Una giornata intera, quella del 10 luglio, dedicata a un partigiano, al suo 102° compleanno, alla sua storia, alla Resistenza, ai valori di democrazia e libertà che, ieri come oggi, esprime, ma soprattutto una giornata dedicata, tramite la pubblicazione del primo numero dei Quaderni culturali dell’Anpi, alla memoria e alla promozione di una cultura storica che possa trovare diffusione a scuola come tra la gente.
C’è stato tutto questo in una giornata che la sezione Anpi di Serradifalco e Montedoro “Leonardo Speziale” ha deciso di dedicare al partigiano Gaspare Piazza, nome di battaglia “Turiddru”. Di certo, una giornata indimenticabile per l’ultracentenario partigiano, per la sua famiglia, ma anche per l’Anpi e la comunità serradifalchese. La cronaca della giornata s’è aperta in mattinata con una delegazione formata dal presidente della sezione Anpi di Serradifalco e Montedoro, Salvatore Augello, dal referente della commissione storica dell’Anpi, Carmelo Locurto, dal presidente del consiglio Daniele Territo e da Paolo Miraglia che si sono recati nell’abitazione di Gaspare Piazza per consegnargli una targa in occasione del suo 102° compleanno. Una festa semplice ma significativa, in presenza dei familiari dell’ex partigiano al quale il presidente Augello ha donato una targa commemorativa dell’Anpi.
L’anziano partigiano, particolarmente commosso, ha ringraziato tutti non prima di aver tagliato la “Torta del partigiano” con il suo nome di battaglia “Turiddru” al centro. Piazza, che faceva parte del Regio Esercito, come partigiano operò in Piemonte con la Seconda Divisione Monferrato nel Corpo dei Volontari per la Libertà. Una scelta che fece dopo essere fuggito l’8 settembre 1943 dalla caserma militare nella quale era di stanza. In maniera avventurosa arrivò nel vercellese dove fu ospitato da una famiglia del posto per poi decidere di aderire alla Resistenza.
Gaspare Piazza combatté fianco a fianco con i Volontari della Libertà rischiando più volte la vita. Nell’immediato secondo dopoguerra, la commissione del ministero della Difesa, come ricostruito dal giornalista e storico Carmelo Locurto, che ha curato la pubblicazione del primo Quaderno culturale dell’Anpi, gli riconobbe il titolo di Benemerito della Resistenza per la sua attività di partigiano svolta in Piemonte. Un titolo che gli avrebbe consentito di accedere ai ruoli della pubblica amministrazione. Ma lui tornò in Sicilia e non raccontò nulla ai suoi familiari portando avanti il suo duro lavoro prima nei campi e poi nelle miniere di sale.
Tutto questo fino all’età di 96 anni quando, il 25 aprile di 7 anni fa, si decise a raccontare ai familiari il suo passato di partigiano in Piemonte. Ai figli increduli fece vedere la tessera di appartenente al Corpo dei Volontari della Libertà, seconda divisione Monferrato, e con orgoglio mostrò anche alcune foto che lo ritraevano con i suoi compagni partigiani nel giugno del 1945 in occasione della commemorazione di alcuni suoi compagni morti in combattimento.
Gaspare Piazza è stato festeggiato dai figli Melina, Dino e Maria Concetta, ma anche dai generi Nadia, Salvatore e Giuseppe, dai nipoti e dai parenti. Nel pomeriggio, poi, nella sala del Banco di Credito Cooperativo del Nisseno in piazza Vittorio Emanuele, c’è stata la presentazione del primo numero dei Quaderni culturali dell’Anpi dedicati proprio al partigiano Turiddru.
Dopo l’intervento iniziale del presidente della sezione Anpi di Montedoro e Serradifalco, Salvatore Augello, è intervenuto il presidente provinciale dell’Anpi, Giuseppe Cammarata, e poi ancora il presidente del consiglio Daniele Territo, l’assessore Rosa Insalaco Volo e l’ex sindaco Cettina Blando. Per tutti il filo conduttore è stato la memoria, ma anche l’orgoglio di aver potuto salutare e ringraziare l’arzillo partigiano, uno dei più vecchi e viventi della Sicilia. Grande orgoglio anche per i nipoti Gaspare e Matteo, così come per lo stesso Ignazio che hanno espresso tutta la loro fierezza per un nonno che, con la sua scelta di aderire alla Resistenza, ha contribuito all’affermazione dei valori della Repubblica e della Democrazia. L’autore del Quaderno culturale, Carmelo Locurto, ha ricostruito, sulla base di un’attenta documentazione storica, la vicenda di Gaspare Piazza inquadrandola nel più generale contesto di quei convulsi momenti della guerra in Italia.
L’autore, nel rilevare tutta la semplicità e al tempo stesso la grandezza della storia di “Turiddru” ha concluso sostenendo non solo quanto sia importante promuovere e valorizzare la memoria della Resistenza attraverso microstorie come quella di Gaspare Piazza, ma anche ringraziarlo. “Grazie Gaspare – ha concluso Carmelo Locurto– per il tuo coraggio e la tua abnegazione; grazie signor Piazza per aver preferito lottare contro il nazi fascismo per dare un futuro migliore al tuo Paese. Grazie Turiddru per aver resistito anche quando avevi addosso il fiato al collo di tedeschi e repubblichini e tutto sembrava finito. Grazie partigiano Gaspare Piazza, nome di battaglia Turiddru perché, se oggi viviamo in un’Italia libera e democratica, lo dobbiamo anche a te” .
Carmelo Locurto, sezione Anpi di Serradifalco e Montedoro “Leonardo Speziale”
Pubblicato martedì 18 Luglio 2023
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