Ostuni. Molto partecipata l’Assemblra dei giovani antifascisti promossa dal Comitato provinciale Anpi Brindisi

“L’Anpi mette al centro della sua attenzione il tema delle giovani generazioni, che da tempo soffrono le conseguenze della crisi economica e le sue ricadute sull’occupazione, aggravate da politiche e misure neoliberiste che hanno drammaticamente precarizzato, insieme al lavoro, le prospettive di futuro” (dal documento conclusivo dell’ultimo congresso nazionale Anpi). In questa grave situazione, il Comitato provinciale Anpi di Brindisi ha indetto la sua prima assemblea provinciale dei giovani antifascisti Anpi, che si è svolta a Ostuni il 25 maggio scorso. Sono i giovani i protagonisti del presente e del futuro della democrazia. A loro la parola, quindi.

Le canzoni della Resistenza, e Bella Ciao naturalmente, scandiscono l’incontro

Sono le 16,30 di un giovedì, quando nell’aula magna del Liceo Classico di Ostuni entrano le note e le voci di un gruppo di adolescenti che intonano le più belle canzoni della Resistenza di ieri e di oggi. Inizia così una delle iniziative più emozionanti del Comitato provinciale dell’Anpi di Brindisi: “Dare voce ai giovani”.

Dall’Anpi nazionale è arrivato Gabriele Bartolini. Ha 19 anni. Ha preso la prima tessera Anpi quando frequentava il secondo liceo perché “volevo rendermi utile al progetto costituzionale sognato e voluto dalla Resistenza”. Oggi è presidente della sezione Anpi di Roma “Casa della Memoria”. Gabriele è determinato, appassionato e coinvolge subito tutti i giovani presenti, con il suo linguaggio chiaro ed efficace.

Ecco il suo intervento riassunto in sette pillole: 1. Come si può fare antifascismo oggi? Come si spiega quel mondo di allora ai ragazzi di oggi? 2. I giovani dell’Anpi non devono essere relegati in un gruppo a parte, ma devono essere inclusi in tutti i livelli, anche dirigenziali, dell’Associazione. La precedente classe dirigente non va sostituita, ma i giovani vanno accolti con fiducia. 3. Nell’Anpi si matura impegnandosi. 4. Antifascismo e antimafia sono un binomio inscindibile, come antifascismo e lavoro, antifascismo e studio, antifascismo e salute, antifascismo e parità di genere. 5. Dopo 75 anni, la Costituzione è ancora inapplicata per questo è importante dare voce ai giovani. 6. Non si deve parlare dei giovani in modo retorico senza captare le loro vere esigenze. Ecco perché l’Anpi ha scelto di ascoltare i giovani iscritti e simpatizzanti. 7. C’è ancora una cultura neofascista che serpeggia in Italia ed è per questo che è fondamentale l’impegno di tutti, anche dei ragazzi. Chiude il suo ragionamento ponendosi in ascolto dei giovani presenti. Intervallati da parentesi musicali sempre più emozionanti, arrivano gli interventi.

Francesco
Racconta di un attacco hacker fascista che l’Anpi di Ostuni ha subito durante un’iniziativa online, ma chiude con un messaggio di speranza: “Ci attaccano, ci insultano allora significa che stiamo lavorando bene!”

Valerio
Dopo aver ricordato che nel Sud i giovani muoiono per “questioni di genere” o per incidenti sul lavoro, insiste sull’importanza dell’impegno antifascista.

Francesco
Pone l’accento sul tema dell’ambiente, ma ricorda che la soluzione non è nella politica del NO, ma nel progresso.

Luca
Ricorda che l’Anpi non deve svolgere solo un lavoro di memoria storica, ma deve anche stimolare l’impegno civico, la lotta e la resistenza contro le nuove forme di fascismo. Sottolinea che la nostra Costituzione è democratica ed antifascista perché sogna un mondo diverso rispetto a quello da cui veniva.

Emanuele
Dopo aver ricordato che 101 anni fa nasceva Enrico Berlinguer, sottolinea che Taranto ha subito il ricatto della scelta tra lavoro e salute ed invita i coetanei a combattere contro l’autonomia differenziata anche con la disobbedienza civile.

Rebecca
Spiega di essersi iscritta all’Anpi tre mesi fa grazie alla sua professoressa che le ha fatto scoprire questa realtà. Poi ricorda che il diritto allo studio è messo a repentaglio tutti i giorni e per questo è necessario ribellarsi.

Thierno
Emozionato, sottolinea che il futuro appartiene ai giovani e che “tocca a noi cambiare le cose, scendere in piazza per prendere in mano il nostro destino”. Consapevole che la lotta sarà lunga, invita tutti ad approfittare della conoscenza degli anziani che “stanno con noi”.

Davide
Il suo intervento inizia con una confessione: “A 15 anni ero fascista, razzista e omofobo, poi, grazie al treno della memoria, ho incontrato la conoscenza. Non sapevo, ho studiato e ho capito”.

William
Suo nonno è stato un partigiano per cui per lui è stato facile avvicinarsi all’antifascismo. Si dichiara soddisfatto dal dibattito di spessore di oggi e dalle scintille che ha visto negli occhi dei giovani intervenuti. Conclude evidenziando che, oggi, il vuoto della politica e dei partiti è stato colmato in una scuola grazie all’Anpi.

Raffaele
Sottolinea che le mancate riforme scolastiche impediscono di fatto ai giovani di crescere.

Il pomeriggio si è chiuso sulle note di Bella ciao, abbracci, scambi di numeri di telefono e voglia di confrontarsi nuovamente il prima possibile.

Il presidente del Comitato provinciale Anpi Brindisi, Donato Peccerillo, durate l’intervento all’iniziativa promossa a Ostuni con i giovani antifascisti

“Ringraziamo la sezione Anpi di Ostuni e la presidente Isabella Ayroldi per l’organizzazione efficace, calda e sonora dell’iniziativa”, ha dichiarato Donato Peccerillo, presidente provinciale Anpi Brindisi. “Ringrazio le presidenti e i presidenti delle altre sezioni e, soprattutto, un grande ringraziamento va alle giovani e ai giovani che, in modo concreto, hanno riempito di stimoli e contenuti la LORO assemblea. C’è vita sul pianeta”.

Comitato provinciale Anpi Brindisi

 

Dell’incontro si è parlato anche sui social. Ecco come l’hanno raccontato Francesco Sisto e Valerio D’Amici, componenti del Comitato provinciale Anpi Brindisi

Dall’ambiente alla parità e alla pluralità di genere, dai problemi del mondo del lavoro, alla mancanza nella nostra società di dialogo e di spazio per i giovani. Il primo incontro provinciale dei e delle giovani iscritti/e all’ANPI Brindisi è stato pieno di partecipazione, entusiasmo, musica e idee esposte alla presenza dei giovani delle sezioni di tutta la provincia e del presidente della sezione “Casa della memoria” di Roma, nonché rappresentante del gruppo giovani di Anpi nazionale, Gabriele Bartolini. È stata la voce dei giovani ad essere protagonista nell’incontro tenutosi il 25 maggio presso il Liceo Classico “Antonio Calamo” di Ostuni e organizzata (grazie al grande lavoro della sezione Anpi di Ostuni) dal Comitato provinciale Anpi, presente anche con il presidente provinciale, Donato Peccerillo. La condivisione del documento conclusivo del XVI congresso nazionale ANPI ha consentito di sviluppare un ampio dibattito, al quale hanno partecipato ragazze e ragazzi. Gabriele ha raccolto l’unanime bisogno dei giovani di luoghi e momenti di confronto perché l’attualità ci pone dinanzi al quotidiano tradimento di alcuni principi sanciti dalla Costituzione, figlia della Resistenza. Hanno preso vita proposte concrete, sono state condivise testimonianze autentiche, accompagnate dall’energia dei canti e della musica dei ragazzi dell’“Officina del Sole”.

Opporsi a politiche nazionaliste, alle profonde disparità sociali, ad un’economia che riduce i cittadini a meri consumatori e deturpa l’ambiente, favorire percorsi di consapevolezza storica come antidoto al riemergere di nuovi fascismi, significa dare nuova linfa ai valori della Resistenza. Molte altre le esigenze emerse: dal diritto allo studio e alla casa, dalle disuguaglianze sociali, dalla lotta alle mafie fino all’importanza di proseguire l’impegno per difendere la Costituzione Italiana, a partire dalla salute e dal contrasto all’autonomia differenziata e all’astensionismo, nelle scuole e nei campi estivi, continuando a lottare per una società più giusta, con la consapevolezza che resta da sconfiggere il fascismo culturale, come è stato fatto con quello militare, e che i giovani chiedono memoria, quella vera, e spazi di condivisione. Loro ci sono, e lo fanno con tutta la gioia e l’energia. In una società spesso sorda e indifferente, è questo l’impegno al quale sono chiamate le giovani generazioni: uniti, far sentire forte la propria voce! I giovani Anpi vogliono assumersi delle responsabilità per andare lontano e costruire il futuro insieme. Questa nuova Anpi è ricca di entusiasmo e riempie di speranze. Nell’Anpi riparte il futuro.