Lasciare un «vuoto incolmabile» nonostante i quasi 99 anni di età. Che Carlo Smuraglia, presidente emerito dell’Anpi, dopo aver guidato l’associazione dei partigiani dal 2011 al 2017, scomparso martedì 31 maggio, fosse un gigante della democrazia lo sapeva bene sia chi ha avuto il privilegio di conoscerlo, sia chi era stato solo raggiunto dalla sua fama. Colpisce però il numero di quanti, per esprimere un grande dolore, non si siano limitati ad affidare messaggi di cordoglio ad agenzie di stampa, ai siti istituzionali o alle mail dell’Anpi o, naturamente ai social, ma abbiano sentito il bisogno di ribadire sentimenti, attestare la profonda vicinanza scrivendo direttamente al presidente nazionale Anpi, Gianfranco Pagliarulo.
In tantissimi, tra rappresentanti di associazioni, sindacati, partiti, illustri intellettuali, e anche persone comuni, hanno ripercoso la vicenda umana e professionale oltre a quella legata all’Anpi, aggrappandosi quasi ai suoi libri per perpetuarne la memoria. Possiamo dunque solo pubblicare a titolo emblematico qualcuno dei messaggio giunti all’Anpi, a testimonianza della corale stima per Carlo Smuraglia e per l’Anpi. Prima di proporveli ricordiamo che l’ultimo saluto a Carlo Smuraglia si terrà a Milano a palazzo Marino, prestigiosa sede del Comune, venerdì 3 giugno. La camera ardente sarà aperta dalle 9 alle 14.30 e alle 16 sono previste le orazioni funebri.
Il cordoglio del capo dello Stato, Sergio Mattarella: «Con Carlo Smuraglia scompare una delle ultime figure del movimento partigiano che concorse alla fondazione della Repubblica e a vivificarne la democrazia. Desidero anzitutto esprimere vicinanza ai familiari e partecipo al cordoglio dell’Anpi – di cui era presidente emerito – e di quanti lo hanno conosciuto e apprezzato; di quanti con lui hanno condiviso passione civile e impegno politico, rivolto, negli ultimi anni, a trasmettere ai giovani i valori frutto della lotta di Liberazione. La sua azione rimane nel ricordo della Repubblica».
Il presidente della Camera Roberto Fico, che aveva partecipato ai lavori del XVII Congresso: «Carlo Smuraglia è stato un protagonista della nostra storia recente. Dal suo impegno in prima linea contro la violenza nazifascista a quello politico nelle istituzioni, fino a quello con l’Associazione nazionale partigiani di cui di cui è stato a lungo presidente. La sua memoria e quanto ha fatto a difesa dei valori repubblicani resteranno per sempre nel bagaglio civile del nostro Paese».
Un messaggio commosso è arrivato all’Anpi dalla vicepresidente della Camera dei deputati Maria Edera Spadoni, che è insieme un ribadire l’impegno antifascista. Dopo aver richiamato e fatte proprie le parole di cordoglio di Mattarella, la vicepresidente di Montecitorio ha voluto sottolineare «vi scrivo alle soglie della Festa della Repubblica, per unirmi ai tanti messaggi di cordoglio che state ricevendo. Sono vicina ai familiari e all’Anpi, in questo momento di dolore che li ha colpiti e che ha colpito tutti noi. Sono convinta, come rappresentante delle Istituzioni, che uomini come lui, che sono stati luce sui valori fondanti della nostra Repubblica e sul rispetto della Costituzione, non muoiano mai, sono e resteranno sempre nella storia del nostro Paese. È nostro compito come politici e rappresentanti delle Istituzioni, portare avanti non solo il ricordo della sua vita, ma dei principi che con la sua vita ha testimoniato, i valori della Liberazione, dobbiamo testimoniarli sempre ai giovani, nei tempi bui e incerti che stiamo vivendo, come punto di riferimento per un futuro migliore, che uomini come il partigiano Smuraglia, ci hanno permesso di progettare. Con commozione e grande affetto, rinnovo le mie condoglianze».
La senatrice a vita e testimone della Shoah Liliana Segre ha affidato il cordoglio all’Ansa: «Ammirazione e gratitudine verso un “maestro di libertà” È rimasto fedele per tutta la vita agli ideali che abbracciò nella sua gioventù, quando scelse di combattere nella Resistenza e poi nell’esercito di Liberazione. Il suo esempio di coerenza, il suo impegno fino all’ultimo giorno nella difesa della Costituzione e nella trasmissione dei valori repubblicani – ha sottolineato Segre – ha affascinato migliaia di giovani”
Le istituzioni della Repubblica si sono strette all’Anpi con sindaci e assemblee comunali e regionali. Dal sindaco di Firenze Dario Nardella, a Valeria Mancinelli, sindaca di Ancona, la città dove Smuraglia era nato, dal primo cittadino di Sant’Anna di Stazzema, Maurizio Verona, a cui si è associato il direttore del Parco della Pace, Michele Morabito, il sindaco del Comune di Vecchiano (VR), Massimiliano Angori. «Il suo impegno e la sua testimonianza sono patrimonio civile per l’Italia, scrive Massimiliano Angori, presidente della Provincia di Pisa. Un «costruttore di Democrazia. Pilastro instancabile nella difesa di diritti e Costituzione. Un abbraccio a tutta l’Anpi e alla famiglia. Ciao Presidente, ci mancherai tanto e faremo tutto il possibile per proseguire sulla tua strada», scrive Valentina Cuppi, sindaca di Marzabotto.
Da Enrico Letta a Nicola Zingaretti e un numero grandissimo di esponenti del Pd, da Nicola Fratoianni di Sinistra italiana a Maurizio Acerbo, segretario nazionale del partito della Rifondazione comunista-Sinistra europea, tutte le formazioni politiche democratiche hanno manifestato pubblicamente profondo cordoglio. Vinicio Peluffo, segretario regionale Pd lombardo:«L’intera comunità democratica sente il dovere di essere all’altezza di questa sua testimonianza e della sua lotta lunga decenni contro ogni fascismo, conclamato o meno che fosse. Sappiamo di dover raccogliere l’eredità di persone come Carlo, e faremo tutto ciò che è in nostro potere per ripetere a nostra volta alle generazioni che non hanno visto la guerra cosa significhino l’antifascismo, la giustizia, la libertà».
A voler ribadire il personale profondo dolore con un whatsapp al presidente nazionale Anpi, Gianfranco Pagliarulo, è stato il parlamentare Pd Andrea De Maria, già primo cittadino di Marzabotto: «A te e tramite te a tutta l’Anpi tutte le mie condoglianze per la scomparsa di Carlo Smuraglia».
Alla famiglia Smuraglia e alla famiglia Anpi ha espresso vicinanza anche il segretario generale Cgil, Maurizio Landini, a nome del sindacato tutto: «Con Carlo, ci lascia uno dei grandi protagonisti della storia democratica del nostro Paese e della sinistra italiana. Emerito presidente dell’Anpi, partigiano durante la Resistenza contro il nazifascismo, accademico del diritto, più volte senatore della Repubblica ha dedicato la sua vita alla costruzione della democrazia, alla difesa dei diritti sociali e civili sanciti dalla nostra Costituzione. La Cgil è vicina al dolore della famiglia, dell’Anpi, di cui è stato presidente, di tutti coloro che lo hanno conosciuto e ne hanno apprezzato il suo impegno di democratico, sempre a difesa dei più deboli». Così la Fiom Cgil Roma e Lazio: «Addolorati ma forti dei suoi insegnamenti sui valori della Resistenza ci stringiamo alla sua famiglia e all’Anpi».
La Cisl con il segretario generale Luigi Sbarra ha scelto un tweet: «Una figura esemplare della nostra Resistenza, custode dei grandi valori di libertà, democrazia, lavoro, tutela dei più deboli sanciti dalla nostra Costituzione” Annamaria Furlan, già segretaria nazionale Cisl, ha fatto giungere il cordoglio con un whatsapp al presidente nazionale Anpi Pagliarulo: «Caro Gianfranco in questa giornata così triste un grande abbraccio a te e a tutti gli amici dell’Anpi».
Si rivolge al presidente Anpi, sen. Gianfranco Pagliarulo, il presidente delle Acli, Emiliano Manfredonia: «Caro Presidente, desidero manifestarti i sensi del cordoglio mio personale e della presidenza nazionale delle Acli per la morte del sen. prof. Carlo Smuraglia. Con lui scompare una luminosa figura di combattente per la libertà, di giurista impegnato a far valere i diritti dei lavoratori, di legislatore illuminato sia in Regione Lombardia (del cui Statuto fu uno dei padri) che nel Parlamento della Repubblica e di attivo promotore della memoria della Resistenza e dei valori della Carta costituzionale repubblicana. Il suo ricordo vivrà in tutti coloro che hanno a cuore i principi della democrazia, della libertà e della promozione dei diritti delle classi sociali più deboli».
Anche l’Ucei, con la presidente Noemi Di Segni scrive al presidente nazionale Anpi: «Ill.mo dott. Gianfranco Pagliarulo,
rivolgo a Lei, con preghiera di inoltro alla famiglia e al consiglio dell’Anpi, il nostro messaggio di profondo cordoglio per la scomparsa del Prof. Carlo Smuraglia, già presidente di Anpi, per lunghi anni punto di riferimento e di raccordo per l’Ucei come per moltissime altre realtà istituzionali, singoli iscritti, sopravvissuti e loro discendenti. Il suo contributo alla lotta antifascista e alla trasmissione dei valori della memoria e della giustizia hanno contraddistinto tutta la sua vita anche nelle ultime fasi quando, in occasione delle celebrazioni dello scorso 25 Aprile, con le sue lucide e chiare posizioni ha espresso il suo pensiero su quanto oggi avviene nuovamente in Europa. Giunga alla famiglia la nostra commossa partecipazione e la nostra sincera vicinanza. Sia il suo ricordo di benedizione».
La Fiap con il presidente nazionale Luca Aniasi, i vicepresidenti Bianca Cimiotta Lami, Antonio Caputo e Ferruccio Parri, il presidente onorario Mario Artali e il comitato direttivo della Fiap – Federazione Italiana Associazioni Partigiane – esprimono il loro cordoglio per la scomparsa di Carlo Smuraglia, combattente nella guerra di Liberazione, già docente universitario, parlamentare della Repubblica e presidente nazionale dell’Anpi. Uomo delle Istituzioni, dalla profonda coscienza democratica, coerente e con ampie visioni, fu amico della Fiap e di tutte le associazioni antifasciste e partigiane, per le quali fu sempre interlocutore attento e punto di riferimento. La Fiap si stringe all’Anpi e al suo presidente Gianfranco Pagliarulo e inchina le sue bandiere di fronte a un uomo di grande valore e di esempio per le giovani generazioni».
«Carlo Smuraglia ci ha lasciato e la responsabilità dell’Anpi oggi si fa ancora più grande – è il saluto della presidente dell’Istituto Alcide Cervi, vicepresidente Anpi nazionale, Albertina Soliani – La sua morte rappresenta la consegna del patrimonio storico dell’antifascismo, della Resistenza, della Costituzione alla nuova generazione non partigiana. Egli conosceva il valore della Resistenza, dell’antifascismo, della Costituzione. Li proteggeva con la sua grande passione civile. Con lui, a nome dell’Istituto Cervi, sono stata dal Presidente Mattarella nel 2016 per consegnargli l’Appello antifascista. “Grazie per la tua statura diritta, in piedi di fronte alle sfide”. Queste le mie ultime parole a lui, con grande affetto, mentre cenava una sera all’ultimo Congresso Nazionale dell’Anpi. Grazie per sempre, Carlo».
E scrive al presidente nazionale Anpi, la Fivl, Federazione italiana volontari della libertà con il presidente Francesco Tessarolo: «Caro presidente, ho saputo della scomparsa del professor Carlo Smuraglia e voglio esprimerTi tutto il mio cordoglio. Ho avuto la fortuna di conoscere personalmente il vostro presidente emerito solo pochi anni orsono, ma mi hanno subito colpito la sua passione e generosità, gli stessi tratti che accomunano i protagonisti della Resistenza, tutti intransigenti verso se stessi prima che verso gli altri, “limpidi e diritti, liberi ed intensi” come recita la “Preghiera del Ribelle” del beato Teresio Olivelli. Anche per questo, la sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile, ma sono convinto che il suo esempio ed i suoi insegnamenti costituiscano le forti radici delle nostre associazioni e ci spronino ancor più a salvaguardare lo spirito della Resistenza, guardando con rinnovata fiducia al futuro, per continuare a far crescere un’Italia libera, pacifica e democratica. Con sincera vicinanza».
L’Anpc partecipa al dolore dei familiari e dell’Anpi per la scomparsa del prestigioso collega Carlo Smuraglia», è il messaggio della presidente Mariapia Garavaglia.
Non poteva mancare l’Anppia con il presidente Spartaco Geppetti: «Ci lascia un grande insegnamento di lucidità, coraggio e coerenza di cui proveremo ad essere degni».
Ed ecco le parole di Paolo Pezzino, presidente dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri, capofila della rete degli istituti storici della Resistenza e dell’età contemporanea, incise in un vocale: «Caro Gianfranco, come Istituto nazionale Ferruccio Parri abbiamo già lanciato sul sito e sui social un comunicato di cordoglio per la scomparsa di Carlo Smuraglia e domani uscirà sul Corriere della Sera un nostro obituario. Però ci tenevo personalmente a porre a te, presidente in carica dell’Anpi e a tutti gli amici dell’Anpi, i sensi della mia particolare gratitudine nei confronti di Carlo Smuraglia. Perché se non fosse stata la sua pignola determinazione nel chiedere ai governi italiano e tedesco di finanziare la ricerca sull’Atlante delle stragi nazifasciste quella ricerca non si sarebbe fatta. Ricordo sempre un giorno a Berlino quando, entrambi impegnati in un convegno, ci venne a prendere un’auto del ministero degli Esteri per parlare con il ministro. In quella sede, io ero allora un semplice ricercatore, potei toccare con mano il rispetto e anche l’ammirazione che i tedeschi avevano nei confronti della figura di Carlo Smuraglia. Certamente se non fosse stato per il peso politico dell’Anpi ma anche per il prestigio personale di Smuraglia l’Atlante non si sarebbe fatto. E come ho sempre detto poi successivamente in ogni intervista, l’altra cosa che ho apprezzato di Smuraglia è che una volta ottenuto il finanziamento non è mai entrato nelle questioni scientifiche della ricerca, lasciando totale libertà di azione a noi dell’Istituto nazionale Parri. Per cui quell’Atlante che porta come autori il nome delle due associazioni. Anpi e Istituto Nazionale Ferruccio Parri, è un esempio preclaro di collaborazione fruttuosa nel portare ognuno le proprie competenze e rispettando quelle degli altri. Ci tenevo a dirti queste cose perché sono rimasto particolarmente legato alla figura di Smuraglia. Venerdì sarò presente ai funerali».
«Con grande tristezza abbiamo appreso la notizia della scomparsa del Presidente Carlo Smuraglia – scrive Stefano Arrighetti, presidente dell’Istituto Ernesto De Martino –. Partigiano, docente universitario, avvocato, membro del CSM, parlamentare, presidente dell’Anpi fino al 2017, poi Presidente emerito dell’Associazione, Carlo Smuraglia lascia a tutti noi un insegnamento esemplare, per il rigore intellettuale e morale, per l’impegno civile a tutela dei diritti, per la difesa e la promozione dei valori della Resistenza e della Costituzione. Rimarrà per sempre un punto di riferimento essenziale per tutti gli antifascisti e i democratici del nostro Paese. All’Anpi e alla famiglia il più sentito cordoglio dell’Istituto Ernesto De Martino».
«Grande la vicinanza nel momento del lutto» espressa da Emergency con la presidente Rossella Miccio.
Il Comitato regionale per le onoranze ai caduti di Marzabotto, con il presidente Valter Cardi e il direttivo, ha ricordato di Smuraglia «l’impegno, in particolare durante il periodo della sua presidenza dal 2011 al 2017, quando il professore sostenne con forza e determinazione davanti ai governi tedeschi e italiani la necessità di avviare una seria ricerca sulle stragi nazi-fasciste in Italia, compresa quella avvenuta a Monte Sole nel 1944. Carlo Smuraglia è stato con noi per il 70° dell’eccidio di Monte sole ed è in tristi giornate come questa che ci teniamo a ricordare ancora una volta la figura di un uomo che ha lottato sia come partigiano prima e come cittadino poi per tracciare la via di un’Italia più giusta e democratica, anche a costo di scontrarsi con i politici di turno».
L’Associazione per il rinnovamento della sinistra, Ars, con Aldo Tortorella, partigiano e già parlamentare, e Vincenzo Vita «si unisce al cordoglio dell’Associazione nazionale partigiani e dei familiari e degli amici per la scomparsa del carissimo Carlo Smuraglia. Sapevamo che da tempo la sua salute vacillava, ma ciò non diminuisce il nostro dolore. Perdiamo, infatti, una personalità di grande valore politico, civile, accademico e umano. Partigiano, antifascista per le profonde convinzioni democratiche maturate fin dalla adolescenza marchigiana, Smuraglia divenne prestissimo un protagonista assoluto dell’azione progressista nei diversi ruoli che ha ricoperto. Assessore alla giustizia della provincia di Pisa dal 1947 al 1960, trasferitosi a Milano dove è stato professore ordinario di diritto del lavoro all’Università Statale nonché avvocato difensore – tra l’altro- dei giovani studenti de La zanzara, dei partigiani accusati di qualche reato, delle vittime dei fatti di Reggio Emilia e della fuga di diossina a Seveso, della vedova di Giuseppe Pinelli. Per citare qualcuno dei casi seguiti. E sempre nel capoluogo lombardo ricoprì la funzione di consigliere regionale della Lombardia, di cui dal 1975 al 1978 fu vicepresidente. E poi venne l’esperienza di componente del Consiglio superiore della magistratura dal 1986 al 1990. Successivamente fu senatore per tre legislature del PDS e dei DS dal 1992 al 2001, presiedendo la Commissione lavoro. Infine, forse l’incarico cui ha tenuto maggiormente, dal 2011 al 2017 è stato presidente dell’Anpi. Proprio nella conduzione dell’associazione dei partigiani è emerso fino in fondo lo spirito originario di Carlo Smuraglia: partigiano sempre. Vogliamo sottolinearne anche la vicinanza sempre mostrata verso l’Ars, alle cui iniziative spesso ha aderito. Lo ricordiamo come riferimento importante per tutte e tutti coloro che hanno a cuore la vita democratica».
Il presidente Paolo Capuzzo e la Fondazione Gramsci Emilia Romagna tutta scandiscono il dolore «per la perdita di uno dei grandi protagonisti del Novecento del nostro Paese. Ricorderemo con riconoscenza Carlo Smuraglia per il suo impegno nel promuovere i valori dell’antifascismo, della Costituzione e della Resistenza».
E l’avv. Antonio Caputo, presidente della Federazione italiana circoli Giustizia e Libertà: «Desidero esternare la mia tristezza per la morte dell’amico prof. e avv. Carlo Smuraglia al quale mi legano tanti ricordi. Dai tempi eroici delle cause di lavoro, anni 70/80, al convegno da me organizzato a Torino per il Consiglio dell’Ordine degli avvocati torinesi, a primi anni 90 sullo ” sciopero degli avvocati “, da ultimo alla esperienza condivisa nel Coordinamento democrazia costituzionale sulla difesa della Costituzione, a tante chiacchierate condite dalla sua intelligenza e simpatia, alle parallele esperienze, con l’Anpi lui e con la Fiap io (che ho la doppia tessera). Sentite condoglianze alla famiglia e all’Anpi».
Financo la Federconsumatori ha fatto pervenire un telegramma per il «compagno Carlo Smuraglia».
Commosso e partecipato anche il messaggio dell’Aned Milano: «È morto, quasi centenario, Carlo Smuraglia, presidente emerito dell’Anpi. È stato una personalità di spicco della Repubblica, e ancora di recente non aveva esitato ad andare controcorrente rispetto alle scelte della sua stessa organizzazione. Un uomo libero, di incredibile vitalità, a dispetto dell’età, un punto di riferimento per molte diverse generazioni di antifascisti. L’Aned gli rende omaggio, nel ricordo di tante battaglie condotte insieme (e anche di qualche discussione). Alla famiglia e all’Anpi le nostre più affettuose condoglianze».
Chiara Braga, segretaria della Lega SPI di Sesto San Giovanni invia le condoglianze a nome del Direttivo e la Segreteria dello S.P.I. di Sesto San Giovanni.
E da Campi Bisenzio (FI), le parole dell’Aps CittàVisibili: «Con la presente, ci uniamo al dolore per questa nostra grave perdita. Carlo Smuraglia rappresentava e rappresenterà la parte più bella del nostro Paese. Un abbraccio a tutti e tutte voi, un pensiero speciale alla moglie Enrica, ai figli, ai nipoti. Che la terra gli sia lieve».
Anche l’Ambasciata argentina manifesta vicinanza e «il proprio profondo cordoglio per la perdita irreparabile per Prof Carlo Smuraglia, partigiano y Presidente emerito dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia Anpi, baluardo nella lotta per il rispetto dei diritti umani e contro l’impunità, e si unisce al dolore dei suoi familiari, amici e ai colleghi dell’Anpi. Questa rappresentanza diplomatica è stata legata all’Anpi attraverso i tanti eventi che abbiamo tenuto insieme, condividendo momenti indimenticabili nella lotta per la memoria, la verità e la giustizia. Rinnoviamo inoltre il nostro impegno a continuare a lavorare insieme all’Anpi in difesa di questi valori che ci uniscono. L’Ambasciata della Repubblica Argentina coglie l’occasione per rinnovare all’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia gli atti della sua più distinta considerazione».
Fanno pervenire il loro cordoglio Touglidis Grigoris e Mitsea Panagiota in rappresentanza della PEAEA-DSE : «Dear comrades and friends, we are saddened to be informed by the General Secretary of the FIR of the death of Carlo Smuraglia, who fought against nazi-fascists in Italy and was member of the Honour Presidency of the FIR. The Central Administration of the PEAEA-DSE expresses its most sincere condolences to his family and relatives and to the FIR for the loss of our colleague Carlo. He will be remembered with respect for his resistance action».
La Federazione Italiana Volontari della Libertà – F.I.V.L. esprime «vivo cordoglio per la scomparsa del Prof. Carlo Smuraglia, Presidente Emerito dell’Anpi, ricordandone la dirittura, la tempra, l’intelligenza acutissima con cui ha ininterrottamente operato, in ambito professionale, politico e nell’impegno civile, per l’affermazione e l’applicazione della Costituzione della Repubblica, in coerenza con gli ideali che, in gioventù, ne animarono la scelta antifascista e di combattente per la Libertà. Ai Familiari e all’Anpi la più sentita partecipazione e vicinanza in questo doloroso momento».
Caterina Lusuardi, a capo della Rete Saharawi e le sue associazioni scrive: «Come presidente e come movimento nazionale siamo venuti a sapere della scomparsa del vostro Presidente Emerito Carlo Smuraglia e ci uniamo al dolore di tutta la vostra associazione e della famiglia intera. Tutta la storia di Carlo è un simbolo per tante Resistenze e non solo per la Resistenza italiana. Non si è mai arreso e ad ogni momento storico ha saputo dare vigore e sostegno alle battaglie che gli si presentavano. Alcune Anpi locali italiane hanno dato sostegno alla causa saharawi diventando “custodi” dei prigionieri politici arrestati illegalmente nel Sahara Occidentale e per questo ringraziamo voi e lo spirito che ci unisce e che rimane vivo nonostante il vuoto che ci lasciano le persone come Carlo. Con grande affetto e grande stima».
La Fondazione Memoria della Deportazione nella persona della presidente Floriana Maris si aggiunge ai messaggi unendosi «con profonda commozione al comune cordoglio per la scomparsa di Carlo Smuraglia, partigiano, avvocato, docente universitario, senatore e presidente emerito dell’Anpi. Abbiamo perso un grande combattente e fermo difensore dei valori della Costituzione italiana. Smuraglia ci ha insegnato a essere cittadini consapevoli, solidali e rispettosi della democrazia, della libertà e dell’uguaglianza, valori nati dalla resistenza da lui considerata “una delle pagine più belle e rilevanti della storia d’Italia”. Oggi non possiamo non esprimergli riconoscenza per quanto ci ha lasciato: un esempio di antifascismo consapevole, vigile e unitario che sarà per tutti noi un costante punto di riferimento. Ai suoi familiari e all’Anpi tutta la Fondazione Memoria della Deportazione esprime le sue più sentite condoglianze».
Italo Poma, presidente dell’Aicvas – Associazione italiana combattenti volontari antifascisti di Spagna – «a nome dell’Associazione esprime profondo cordoglio per la scomparsa del Presidente onorario dell’Anpi prof. Carlo Smuraglia. La sua storia di partigiano, di avvocato e professore universitario, improntata alla lotta per la Libertà e la Giustizia è stata esemplare. Come Presidente dell’Anpi è stato in prima fila nella difesa della Costituzione ed è stato una guida per tutti noi. Alla famiglia e all’Anpi vanno le nostre sentite condoglianze».
A nome di tutta l’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra il presidente nazionale, Michele Vigne, esprime «le più sincere condoglianze per la scomparsa del sen. Carlo Smuraglia, la cui vita si è tanto strettamente intrecciata con quella del nostro Paese. La sua vita è stata senza dubbio una testimonianza di coerenza con le proprie idee, sia durante la guerra che, in seguito, nelle istituzioni e nella società civile. Rinnovando il mio cordoglio, invio i più cordiali saluti».
Cittadini comuni, rappresentanti di associazioni della società civile e singole persone si sono unite al dolore dell’Anpi.
Scrive Dijana Pavlovic: «Se ne è andata una delle poche voci ancora capaci di farci provare e toccare con mano quel coraggio, quella determinazione, quella consapevolezza dai quali nascono la nostra democrazia e la nostra Costituzione. Ci siamo, ci saremo sempre, insegniamo e insegneremo ai nostri figli a trovare la stessa forza, anche se nei momenti storici diversi, per perseguire la stessa idea di una società giusta, pacifica e libera. Grazie per questo».
«Ciao Gianfranco, mi dispiace tantissimo per la scomparsa di Smuraglia». Isabella Insolvibile, storica e Simona Salustri, docente universitaria: «Ho saputo di Carlo, un dolore immenso». «Mi stringo a voi e alla famiglia di Carlo in questo giorno di dolore – scrive la storica Monica Emmanuelli –. Non ci sono parole per descrivere lo smarrimento in seguito a una notizia che non vorremmo mai ricevere. Rimarrà il ricordo di una persona unica, di altissimo valore morale, di un uomo, di un cittadino che ha impegnato la sua vita per la difesa e l’attuazione della Costituzione italiana».
Dal cav. Alfredo Ardizzi il commosso ricordo del Presidente emerito: «Vogliate apprezzare la profonda memoria in onore del partigiano Carlo Smuraglia, grande ufficiale Omri, Presidente Onorario Anpi nazionale, che anche dalla Svizzera. dal figlio del Partigiano “Franco”, che forse qualcuno della 113a alla Barona di Milano ricorderà. Anche la lunga vita di 99 anni, è sempre troppo breve per promuovere libertà e progresso. Vivissime condoglianze.
Con profonda stima».
Nel messaggio di cordoglio di Franco Astengo si legge: «Nel momento del dolore per la scomparsa di Carlo Smuraglia assieme al ricordo della sua vita limpidamente spesa per la democrazia, la giustizia, le istituzioni è necessario ancora sottolineare a il ruolo da lui sostenuto, in qualità di presidente emerito dell’Anpi, nella vicenda referendaria del 2016. La sua autorevolezza e la sua capacità di moral suasion risultarono fondamentali per la posizione dell’Anpi di rifiuto del pasticcio deformante della Costituzione sostenuto in quel momento dal governo Renzi. Si trattò di un passaggio politico-istituzionale molto importante nella recente storia d’Italia sulla base del cui esito oggi ci troviamo ancora nella necessità di difendere la democrazia repubblicana e l’esempio di personalità come quella di Carlo Smuraglia ci conforteranno ancora per affermare una realtà come quella della centralità della Costituzione dalla quale non deve poter essere possibile arretrare».
Il sentito addio di Sandro Schmid racconta la caratura morale del presidente emerito: «Come sindacalista della Flm e della Cgil nazionale ho conosciuto Carlo Smuraglia sui temi dei diritti dei lavoratori Poi lo ho ritrovato durante la mia militanza nell’Anpi del Trentino quando Carlo ha aperto l’Anpi alle nuove generazioni contribuendo a rinnovamento, crescita e nuova autorevolezza morale e culturale dell’Anpi nelle scuole e nella società. Per Carlo i valori dell’antifascismo e della Resistenza non sono stati solo materia di memoria celebrativa, ma energia viva da cui attingere nelle nuove e complesse sfide della storia che stiamo vivendo e del suo futuro. La sua vita rimane esempio di un grande impegno dalla parte dei più deboli , per la giustizia sociale e la libertà. Fino all’ultimo non ha esitato a esprimere il dovere della solidarietà, anche con l’aiuto di armi, alla nuova Resistenza del popolo ucraino contro l’invasore. Senza se, e senza ma. Con la lucidità e la determinazione che lo ha sempre distinto. Con Carlo Smuraglia, l’Italia perde un partigiano, un uomo di alto pensiero e di azione che non ha smesso mai di lottare per la piena attuazione dei principi fondamentali della nostra Costituzione. E per tanti come me, si perde un amico che non dimenticheremo mai».
Poche parole, dense di dispiacere, quelle di Giovanna Suardi di Mango che dice: «Sentiremo la sua mancanza per lungo lungo tempo, ma non lo dimenticheremo per tutto ciò che ci ha donato con generosità autentica. Ora e sempre Resistenza, sempre o bella ciao, ciao, ciao».
Costernazione, mista a incredulità dai rappresentanti della grande famiglia Anpi, perché Smuraglia è stato presente fino al più recente appuntamento dell’associazione via streaming. Impossibile naturalmente dare conto di tutti i messaggi.
Bruno Possenti, presidente provinciale Anpi Pisa: «Grazie Carlo, per quello che ci hai dato. Per quello che ci lasci. Con Carlo Smuraglia scompare uno degli ultimi partigiani, una delle figure più luminose che hanno accompagnato il percorso della Repubblica. Era venuto a Pisa per gli studi giuridici presso la Scuola Normale Superiore. Recentemente abbiamo fatto conoscere un episodio sconosciuto della sua giovinezza, accaduto il Primo Maggio del 1943. A Pisa tornò dopo la Liberazione. A Pisa iniziò il percorso nella politica, nelle Istituzioni, nella professione di avvocato, nell’università. Si spostò a Milano dove vinse la cattedra. Ma a Pisa è rimasto profondamente legato. Da presidente nazionale dell’Anpi accoglieva con entusiasmo ogni nostro invito. Nel 2016 fu con noi per la campagna referendaria. Nel 2018 venne, anche febbricitante, per la presentazione del libro-intervista “Con la Costituzione nel cuore” Nel 2019 per “La Costituzione, 70 anni dopo”. Tornò nel 2020 per la presentazione di “Antifascismo quotidiano”. Rileggere i suoi libri è il modo più bello per onorarne la memoria».
L’Anpi di Capitanata esprime il più profondo cordoglio per la scomparsa del presidente emerito Carlo Smuraglia, prestigioso esponente dell’antifascismo italiano ed europeo, testimone di libertà, difensore della dignità del lavoro, animatore delle battaglie per l’attuazione della Costituzione, che ha onorato con la sua opera le istituzioni elettive e la cultura e si unisce al dolore della famiglia e di tutta l’Anpi».
«Ho saputo di Smuraglia, un vero dolore. Vi abbraccio forte» è il whatsapp di Enzo Fimiani, storico, che inoltre ha postato su Fb un ricordo commuovente a nome dell’Anpi Pescara: «Scendeva le scale di corsa, le mani in tasca, parlando e discutendo, senza sostare neppure un secondo su ogni gradino, quasi a passo di danza: aveva già, allora, assai più che novant’anni, e ti faceva sentire inadeguato, tanto sembrava fuori del comune, una specie di “alieno” dall’energia trascinante e coinvolgente, a volte burbero e pieno di spigoli ma sempre capace di usare l’intelligenza e, persino, la tenerezza. Ecco, in questa immagine, tante volte vissuta, c’è molto di Carlo Smuraglia. Che era, che è, prima di tutto un grande uomo. Prima ancora del giovane che sceglieva di combattere il nazifascismo nel 1944-45, del fine giurista e dell’avvocato che sempre univa studio, professione e impegno civile, del rappresentante delle istituzioni, dagli enti locali al Parlamento al Consiglio superiore della magistratura, dello straordinario presidente dell’Anpi, del difensore e promotore incessante dei principi costituzionali. Una vita piena, di passione democratica, di capacità nel prendersi responsabilità a testa alta, da antifascista coerente, da partigiano autentico. Con lui, davvero sembra andarsene un’epoca. Non vorremmo rimpiangerlo, bensì provare a tenere saldo il testimone che ci ha lasciato. Su questo, l’Anpi Pescara garantisce. Ricordando lo Smuraglia che in tante occasioni ci ha fatto l’onore di seguirci, essere tra noi, incalzarci con la sua energia implacabile. Grazie, nient’altro che grazie».
L’Anpi della provincia di Trapani, rammenta come «sotto la sua presidenza l’Anpi della provincia di Trapani è rinata e si è sviluppata; allo stesso tempo nel Paese si è sviluppato il fronte progressista respingendo tutti i tentativi di stravolgere la Costituzione. La pandemia ha impedito al presidente Smuraglia di tener fede alla promessa di venire a Trapani. Il rammarico si accompagna alla perenne gratitudine per gli insegnamenti e i valori che ci ha lasciato. L’Anpi di Trapani si associa al dolore dei suoi familiari».
Il Comitato provinciale Biella dell’Anpi esprime le più sentite condoglianze per la scomparsa del Grande Presidente emerito Carlo Smuraglia.
Apprendiamo con dolore che il Partigiano Carlo Smuraglia ci ha lasciato, non possiamo che ringraziarlo per essere stato il nostro Presidente in modo egregio, per aver difeso la Costituzione ed essere stato dalla parte dei più deboli sempre.
Tutta l’Anpi Provinciale della Spezia porge le più sentite condoglianze a voi tutti e alla famiglia del nostro Presidente Emerito.
Il Comitato provinciale Anpi Macerata e tutte le Sezioni Anpi della Provincia di Macerata partecipano al cordoglio dei familiari, degli amici e dell’Anpi tutta per la scomparsa di Carlo Smuraglia, presidente nazionale emerito dell’Anpi, ricordando con ammirazione, stima e gratitudine il Partigiano, il giurista, l’Uomo che ha attraversato la storia della Repubblica italiana con ruoli di primo piano nella politica e nelle Istituzioni, sempre con la Costituzione come stella polare. Carlo Smuraglia continuerà a vivere nella memoria e nell’impegno degli antifascisti.
Comitato provinciale Anpi Macerata
Sezioni Anpi della Provincia di Macerata
Carlo Smuraglia, Presidente Emerito dell’Anpi nazionale ci ha lasciato. Esprimo a nome dell’Anpi provinciale di Milano profondo dolore per la scomparsa di Carlo Smuraglia, partigiano, Presidente Emerito dell’Anpi Nazionale, Presidente nazionale dal 2011 al 2017. Con Smuraglia perdiamo una persona di straordinaria cultura e sensibilità, sempre impegnata nel valorizzare i principi della Resistenza e dell’antifascismo. Smuraglia è stato e resterà per noi punto di riferimento indispensabile per la sua appassionata difesa e per il suo impegno per l’attuazione della nostra Carta Costituzionale. Ho conosciuto a fondo Carlo nell’ottobre del 2009, quando venne eletto Presidente dell’Anpi Provinciale di Milano, succedendo a Tino Casali da tempo malato. Smuraglia mi volle al suo fianco come suo Vicario fino al 5 luglio 2011, data in cui venni nominato Presidente dell’Anpi provinciale. In quell’anno Carlo, lasciò la carica di Presidente provinciale per assumere quella di Presidente nazionale. Smuraglia non ha mai dimenticato la sua Milano e non ha voluto far mancare il proprio prezioso contributo al Congresso provinciale di Milano del marzo scorso. L’ultimo messaggio di Smuraglia è stato in occasione dello scorso 25 aprile. Per la prima volta nella sua vita, a causa di un seria indisposizione, non aveva potuto partecipare alla grande manifestazione nazionale a Milano. Mi pregò allora di leggere un suo breve comunicato dal palco, nel quale scriveva: “sarà la prima volta che manco a una manifestazione a cui tengo moltissimo. Ci terrei a comunicare che parteciperò idealmente a un evento che ha un significato ideale per tutti, ma ne ha anche uno più intimo, per chi alla Resistenza ha partecipato direttamente e di essa mantiene un ricordo indelebile come uno degli avvenimenti più importanti della propria vita, come spero lo sia per tutti i cittadini che devono considerare il 25 aprile come uno dei momenti fondamentali della Repubblica, della Costituzione e della nostra convivenza comune. Mando a tutti un sincero abbraccio, nella speranza che il futuro che oggi appare piuttosto fosco, rechi a tutti la giustizia, l’equità e la pace che sono i veri componenti di base di tutto ciò che abbiamo sognato e per cui ci siamo impegnati, dando vita alla Resistenza”.
Roberto Cenati Presidente Anpi provinciale di Milano
Carissimi,
anche a nome del Comitato provinciale e di tutti i nostri soci, mi unisco al dolore per la perdita di Carlo Smuraglia, uomo di rarissime virtù.
Carla Cossu, Anpi Oristano
Profondamente colpiti per la scomparsa del nostro caro Presidente emerito, il partigiano Carlo Smuraglia, inviamo in allegato le nostre sentite condoglianze alla famiglia e al Comitato provinciale Anpi Milano. Fraterni saluti.
Santino Marchiselli,
Anpi provinciale Pavia
Con grande dolore e tristezza abbiamo appreso la notizia della scomparsa del nostro Presidente onorario Carlo Smuraglia.
La sua vita si intreccia con la storia del nostro Paese e con le diverse, spesso drammatiche fasi della costruzione e difesa della democrazia repubblicana, attraverso un percorso coerente di impegno che, a partire dalla scelta di giovanissimo combattente nel Corpo Italiano di Liberazione, lo ha visto schierarsi come avvocato nelle aule di tribunale a difesa dei partigiani e delle vittime della repressione negli anni 60, per i diritti e la salute dei lavoratori, così come all’interno del Consiglio superiore della magistratura, del Consiglio regionale lombardo e in Parlamento.
L’antifascismo, la Resistenza e la Costituzione sono stati i riferimenti civili e politici di Carlo Smuraglia, vissuti con passione e intelligenza, richiamati nell’attività di ricerca e di stimolo verso l’esterno anche attraverso numerose pubblicazioni, non solo di carattere biografico ma anche di formazione – ricordiamo solo “Con la Costituzione nel cuore” e “Antifascismo quotidiano” contro il neofascismo e il razzismo – insieme al contributo portato a convegni e occasioni di approfondimento promosse dall’Anpi, nel corso della sua presidenza, in questi anni.
Riteniamo anche importante ricordare e valorizzare il suo ruolo nel collocare l’Anpi nel referendum del 2016 contro la modifica della Costituzione, in modo puntuale e deciso a difesa della nostra Carta fondamentale.
La scomparsa di Carlo Smuraglia alla vigilia del 2 giugno ci richiama alla necessità di proseguire l’impegno perché la nostra Repubblica sia davvero quella pensata dalle nostre partigiane e partigiani, basata sui valori e sui principi costituzionali di libertà, uguaglianza, pace, solidarietà che hanno motivato il suo lungo impegno civile e politico.
La segreteria e il Comitato provinciale Anpi di Pavia esprimono il proprio cordoglio e la vicinanza ai famigliari di Carlo Smuraglia e al Comitato provinciale di Milano.
Il Comitato provinciale e le sezioni Anpi della provincia di Ravenna esprimono il loro cordoglio per la scomparsa del Presidente Emerito Carlo Smuraglia. Diresse con mano ferma l’Anpi dal 2011 al 2017, governando la progressiva trasformazione di essa da associazione di soli partigiani ad organizzazione aperta a tutti gli antifascisti, specie ai giovani. Impegnò l’Anpi in temi di stringente attualità, a partire dalla formazione nelle scuole, per la quale costruì insieme al Ministero un protocollo che legittima l’Anpi a entrare nelle scuole per portare la testimonianza della Resistenza.
Altri temi sui quali impiegò l’organizzazione furono la lotta alle mafie, la questione dell’immigrazione, la lotta alle risorgenti forme di neofascismo, di razzismo di sovranismo. Si impegnò in prima persona, anche mettendo a frutto la sua esperienza di costituzionalista, per la difesa della Costituzione, per una sua lettura profonda da proporre alle giovani generazioni. Schierò con particolare rigore l’Anpi contro le modifiche alla Costituzione nel referendum del 2016.
Anche dopo le sue dimissioni, nel 2017, continuò a far sentire con forza la propria voce anche sui temi più scottanti, come da ultimo la guerra in Ucraina.
Lo ricordiamo con particolare commozione non solo per il suo passato partigiano e per il suo rigore etico, ma anche perché, appartenente al Gruppo di Combattimento Cremona, fu tra i liberatori di Alfonsine il 10 aprile 1945, meritandone la cittadinanza onoraria.
Anpi Provinciale Ravenna
A nome dell’Anpi Savona porgo le condoglianze per la perdita di Carlo Smuraglia.
È una grave perdita per la nostra Associazione.
Il Comitato provinciale Anpi Savona si stringe intorno all’Anpi nazionale e alla famiglia di Carlo
Il presidente,
Renato Zunino
La sezione di Caluso (TO), “Staffetta partigiana” esprime il proprio profondo cordoglio a tutta l’Associazione per la perdita del nostro onorato Presidente, Carlo Smuraglia.
Resterà nel nostro ricordo come un testimone forte, coerente e lungimirante, fonte di ispirazione per noi e per le future generazioni.
Marilena Pedrotti
La Sezione Anpi Valoris Poli di Piteccio (PT) esprime il più profondo cordoglio per la scomparsa del Presidente Onorario Carlo Smuraglia.
Con Carlo Smuraglia scompare una figura di assoluto rilievo nella storia della Resistenza e dell’antifascismo in Italia. Ci mancheranno il suo esempio, i suoi insegnamenti, il suo attaccamento agli ideali e ai valori fondanti su cui si basano la nostra Costituzione e la nostra Repubblica. In questi tempi bui sia il suo ricordo uno dei fari che rischiarano il cammino verso una nuova epoca di pace, libertà e tolleranza. Che la terra ti sia lieve Presidente!
Una grande tristezza, un profondo dolore ci coglie tutti nell’apprendere la notizia: Carlo Smuraglia, il “nostro” Presidente Anpi, ci ha lasciati a 99 anni. Abbiamo avuto l’onore di conoscerlo e sappiamo quale perdita immensa sia la sua mancanza. Speriamo che l’Anpi tenga, come diceva lui, “la barra dritta” e continui con lo stesso impegno sulle orme di Carlo. D’ora in poi saremo più poveri, ma abbiamo il dovere morale di continuare la sua opera con la stessa limpidezza di veduta, la sua saggezza, l’autonomia che gli ha permesso di reggere in momenti difficili della vita dell’Associazione. Egli, adesso, è nel cielo degli Eroi, come definiamo i Combattenti per la Libertà. Ciao, Carlo. L’Anpi di Ivrea e Basso Canavese tutta, con i suoi Iscritti e il Direttivo, si stringe alla moglie Enrica, ai figli e nipoti in un grande, commosso abbraccio.
In seguito l’incontro con gli studenti degli Istituti di scuola superiore di Ozieri per discutere della attualità della nostra Costituzione Repubblicana. Giornata indimenticabile. Grazie per esserci stato, Caro Carlo, le parole non sono mai troppe. L’Anpi Paolo Comida di Ozieri ti ringrazia per quanto ci hai dato con la tua presenza e con i tuoi insegnamenti che terremo sempre presenti.
Anpi Ozieri Paolo Comida
La scomparsa del Presidente Emerito Carlo Smuraglia provoca in tutti noi, convinti antifascisti, democratici e liberi, un profondo sconforto. La sua figura di uomo autorevole, coerente, determinato nella difesa dei valori della Resistenza e della Costituzione, lascia in noi un esempio indelebile di ciò che vorremmo e dovremmo essere. Il suo passato di partigiano, di professionista e di presidente della nostra associazione ci infonde fiducia e ci sprona a fare sempre più e meglio, nella difesa della democrazia reale, contro ogni forma di populismo, di razzismo e di neofascismo.
È stato il presidente che ha saputo preservare l’autonomia e l’unità dell’Anpi, anche a fronte di scelte difficili. Grazie caro Carlo, grande presidente! L’Anpi ti deve molto, noi tutti sentiamo per te una grande riconoscenza. La tua figura ci è da guida per il futuro, anche difficile, che ci troveremo ad affrontare. Riposa in pace!
Alla moglie e ai famigliari tutti le più sentite condoglianze.
Comitato provinciale Anpi di Sondrio unitamente alle sezioni e a tutti gli associati
Con Carlo Smuraglia, scompare la figura del Presidente Partigiano. Tutto con la maiuscola! Con la sua Presidenza, mi sono messa a disposizione dell’Anpi. Con lui e insieme a lui ci siamo messi a infondere ai giovani i valori della Resistenza, valori ben inseriti in ogni riga della nostra Carta Costituzionale. Noi dell’Anpi provinciale di Varese esprimiamo profondo cordoglio alla famiglia tutta e alla grande famiglia dell’Anpi. Riposa in pace, Carlo.
Ester Maria De Tomasi, presidente Anpi provinciale Varese
«La grave notizia della scomparsa di Carlo Smuraglia mi ha molto rattristato – scrive Antonio Franchi a nome dell’Anpi provinciale Teramo –. A lui ero legato da un profondo sentimento di stima e di antica amicizia. Con Carlo scompare una eminente figura della sinistra e della cultura italiana. Iscritto al Partito Comunista Italiano nel 1943, partecipò attivamente alla Resistenza e alla Lotta di Liberazione nella Divisione Cremona. Laureatosi presso la Scuola Normale di Pisa, divenne professore di Diritto del Lavoro presso l’Università di Milano. Amministratore della Provincia di Pisa, fu consigliere regionale della Lombardia per oltre un ventennio. Membro autorevole del Consiglio Superiore della Magistratura, fu eletto al Senato nelle consultazioni politiche nel giugno 1992. Autore di numerose pubblicazioni di carattere storico e giuridico, è stato presidente nazionale dell’Anpi dal 2011 al 2017. Uomo di saldi principi e di vasta cultura, lascia un patrimonio politico, etico e morale da custodire gelosamente e da indicare alle nuove generazioni, perché su di esso costruiscano il loro domani. A nome dell’Anpi della provincia di Teramo, esprimo le più sentite condoglianze ai familiari e all’Anpi nazionale».
Il video ricordo di Loris Viari dell’Anpi Genova.
Pubblicato mercoledì 1 Giugno 2022
Stampato il 26/11/2024 da Patria indipendente alla url https://www.patriaindipendente.it/ci-guidavano-le-stelle/carlo-smuraglia-partigiano-sempre-nel-segno-della-costituzione/