Volevamo una iniziativa di largo respiro che parlasse della partecipazione popolare alla vita democratica del Paese e l’abbiamo fatto lo scorso sabato 12 ottobre. Abbiamo condiviso con le persone intervenute un grande esercizio di responsabilità. Per farlo abbiamo scelto un bellissimo luogo, che merita di essere nominato per il suo valore simbolico in un territorio complicato come Latina e provincia: “Il giardino del patto” a Latina scalo. Siamo stati all’aperto, in una calda e piacevole giornata di ottobre, nelle vicinanze del mercato settimanale, un luogo ideale quindi per farsi ascoltare oltre le nostre stanze, emblema della collaborazione tra l’amministrazione pubblica e una realtà di quartiere realizzata non ora, manco a dirlo. Attualmente Latina, come è noto, ha una giunta di destra in Comune, ma dall’amministrazione dell’ex sindaco Damiano Coletta il “Giardino del Patto” è divenuto in breve tempo uno spazio condiviso dai residenti, un luogo di democrazia.

C’è stata una numerosa partecipazione di cittadini, di componenti il tavolo territoriale della “via maestra”e del comitato pro-referendum contro l’autonomia differenziata. Il dibattito moderato da Giovanna Sposito, presidente della sezione Anpi di Fondi, con gli interventi di Teresa Pampena, presidente Anpi Provinciale Latina; Valerio Strinati di Patria Indipendente; Vincenzo Vita, garante di Articolo 21; e Vincenzo Calò della segreteria nazionale Anpi, ha dato il via a un cammino di approfondimento della conoscenza nella storia e nella memoria per ricordare le cause che hanno determinato un così alto astensionismo in Italia.

Un bel disegno di Marco D’Autilia, che ringraziamo

Già dal titolo dell’iniziativa “Emergenza democratica e fenomeno dell’astensionismo”, abbiamo ricordato che ora tutti gli italiani si ritrovano un governo di espressa volontà di una minoranza di votanti e che ora abbiamo davanti la sperata possibilità dell’esercizio di voto per il referendum contro l’autonomia differenziata, e che occorre farsi attori partecipi e non spettatori indifferenti, per raggiungere il quorum.

Diverse sono le cause per cui non ci si reca alle urne quando chiamati. L’analisi porta ad affermare da parte di Vincenzo Calò della segreteria nazionale che ci troviamo davanti un astensionismo fisiologico-demografico, tecnico-elettorale, apatico, e di sfiducia-protesta. Per questo siamo impegnati a fare campagna di informazione, aggregazione, coinvolgimento per risvegliare le coscienze a che ci si assuma il dovere al voto e si agisca il diritto al voto, conquistato per tutti, e non facilmente, quel 2 giugno 1946.

L’iniziativa è stata un dibattito pubblico, aperto. Forte è stato l’intervento di una giovane della Rete degli studenti, iscritta all’Anpi di Latina città. Analizzando dal suo punto di vista il fenomeno, ha chiesto accoratamente di stare “Noi” vicino ai giovani, perché loro in questa società di oggi ci sono, vogliono esserci attivamente e vogliono contribuire al cambiamento.

Noi abbiamo caratterizzato questa iniziativa come un format da esportare in tutto il territorio, dove sono presenti le nostre sezioni e anche dove no. Un altro mondo è possibile. Vogliamo provarci attivamente, e con forza, quella della passione e l’attenzione ai valori costituzionali di pace, uguaglianza e libertà.

Teresa Pampena, presidente Anpi provinciale Latina