ambientale, legalità e cittadinanza nelle scuole attraverso altre associazioni come Legambiente o Libera, ma spesso mi sono ritrovata a raccontare ai ragazzi anche come è nata la Costituzione, perché è un mio personale interesse, una mia grande passione. Anche per questo da tempo pensavo di iscrivermi all’Anpi napoletana: mi fa piacere pensare di poter stare ancora dalla parte dei partigiani. Ne avevo parlato a un gruppo di amiche e poi è capitato di riuscire a incrociare questo desiderio con la volontà del presidente provinciale di Napoli, Ciro Raia, che aveva manifestato l’interesse di costituire una sezione isolana che raggrupperà i sei comuni di Ischia, Casamicciola Terme, Lacco ameno, Forio, Barano, Serrara Fontana.
Qual è l’identikit del gruppo che ha dato vita alla sezione ischitana Teresa Mattei e che risposta avete trovato nella comunità?
Un gruppo di tre amiche che, assieme a me, si è fatto carico di costruire e organizzare concretamente la sezione, cominciando a ragionarci sopra, a contattare altre persone per coinvolgerle nel progetto. Il riscontro e l’accoglienza sono stati subito positivi, molti hanno risposto davvero con entusiasmo. Alcune adesioni sono arrivate il 25 settembre di sera tardi, durante le dirette sullo spoglio elettorale, quando si configurava in maniera ufficiale la vittoria di Fratelli d’Italia. Gomito a gomito con me, che sarò la presidente, lavoreranno il vicepresidente Davide Laezza, giovane studente di scienze politiche, e la tesoriera Annunziata Calcaterra.
Puoi anticiparci alcuni dei temi su cui lavorerete e vi concentrerete?
Abbiamo l’idea di poter ricercare le voci e i volti degli antifascisti ischitani. Da quel poco che si sa, non sono tantissimi ma comunque ci sembra interessante una ricerca più approfondita, svolta in collaborazione con le scuole: vorremmo poter aggiungere memoria alla storia dell’isola. Altri temi da sviluppare e proporre, poi, naturalmente sono quelli tradizionali dell’associazione: primi tra tutti, libertà e legalità.
Perché è importante avere una sezione isolana?
Innanzitutto per mettere assieme, per unire e rafforzare l’antifascismo presente nell’isola, con i suoi valori di libertà e giustizia sociale, che col tempo si erano un po’ persi e sfilacciati. E per garantire anche qui un presidio antifascista.
Teresa Mattei: come si arriva a questo nome?
La difficoltà iniziale è stata quella di avere, tra le possibili opzioni, i nomi di due ischitani, ma questo ci lasciava nell’imbarazzo e nel dispiacere di doverne scartare uno. Poi, dal confronto col gruppo delle mie amicizie e con le persone che avevo contattato per raccogliere l’interesse verso la costituenda sezione Anpi, ha preso corpo l’idea di intitolarla a una donna, una donna che non solo avesse un passato da partigiana ma fosse anche una Costituente. Ho incrociato così il nome di Teresa Mattei che, confesso, non conoscevo bene. Mi sono incuriosita così di questa ragazza che a 25 anni è stata la più giovane donna dell’Assemblea costituente, distintasi in particolare per la definizione dell’articolo 3, sul tema fondamentale dell’uguaglianza. Presto abbiamo capito che era proprio il suo il nome che faceva per noi: abbiamo voluto volare alto, fuori dall’isola fino alle radici della nostra Costituzione, con l’obiettivo di valorizzare le donne e il loro ruolo nella società, ancora oggi non sempre riconosciuto.
Pubblicato domenica 30 Ottobre 2022
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