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Per la prima volta insieme i partigiani, l’antifascismo e la lotta alla mafia. Un appello e una grande iniziativa dell’Anpi sul luogo dell’eccidio

L’anno della svolta: Torino, le prime fermate; dall’11 marzo si incrociano le braccia; il Piemonte e Milano; la crisi del partito fascista; le interpretazioni

1919-1920: l’Italia uscita dalla guerra e la classe operaia. Le 8 ore. Commissioni interne e consigli di fabbrica. Psi e Cgdl. Lo sciopero delle lancette. L’occupazione delle fabbriche. La “tremenda reazione”

È il 50° anniversario delle leggi di attuazione dell’ordinamento regionale: le vicende del regionalismo dal primo dopoguerra all’Assemblea Costituente

Una storia ignorata dagli italiani, largamente taciuta dalla stampa e dalla televisione, assolutamente disattesa dai testi scolastici. La fine per fame e malattie di donne, bambini e antifascisti, sloveni, croati, ebrei. Una vergogna dimenticata. Le responsabilità dei generali Roatta e Robotti: “In Jugoslavia si ammazza troppo poco”. Nessuno ha pagato il conto alla giustizia. La ribellione di molti soldati dell’esercito italiano

La tragedia dell’Armir e le gravi responsabilità del fascismo. Le drammatiche testimonianze di Mario Rigoni Stern, Nuto Revelli, Isacco Nahoum. Nelle lande e nelle steppe si intonava “fischia il vento”

Dal Corpo di spedizione italiano in Russia all’Armir. L’armata andò a combattere, nel 1942, con le dotazioni della guerra 1915-18. Degli oltre 230mila uomini in 100mila non tornarono

L’epica della battaglia che distrusse definitivamente il mito dell’invincibilità tedesca. Quasi mezzo milione di morti fra civili e militari sovietici. Gli assedianti diventano assediati. La resa delle armate nemiche all’inizio di febbraio 1943

Mussolini insulta e minaccia Turati in una missiva del 1915 fino a oggi trascurata, ritrovata nell’archivio dell’Istituto internazionale di Storia sociale di Amsterdam

100 anni fa a Trieste la “notte di San Bartolomeo” per gli sloveni e croati con l’incendio della “casa nazionale” degli sloveni e decine di altre aggressioni e devastazioni. Fu l’inizio dell’assalto alla comunità slovena, una minoranza attiva e forte che Mussolini e i suoi non potevano tollerare. Gli altri saccheggi e le persecuzioni del ventennio. Il cambio dei nomi imposto per legge