In tutta Italia è stata la partecipazione popolare, con una marea di giovani in piazza, a rispondere a chi ha provato a dividere e lacerare. A oltre due mesi dall’invasione russa hanno prevalso la voglia di pace e futuro, libertà e solidarietà nella “Festa della speranza” auspicata dal presidente nazionale ANPI, Gianfranco Pagliarulo. Proprio come 77 anni fa
Alla fine ha vinto il 25 aprile. Sulle polemiche organizzate, sulle mistificazioni, sulle volgarità.
Hanno vinto le tantissime piazze d’Italia piene di persone libere e liberate dalla follia della guerra, dall’irresponsabilità di alimentarla.
Hanno vinto gli alunni e le alunne delle classi quinte della Scuola Primaria Rodari e di quelli/e di terza dell’Istituto Comprensivo Valgimigli di Mezzano (Ravenna). La bellezza e la semplicità di pace dei loro disegni hanno definito l’essenza del 25 aprile in modo esemplare.
Hanno vinto le ragazze e i ragazzi che hanno preso la parola a Ivrea, quelli del Collettivo studentesco solidale di Udine che portavano uno striscione son sopra scritto “Studiare e ricordare”, quelli dell’ANPI e della Rete degli studenti medi che a Verona hanno lanciato l’appello: “FATE in modo di lavorare per la PACE”.
Sì, le ragazze e i ragazzi che ne sanno e capiscono molto di più di generazioni di adulti incrostate di opportunismi e ottusità.
Il 25 aprile hanno vinto i fiori deposti a Piacenza, a Chiaravalle (Ancona), a Pavullo (Modena), a Brindisi sotto le targhe delle vie dedicate alle antifasciste e agli antifascisti perseguitati, alle partigiane e ai partigiani, ai militari, alle deportate e ai deportati a tutte e a tutti i combattenti per la libertà.
Hanno vinto iscritti e dirigenti ANPI che hanno attaccato sui muri delle strade di Caltanissetta cartelli con i 12 principi fondamentali della Costituzione.
Hanno vinto la partigiana Iole Mancini, 102 anni, il partigiani Mario Fiorentini, 103 anni, e Mario Di Maio, 94 anni che hanno sentito il dovere di essere presenti sul palco di Porta San Paolo a Roma, pur con fatica, per portare il loro saluto e dare coraggio ed entusiasmo.
Hanno vinto le folle a Marzabotto e a Casa Cervi.
Ha vinto il calore della solidarietà alla popolazione ucraina devastata da un’aggressione criminale.
Il 25 aprile è stata letteralmente la Festa della speranza. Che ha pienamente realizzato l’auspicio pronunciato dal Presidente nazionale ANPI, Gianfranco Pagliarulo, nel corso del suo intervento a Milano: “Per queste ragioni, contro la disperazione, facciamo di oggi, il 25 aprile 2022, il giorno della speranza. Su queste cose, su questi pensieri, su queste emozioni, possiamo, vogliamo e dobbiamo essere uniti. Davanti ai morti e alle distruzioni abbiamo il dovere di pensare col cuore”.
Un passaggio naturalmente ignorato dalla stampa, presa esclusivamente dalla caccia a spaccature inesistenti e dalla demolizione delle persone. Il Presidente nazionale dell’ANED, Dario Venegoni, ha mirabilmente sintetizzato, sempre a Milano, la condotta di certa informazione: “Dobbiamo tutti respingere le rozze semplificazioni, l’insofferenza per qualsiasi ragionamento che sembra farsi strada anche nelle redazioni di tanti giornali. Lo dico a certi colleghi che alla loro scrivania sembrano indossare l’elmetto e la mimetica e che ogni giorno sono pronti a partire all’attacco, a condannare come disfattisti, se non come quinte colonne del nemico chiunque osi fare un qualsiasi ragionamento attorno al ruolo del nostro paese e dell’Europa di fronte alla aggressione russa all’Ucraina”.
A tutte e a tutti, adesso, il compito fondamentale, di prendere per mano la ventata di aria rigenerante del 25 aprile e seminarla in ogni angolo e coscienza del Paese: quell’antica e autentica forza di coesione e civiltà farà il resto.
Il Presidente nazionale Anpi, Gianfranco Pagliarulo, alla manifestazione di Milano
Bagnacavallo (RA)
Le foto da Benevento
Benevento
A Bergamo con Anpi, manifestazione per la pace
Il 25 aprile di Cagliari
Il 25 aprile di Cagliari
Il 25 aprile di Cagliari
Il 25 aprile di Cagliari
Il 25 aprile di Cagliari
Il 25 aprile di Cagliari
Il 25 aprile di Cagliari
Il 25 aprile di Cagliari
Caltagirone (CT)
Caltagirone (CT)
Caltagirone (CT)
Caltagirone (CT)
Caltagirone (CT)
La foto di gruppo da Caltanissetta
Dalla sezione Anpi Valle Caudina, in Campania
Alla manifestazione di Castellammare di Stabia (NA), anche il vicepresidente dell’Anpi nazionale, Emilio Ricci
Da Catanzaro
A Colleferro (RM), con l’Anpi “La staffetta partigiana”
A Colleferro (RM), con l’Anpi “La staffetta partigiana”
A Colleferro (RM), con l’Anpi “La staffetta partigiana”
A Colleferro (RM), con l’Anpi “La staffetta partigiana”
A Colleferro (RM), con l’Anpi “La staffetta partigiana”
A Colleferro (RM), con l’Anpi “La staffetta partigiana”
Le testimonianze della partecipata manifestazione di Collegno (TO)
Da Collegno (TO)
Da Collegno (TO)
Da Collegno (TO)
Da Collegno (TO)
Da Collegno (TO)
Da Collegno (TO)
Da Collegno (TO)
Da Empoli (FI)
Da Empoli (FI)
La foto da Foggia
Il comitato provinciale “Norma parenti” di Grosseto
Il comitato provinciale “Norma parenti” di Grosseto
Il 25 aprile di Lace, frazione del Biellese
Lace (BI)
Lace (BI)
Lace (BI)
Lace (BI)
Lace (BI)
Lace (BI)
Lace (BI)
Lace (BI)
Lace (BI)
Lace (BI)
Lace (BI)
Lace (BI)
Lace (BI)
Lace (BI)
Il corteo a L’Aquila
Nel Savonese
A Macerata, tra le bandiere Anpi spiccano i colori della pace
Da Martina Franca (TA)
Da Martina Franca (TA)
L’emblematica immagine di Milano
Da Modena
Da Parma
Il 25 aprile della sezione di Ivrea e Basso canavese, in Piemonte
Il 25 aprile della sezione di Ivrea e Basso canavese, in Piemonte
A Pontinia (LT), foto di gruppo con il murale dedicato alla Resistenza
Pontinia (LT)
Da Prà (GE)
La manifestazione di Prato
Da Rieti
La grande manifestazione di Roma
La grande manifestazione di Roma
Presenti alla manifestazione romana, anche i partigiani Iole Mancini, Mario Fiorentini e Mario Di Maio
Settimo Torinese (TO)
Da Siena
La testimonianza arrivata da Stoccolma
Da Todi (PG)
La manifestazione di Firenze
Le testimonianze da Udine
Da Udine
Da Udine
Da Verona
Da Verona
La manifestazione di Palermo, alla presenza di Ottavio Terranova, presidente provinciale e componente del comitato nazionale Anpi
Da Palermo
Da Palermo
Da Palermo
Da Palermo
Da Palermo
Da Palermo
Da Palermo
Da Palermo
Da Palermo
Da Palermo
Da Palermo
Da Palermo
Da Palermo
Da Palermo
Da Palermo
Da Palermo
Da Palermo
Da Palermo
Da Palermo
Da Palermo
Da Palermo
Da Palermo
Da Palermo
Da Palermo
Da Palermo
Da Palermo
A Mezzano, frazione di Ravenna, grande partecipazione di giovani e giovanissimi
Mezzano (RA)
Mezzano (RA)
Mezzano (RA)
Mezzano (RA)
Mezzano (RA)
Mezzano (RA)
Mezzano (RA)
Mezzano (RA)
Mezzano (RA)
Mezzano (RA)
Mezzano (RA)
Mezzano (RA)
Mezzano (RA)
Mezzano (RA)
Il 25 aprile con l’Anpi Brindisi ha avuto quattro parole chiave: antifascismo, istituzioni, condivisione e multiculturalismo
Da Brindisi
Da Brindisi
Da Brindisi
Da Brindisi
Da Brindisi
Da Brindisi
Da Brindisi
Da Brindisi
Da Brindisi
Da Brindisi
Da Brindisi
Da Brindisi
Da Brindisi
Da Brindisi
Da Brindisi
Da Brindisi
Da Brindisi
Da Brindisi
Da Brindisi
Da Brindisi
Asti, il 77° anniversario della Liberazione
Asti
Asti
Asti
Asti
Asti
Asti
Ancona festeggia l’anniversario della Liberazione commemorando i Caduti e sottolineando l’importanza della pace
Da Ancona, sul palco Tamara Ferretti, coordinatrice donne Anpi e componente del comitato nazionale dei partigiani
Da Ancona
Da Ancona
Da Ancona
Da Ancona
Da Ancona
Da Ancona
Da Ancona
Da Ancona
Da Ancona
Da Ancona
Da Ancona
Corato (BA) Commemorazione al Sacrario di Murgetta Rossi
Corato
Corato
Corato
Treviglio (BG)
Treviglio, alla manifestazione
A Treviglio dopo la manifestazione con le studentesse e gli studenti a deporre fiori sulle tombe dei partigiani
Treviglio
Treviglio, poi con i giovani e le famiglie per un fiore a pietre di inciampo e alle vie dedicate a antifascisti, deportati e partigiani
Treviglio
Il fotoracconto da Reggio Emilia
Reggio Emilia
Reggio Emilia
Reggio Emilia
Reggio Emilia
Reggio Emilia
Reggio Emilia
Reggio Emilia
Reggio Emilia
Reggio Emilia
Il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, e il ministro della Giustizia, Marta Cartabia
Il presidente del comitato provinciale Anpi e componente della presidenza onoraria Anpi, Ermete Fiaccadori, nell’intervento dal palco
Trieste. Al lunghissimo corteo con la bandiera dell’ANPI, la bandiera originale dei partigiani e la bandiera dei deportati. Dietro lo striscione il presidente provinciale Anpi, Fabio Vallon e alcuni componenti della dirigenza provinciale dell’associazione erede della Resistenza
Pescara.
Pescara
Pescara. A sinistra, mentre si dà lettura dell’art. 11 della Costituzione, Nicola Palombaro, presidente comitato provinciale Anpi di Pescara
Spoltore (PE), la sala consiliare ha ospitato i ragazzi dell’istituto comprensivo “Dante Alighieri” che hanno lavorato sulle parole della Resistenza
Spoltore
Spoltore, con l’articolo 11 della Costituzione davanti al Municipio
Pubblicato venerdì 29 Aprile 2022
Stampato il 21/11/2024 da Patria indipendente alla url https://www.patriaindipendente.it/anpi/il-25-aprile-ha-vinto-unaltra-volta/
Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
Se genera indignazione la vicenda scoperta dalla procura di Trapani di presunte torture a detenuti commesse da agenti penitenziari, è il linguaggio di alcuni politici con insulti, attacchi, uso sconsiderato di termini offensivi in particolare verso i più fragili e i migranti, e non ultime le parole del sottosegretario alla Giustizia Delmastro (FdI), a mostrare un degrado progressivo che rischia di mettere in crisi i valori fondanti della Costituzione e dell’etica pubblica. Un professore di matematica e scienze che insegna nella Casa di reclusione Ranza (San Gimignano) si rivolge direttamente al vicepresidente del Consiglio e leader della Lega
Un ricco investitore vuole finanziare una rete suprematista internazionale che ha base negli USA. Ma se il munifico magnate è un giornalista d’inchiesta sotto copertura, la rete che incita all’odio è ben reale, ha radici in uno dei periodi più bui della storia contemporanea, è forte di donazioni da vertigine, e ha allungato i tentacoli in Europa (occupandosi anche dell’Italia per sostenere l’inferiorità genetica dei cittadini meridionali). Una teoria a uso di una precisa strategia politica e comunicativa, che può contare su un terreno tornato a essere molto fertile
Il 15 ottobre 1944, ottant’anni fa, nel paesino in provincia di Rovigo, Comune del Polesine di cui era stato sindaco Giacomo Matteotti, i militi della Repubblica sociale fucilarono 41 ostaggi rastrellati nel territorio circostante, di cui 25 minorenni, la maggior parte dei quali partigiani o antifascisti. Un’altra vittima venne uccisa nei giorni successivi. I carnefici saccheggiarono le loro case, mangiando e bevendo allegramente. Una strage che nella memoria pubblica si è voluta in parte scordare, od oscurare, forse perché a commetterla non furono i tedeschi ma italianissimi fascisti. L’elenco dei Martiri
Come raccontare la solitudine di un popolo che sprofonda nella morte sotto gli occhi del mondo? Anpi con la sua iniziativa di sostenere l’ospedale di Emergency a Gaza intende costituire un luogo dove il racconto sia testimonianza e alla testimonianza siano restituite umanità e la dignità di noi tutti. Un grande segno di speranza è anche la continua mobilitazione di sempre più vasti settori dell’opinione pubblica in ogni angolo del pianeta contro ogni guerra e per salvare il diritto internazionale dalle potenze che lo hanno sequestrato. Molti giovani ebrei sono in prima fila. Sono miei fratelli, dal mare al fiume unico destino
Quelle storie incise come macigni della memoria democratica fanno ora parte del Parco regionale dedicato e documentano che l’obiettivo non era eradicare la Resistenza ma lo sterminio scientifico, pianificato, di civili inermi. Possono essere consultate su MEMO, un progetto di ANPI nazionale aperto a tutte e tutti per raccontare con lapidi, monumenti, cippi, la lotta di Liberazione. Chiunque può contribuire alla sua realizzazione, scopri come fare
Palestina, Cisgiordania, e ora Libano. Quasi 50mila vittime
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