In molte parteciperanno alla manifestazione nazionale del movimento femminista “Non una di meno” (a Roma al Circo Massimo) e a quelle promosse in tutta Italia, ma le partigiane e le antifasciste Anpi ogni giorno dimostrano un’attività incessante.

Bolzano

Vive, antifasciste, autonome, solidali, costruttrici di pace, protagoniste, rivendica il manifesto del Coordinamento nazionale Donne Anpi, una piattaforma di impegno quotidiano che si riconosce nella Costituzione, nata dalla Resistenza. Stagione durissima, pagata a caro prezzo anche dall’altra metà del cielo con il sangue, con il corpo, con la vita, ma al contempo di riscatto formidabile.

Roma

Ed eccole le discendenti, instancabili nel far capire che la memoria serve per costruire un futuro diverso, per le donne e per gli uomini.

Antifasciste protagoniste del presente, che continuano a lottare per i diritti e la dignità di tutte e tutti, contro ogni violenza e discriminazione, che affrontano le sfide più difficili con la forza d’animo, la solidarietà e la creatività. Donne che fanno la differenza.

Sono le testimoni del futuro, le donne Anpi. Immerse fino al collo in attività per la pace e la giustizia. Donne che trasmettono i valori più importanti con la testimonianza e con l’esempio. Donne che aprono strade, con visioni, proposte, azioni.

Per questo, le donne Anpi non si fermano mai. Per questo le donne Anpi sono sempre in prima linea. Per questo, sono sempre “libere di essere”. Come il titolo del convegno nazionale, promosso il 10 e 11 novembre a Roma, dal Coordinamento nazionale donne Anpi, con la partecipazione di storiche, sindacaliste, giornaliste, rappresentanti dell’associazionismo studentesco, esponenti del movimento femminista. Una due giorni proprio in vista del 25 novembre.

La sezione Anpi San Fruttuoso (GE) ha realizzato un video chiedendo agli iscritti di inviare delle foto sul tema della violenza contro le donne. Per vederlo clicca QUI

Quest’anno la giornata assume un significato più forte dopo lo shock che ha scosso l’Italia per l’omicidio di Giulia Cecchettin, la 22enne studentessa di ingegneria uccisa dall’ex fidanzato.

E molte iniziative, manifesti e slogan sono stati ispirati dalle parole della sorella minore di Giulia, Elena, che ha chiesto di urlare, perché basta stare zitte.

A Firenze è #25NOVEMBRE TUTTI I GIORNI. La voce degli uomini
Novaradio, Arci Firenze e Anpi Firenze presentano una due giorni di iniziative on air in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne

“Viene spesso detto «non tutti gli uomini». Sì, è vero – ha detto la giovane – ma in questi casi sono sempre uomini. E tutti gli uomini traggono beneficio da questo tipo di società. Quindi – ha proseguito Elena – tutti gli uomini devono essere attenti: devono richiamare l’amico che fa catcalling alle passanti, richiamare il collega che controlla il telefono alla ragazza”.

E ancora: “Il femminicidio non è un delitto passionale: è un diritto di potere”. Insomma “bruciare tutto”, cioè cambiare radicalmente questa società ingiusta e violenta.

Caltanissetta

Scriveva molti anni fa la partigiana Mirella Alloisio, raccontando proprio su Patria la nascita del Coordinamento donne Anpi: “Resta ancora molto da fare. Il momento è difficile: i fascisti tentano in ogni modo di riportarci indietro, si cerca di demolire la Costituzione, mai come oggi i nostri valori sono messi in pericolo da conflitti e da nuove violenze. Ci auguriamo comunque che le giovani si rendano conto dei pericoli per il loro futuro e raccolgano la staffetta, opponendosi con forza e creatività a quanti vogliono fermare la cultura della pace, della giustizia, della libertà, che insieme abbiamo cercato di costruire e di cui tutti abbiamo bisogno”.

Parole ancora attualissime per una necessità espressa negli anni 70, perché le donne che avevano combattuto, guardandosi intorno anche molto vicino, avevano preso atto che le disparità – chiamiamole correttamente – le disuguaglianze sopravvivevano.

E una donna compare sulla tessera Anpi 2024. Il disegno realizzato dall’illustratore Salvatore Liberti, ritrae in primo piano Maddalena Cerasuolo, tra le protagoniste delle Quattro giornate di Napoli. E darà il via al secondo anno di iniziative verso l’anniversario della Liberazione.

La nuova Resistenza è appena cominciata. E domani riparte dalle donne.


Ed ecco una galleria con altre locandine per il 25 novembre.