Con il titolo “Fermiamo tutte le guerre”, in una sala gremita, a Terni si è svolta una tavola rotonda promossa dalla Rete delle Associazioni per la Pace di Terni. L’iniziativa, tenutasi il 7 ottobre nella Sala del Consiglio comunale, ha dimostrato ancora una volta il forte impegno delle associazioni locali sui temi della pace e della solidarietà internazionale. Questo evento è stato infatti un momento di riflessione e denuncia sui conflitti contemporanei e, non a caso, si è tenuto a un anno dall’inizio dell’escalation militare di Israele nella Striscia di Gaza.
Gli ospiti di rilievo che sono intervenuti, coordinati da Simona Ciaramitaro giornalista di Collettiva.it, hanno offerto testimonianze toccanti e approfondimenti lucidi sulla situazione in Palestina e altrove. Ali Rashid, già primo segretario della delegazione generale palestinese, e Sveva Haertter, co-fondatrice di Ebrei contro l’occupazione, hanno riportato alla memoria il fatto che l’occupazione israeliana è di per sé una guerra che dura dal 1948.
I loro interventi sono stati carichi di emozione, trasmettendo le sofferenze e la resistenza del popolo palestinese, a cui sono profondamente legati. Entrambi hanno fornito una testimonianza diretta dell’impatto che l’occupazione ha avuto sulla vita di milioni di persone, trasformando quella che potrebbe sembrare una questione geopolitica distante in una vicenda umana tangibile e toccante.
Il racconto del giornalista palestinese Sawfat Kahlout, residente a Terni grazie all’aiuto delle istituzioni e associazioni locali, è stato particolarmente toccante. Kahlout ha espresso gratitudine verso la popolazione ternana, descrivendo la complessa trafila per uscire da Gaza e portare con sé la famiglia. Ha poi condiviso il quadro di una Gaza resiliente e piena di speranza nonostante le difficoltà, una città che prima del 7 ottobre cercava di vivere e prosperare. Sawfat ci racconta la lunga trafila per poter uscire da Gaza e riuscire a portare con sé i suoi familiari; senza un aiuto esterno, internazionale, questo non sarebbe potuto succedere. Ci racconta di Gaza prima del 7 ottobre, una Gaza sì in difficoltà ma che riusciva a sopravvivere e a credere nella fine dell’oppressione. Ci racconta dei mestieri e della voglia del popolo gazawi di un riscatto, dell’elevato grado di istruzione tra i giovani, con la voglia di rimanere in quella striscia di terra e viverla da cittadini liberi.
Infine, gli interventi di Vincenzo Calò (segreteria nazionale Anpi) ed Emiliano Manfredonia (presidente nazionale Acli), hanno fatto il punto sulla situazione attualmente in corso anche per quanto riguarda il conflitto ucraino. Ma non solo. Vincenzo Calò ci ha rimandato indietro nel nostro passato antifascista, ricordando tutte le lotte e le grandi manifestazioni e mobilitazioni contro la guerra sostenute da Anpi e da tutto l’associazionismo, da tutti quei cittadini che credono ancora nell’antifascismo e dicono ancora una volta No alla guerra.
Evidenziare ancora di più oggi, ha spiegato Calò, la drammaticità della guerra e, allo stesso tempo, cercare tutte quelle possibili soluzioni diplomatiche che possano portare alla pace. Calò ci ha ricordato che noi possediamo uno strumento prezioso, la nostra Costituzione e il suo ripudio della guerra, inteso anche come rifiuto per ogni sopraffazione e prevaricazione verso gli altri popoli e, in questo caso particolare della Palestina, rifiuto per ogni occupazione.
Emiliano Manfredonia ha invece ricordato l’importanza di avere un movimento per la Pace forte e coeso, dando appuntamento alle prossime manifestazioni, prima fra tutte la mobilitazione nazionale organizzata per il 26 ottobre che si terrà in contemporanea in sette città: Milano, Torino, Firenze, Roma, Cagliari, Bari e Palermo. Iniziative come questa mettono in luce l’instancabile lavoro delle associazioni ternane, in modo particolare Cgil, Anpi, Arci e Acli, che da sempre si impegnano nel promuovere il dialogo, l’informazione e la solidarietà. Il loro operato si distingue per la capacità di creare uno spazio in cui voci diverse, ma unite dallo stesso desiderio di giustizia e libertà, possono confrontarsi e fare sentire la loro voce. Terni si conferma come una città impegnata attivamente nella ricerca della pace e della giustizia sociale in tutti gli angoli del mondo.
Anpi provinciale Terni
Pubblicato venerdì 18 Ottobre 2024
Stampato il 21/11/2024 da Patria indipendente alla url https://www.patriaindipendente.it/cittadinanza-attiva/fermiamo-tutte-le-guerre-un-messaggio-di-pace-da-terni/